Il Gp Monaco è da sempre uno degli appuntamenti del mondiale di F1 che suscita grande interesse per la sua particolarità ‘cittadina’.

Gp di Monaco

 

Evento di portata mondiale da oltre 60 anni, il Gp Monaco ha sempre suscitato grande interesse non solo mediatico ma anche a livello di prestigio. Questo grazie alla sua caratteristica peculiare. Ovvero che si tratta di un tracciato cittadino, ossia realizzato proprio per le strade del Principato, rispettando tutti gli standard di sicurezza.

Questo dato importante ha sempre diviso in due fazioni appassionati e addetti ai lavori che vedono la natura del circuito stesso da un lato come qualcosa di spettacolare, dall’altro come fuori da ogni schema moderno in tema di sicurezza in pista.

Sta di fatto che volente o nolente la gara si è sempre corsa in questo modo, con tutta l’attenzione televisiva e gli interessi mediatici che vi ruotano intorno.

La storia vuole che sia Antony Noghes, il fondatore dell’ACM, ossia l’Automobile Club de Monaco, a volere la realizzazione del circuito, che vede la prima gara disputata nel 1929.

Si deve aspettare il 1950 affinché venga disputata la prima gara valida per il campionato mondiale e, a parte qualche piccolo periodo buio senza gare, ad oggi ancora la prova mondiale viene svolta.

Si tratta del circuito più lento del mondiale, le medie orarie si abbattono rispetto alle altre prove mondiali a seguito delle sue caratteristiche strutturali e toccare velocità elevate si può quasi esclusivamente nel rettilineo dei box, ma sempre nell’ottica del ridimensionamento.

Si tratta anche si una pista corta, infatti la sua lunghezza totale è di 3,337 metri da percorrere ben 78 volte. Nonostante tutto la pista ha saputo regalare nel corso degli anni numerosi eventi che sono entrati nella storia, anche talvolta in maniera negativa.

Eventi particolari legati alla famosa pista cittadina sono ad esempio la vittoria di Gilles Villeneuve nel 1981 con un motore turbo screditato dagli addetti ai lavori come poco adatto ai circuiti di questa tipologia. Michael Schumacher nel 1994 su Benetton riesce ad abbattere quella sorta di muro creatosi nel corso del tempo e tiene durante la gara una media di 150 km/h.

Le auto di Formula 1, per affrontare questa prova del mondiale, vengono opportunamente modificate alle scopo. Ad esempio viene ritoccato il cambio che, sempre a seguito delle caratteristiche del circuito, viene utilizzato parecchio durante la gara. Sono necessari anche interventi alle sospensioni e le auto vengono letteralmente rese più alte da terra, sempre per adattarsi alla strada.

Nonostante le polemiche suscitate nel corso degli anni, il Gp di Monaco ha sempre riscontrato grande interesse e gode di enorme visibilità. E’ un’occasione turistica unica e importante, che ogni anno porta migliaia di visitatori al Principato. Esso ovviamente non manca mai di registrare, in pratica, il tutto esaurito ovunque.

Incidenti Gp Monaco

La storia del famoso circuito cittadino però ha saputo regalare gioie e dolori allo stesso tempo. A parte un decesso, la quantità di incidenti eccellenti nel corso della sua storia mondiale non è stata così scarna.

Tutto inizia nel 1955 quando alla curva del porto Alberto Ascari tira dritto, si presume per un freno mal funzionante e finisce in mare a fare il bagno. Riuscito a saltare via dall’auto, se la caverà con il setto nasale rotto e qualche contusione.

Siamo nel 1967 e Lorenzo Baldini muore sulla pista monegasca alla guida della sua monoposto in maniera tragica. Protagonista ancora la curva del porto, Baldini sbatte su una bitta di protezione e la sua auto prende fuoco. Nulla da fare per il pilota all’ospedale di Montecarlo, che muore in seguito alle ustioni riportate.

Nel 1982 Alain Prost finisce la sua ottima gara sul guard rail, una gara che aveva fatto nel frattempo razzia anche di altri colleghi finiti fuori gioco.

Nel 1986 Patrick Tambay è coinvolto in uno spettacolare incidente che lo vede roteare sospeso per aria dentro la sua auto. Per fortuna il pilota ne esce assolutamente illeso.

