Non è la prima volta che si parla di targhe personali in Italia, la riforma del Codice della Strada del 2010 le aveva già ufficializzate ma non sono mai stati presentati i DPR che dovevano emanare le norme attuative. Il ministro per le infrastrutture Toninelli sembra intenzionato ad andare fino in fondo e portare il provvedimento già nel prossimo Consiglio dei Ministri. Quali saranno i vantaggi?

COSA DICE LA RIFORMA DEL CODICE DELLA STRADA DEL 2010

Come detto, il tema delle targhe personali era già stato affrontato con la riforma del Codice della Strada emanata nel 2010. A tal proposito, infatti, era previsto – come recitata l’articolo 100, comma 3-bis – che “le targhe di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi sono personali, non possono essere abbinate contemporaneamente a più di un veicolo e sono trattenute dal titolare in caso di trasferimento di proprietà, costituzione di usufrutto, stipulazione di locazione con facoltà di acquisto (leasing), esportazione all’estero e cessazione o sospensione dalla circolazione”. Questa norma, però, non ha mai trovato attuazione in quanto nessun Governo ha mai emanato i decreti necessari per far entrare in vigore la legge.

LA PROPOSTA DEL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE

La norma prevista dal ministro Toninelli, riprendendo quella già esistente del 2010, prevede che
chiunque compri un nuovo veicolo diventerà proprietario anche della targa di quest’ultimo per 15 anni e quindi, se decidesse di cambiare automobile, dovrà montare la vecchia targa anche sul nuovo mezzo, segnalando al concessionario che non serve una targa nuova e risparmiando 41,78 euro (il costo della targa nuova). Questa normativa vale anche per i passaggi di proprietà delle auto usate, con la targa del mezzo che resterebbe al cedente e l’acquirente che dovrà montare quella “personale” o farsene dare una nuova se ne è sprovvisto. La targa personale seguirà l’intestatario anche in caso di uso di una nuova macchina per un periodo di tempo limitato ma superiore ai 30 giorni, anche se da quest’ultimo provvedimento sono esclusi i comodati e i noleggi senza conducente.

Leggi anche: Numerazione targa auto: come funziona

LA TARGA È PERSONALE E PORTABILE MA NON PERSONALIZZABILE

Molti automobilisti confondono questa normativa con quella che permette (in uso ad esempio negli Stati Uniti) di personalizzare la propria targa. Nel caso della legge proposta dal ministro ciò non sarà ancora possibile. Quello che accadrà sarà semplicemente avere una targa (sempre generata dalla Motorizzazione) che segue il proprietario nei diversi cambi di proprietà. La ratio della legge – oltre alla scelta ecologica di stampare meno targhe – è quella di far risparmiare dei soldi ai cittadini. In Europa gli Stati che hanno un sistema di targatura di questo genere sono Austria, Belgio, Slovacchia e Svizzera.

Ultima modifica: 27 Marzo 2019