A quanto pare Uber, impegnatissima nello sviluppo delle tecnologie più avanzate nel panorama della mobilità futura, è alla ricerca di un metodo per eliminare il mal d’auto negli spostamenti sulle proprie vetture a guida autonoma.

Uber ha infatti presentato domanda di brevetto presso lo United States Patent and Trademark Office per una serie di sistemi tecnologici dedicati all’eliminazione della cinetosi, che si basano sulla stimolazione sensoriale dei passeggeri durante i viaggi nelle driverless car.

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LUCI, VIBRAZIONI E GETTI D’ARIA

Nella pratica, si parla di barre luminose e schermi che segnalano all’utente le intenzioni di guida dell’auto, dando alla mente del passeggero la possibilità di prepararsi a frenate o svolte improvvise. Si aggiunge poi l’opzione di sedili vibranti o mobili, che forniscono una risposta sensoriale ai movimenti della macchina. Infine, potrebbero persino essere attivati dei getti d’aria che colpiscono l’utente in base a cambi di direzione o di velocità. Tutto questo è pensato per distrarre il cervello del passeggero dai movimenti di beccheggio e rollio e dalla sensazione di straniamento che causano i sintomi del mal d’auto.

Come già accennato, siamo per ora ad una fase preliminare di domanda di brevetto. Non sappiamo se e quando tali tecnologie verranno impiegate nei futuri modelli di auto a guida autonoma adottati da Uber.

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Ultima modifica: 22 Novembre 2017