2004, Michael Schumacher tampona in maniera violenta la safety car appena uscito dal tunnel che caratterizza la pista. L’incidente è entrato nella storia per la sua rocambolesca dinamica.

Nel 2011 Sergio Perez perde il controllo della sua auto andando a sbattere contro una delle protezioni. Incidente di difficile interpretazione, costerà la gara al pilota.

Felipe Massa nel 2013 compromette le sue buone qualifiche andandosi a schiantare durante la terza giornata di prove. Dato curioso è che durante la gara si ripropone esattamente la stesso schianto sullo stesso punto.

Albo d’oro Gp Monaco

 

Di seguito l’albo d’oro delle gare mondiali di Formula 1.

  • 1950: Fangio su Alfa Romeo
  • 1952: Marzotto su Ferrari
  • 1955: Trintignant su Ferrari
  • 1956: Moss su Maserati
  • 1957: Fangio su Maserati
  • 1958: Trintignant su Cooper / Climax
  • 1959: Brabham su Cooper / Climax
  • 1960, 1961: Moss su Lotus / Climax
  • 1962: McLaren su Coope / Climax
  • 1963, 1964, 1965: Graham su BRM
  • 1966: Stewart su BRM
  • 1967: Hulme su Brabham Repco
  • 1968, 1969: Hill su Lotus / Ford Cosworth
  • 1970: Rindt su Lotus / Ford Cosworth
  • 1971: Stewart su Tyrrel / Ford Cosworth
  • 1972: Beltoise su BRM
  • 1973: Stewart su Tyrrel / Ford Cosworth
  • 1974: Peterson su Lotus / Ford Cosworth
  • 1975, 1976: Lauda su Ferrari
  • 1977: Schekter su Wolf / Ford Cosworth
  • 1978: Depailler su Tyrrel / Ford Cosworth
  • 1979:  Schekter su Ferrari
  • 1980: Reteumann su Williams / Ford Cosworth
  • 1981: Rosberg su Williams / Ford Cosworth
  • 1982: Patrese su Brabham / Ford Cosworth
  • 1983: Rosberg su Williams / Ford Cosworth
  • 1984, 1985, 1986: Prost su McLaren / Porsche
  • 1987: Senna su Lotus Honda
  • 1988: Prost su McLaren / Honda
  • 1989, 1990, 1991, 1992, 1993: Senna su Mc Laren / Honda, McLaren / Ford Cosworth
  • 1994, 1995: Schumacher su McLaren / Ford Cosworth, Benetton Ford / Cosworth
  • 1996: Panis su Ligier / Mugen Honda
  • 1997: Schumacher su Ferrari;
  • 1998: Hakkinen su McLaren / Mercedes
  • 1999: Schumacher su Ferrari
  • 2000: Coulthard su Mc Laren / Mercedes
  • 2001: Schumacher su Ferrari
  • 2002: Coulthard su Mc Laren / Mercedes
  • 2003: Montoya su Williams / Bmw
  • 2004: Trulli su Renault
  • 2005: Raikkonen su McLaren / Mercedes
  • 2006, 2007: Alonso su Renault, McLaren / Mercedes
  • 2008: Hamilton su McLaren / Mercedes
  • 2009: Button su Brawn / Mercedes
  • 2010: Webber su Red Bull / Renault
  • 2011: Vettel su Red Bull / Renault
  • 2012: Webber su Red Bull / Renault
  • 2013, 2014, 2015: Rosberg su Mercedes AMG
  • 2016: Hamilton su Mercedes AMG
  • 2017: Vettel su Ferrari.

Le 6 vittorie di Senna sul circuito, le 5 di Hill e Schumacher e le 4 di Prost dominano questa particolare classifica. Senna domina incontrastato ad oggi ancora per il suo numero di podi, che è di 8.

Il primato per i giri veloci sul circuito cittadino invece appartiene a Schumacher con ben 5 volte, seguono a ruota Fangio e Senna con 4 volte il giro veloce su pista.

Il primato per numero di punti tocca a Vettel, seguito da Hamilton e a seguire Rosberg.

Ultima modifica: 31 Dicembre 2017