Cosa producevano in origine alcune marche di auto

Quando si parla di auto si pensa subito ad alcuni marchi o ad alcuni modelli che spesso hanno fatto la storia, ma non ci si domanda mai come sono nate queste aziende. Alcune di loro infatti alle loro origini all’inizio del secolo scorso producevano tutt’altro, per poi cambiare il proprio settore di interesse verso l’automobile. Agli albori di alcuni grossi marchi c’è un po’ di tutto: dai motori per aeromobili ai trattori, dai macchinari tessili alle macchine da caffè, e alle costruzioni edili. Settori che non avevano nulla a che fare con l’industria automobilistica, alcuni leggermente correlati, ma altri totalmente diversi. Tuttavia, i loro percorsi li hanno portati a diventare in alcuni casi tra i maggiori produttori di automobili. Ecco una carrellata delle più importanti.

Lamborghini, dai trattori alle supercar

La storia della Lamborghini è una delle più famose e particolari, dato che oggi il marchio è associato alle supercar estreme, ha iniziato la propria attività producendo trattori. Il suo fondatore, Ferruccio Lamborghini, dopo aver prestato servizio nella seconda guerra mondiale come meccanico, iniziò ad acquistare veicoli da guerra per modificarli e trasformarli in mezzi per uso agricolo. La passione per le auto sportive lo portò ad acquistarne alcune per uso personale, ma ben presto decise di produrne in proprio, circondandosi dei migliori progettisti e ingegneri dell’epoca, per fare concorrenza al rivale Enzo Ferrari.

BMW e Saab, gli aerei prima delle auto

La tedesca BMW è uno dei marchi più noti per berline e suv di altissimo livello, ma all’origine fu l’industria aeronautica. La Bayerische Motoren Werke ha iniziato la sua storia costruendo motori per aeroplani nel 1917, poco dopo aver iniziato con le motociclette, valide ancora oggi per arrivare infine alle automobili. La prima auto BMW è apparsa solamente 12 anni dopo la fondazione dell’azienda. Si ritiene che lo stemma del marchio faccia riferimento alle eliche di un motore aeronautico, tuttavia i colori e la posizione dello stesso sono un riferimento alla bandiera della Baviera. Percorso similare per la svedese Saab. Già dal nome, Svenska Aeroplan AB, ovvero Aeroplani Svedesi Spa, si intuisce che dalla fondazione nel 1937, la casa fosse dedicata alla produzione aeronautica. Tra aerei civili e caccia militari, la Saab ha sempre mantenuto come principale attività quella aerospaziale. Negli anni ’40, però decisero di differenziare le proprie attività e nacque la divisione automobilistica di Saab, che nel 1949 lanciò la sua prima auto, la 92.

Peugeot e Opel, alle origini macchine da caffè e da cucire

Peugeot è uno dei marchi automobilistici più antichi del mondo visto che ha iniziato a produrre automobili nel 1889. L’anno della sua fondazione però risale addirittura al 1810, quando prima di iniziare la propria attività automobilistica era un’azienda manifatturiera che produceva macinacaffè, telai per ombrelli, seghe e persino macinapepe. Sul finire del XIX Secolo iniziò a produrre anche biciclette e macchine da cucire prima di dedicarsi alle automobili. Attualmente il marchio continua a produrre alcuni di questi oggetti. Un inizio simile può vantarlo anche la tedesca Opel, fondata nel 1862 da Adam Opel, produttore di macchine da cucire. L’azienda si è trasformata in produttore di biciclette nel 1880 e ha iniziato la produzione di automobili nel 1899. Per molto tempo ha fatto parte di General Motors of Europe, ma il marchio è stato venduto nel 2017. Anche Citroen nacque come produttore di ingranaggi, retaggio che si ritrova nel marchio con la doppia V rovesciata che riprende un ingranaggio inventato proprio dal fondatore André Citroen.

L’ecletismo dei giapponesi: Honda, Toyota e Mazda

La Honda è uno dei colossi dell’industria automobilistica in Giappone e non solo. L’azienda nasce nel secondo dopoguerra e i suoi primi prodotti furono le bici e motociclette. Nel 1949 produssero la loro prima motocicletta, la D-Type, mentre le prime auto arrivarono solo nel 1963. Alla Toyota si deve la paternità della prima macchina da cucire giapponese. Ha prosperato nel settore con la creazione di un telaio automatico. Vendendo il brevetto, sono emerse le basi finanziarie per fondare la Toyota Motor Corporation e la produzione di automobili. Mazda nel 1920 fu fondata come Toyo Cork Kogyo C.o L.T.D, azienda dedita alla lavorazione del sughero. Attraverserà ancora una fase intermedia di produzione di macchinari pesanti prima di iniziare con i veicoli, a partire dal 1931 con un triciclo. Mitsubishi è emersa come uno dei punti di riferimento nel trasporto marittimo alla fine del XIX secolo. Il suo successo fu tale che diversificò l’attività in rami che avevano poco o niente a che fare l’uno con l’altro, compresa la produzione di automobili, che lo portò a creare la prima auto di serie in Giappone, la Mitsubishi del 1917 Modello A. Mitsubishi è ancora oggi presente in decine di ambiti differenti.

Le coreane Kia e Hyundai

Senza abbandonare l’Asia, in Corea del Sud, Hyundai iniziò la sua avventura come azienda di costruzioni e infrastrutture nel 1947, inaugurando il suo ramo automobilistico due decenni dopo, nel 1967. Attualmente l’azienda possiede anche una divisione di produzione per veicoli industriali pesanti, navi da carico e molto altro. La storia di KIA è simile a quella di Hyundai, fondata nel 1944 come azienda dedicata alla produzione di tubi in acciaio e parti di biciclette. Nel 1952 cambiò il nome in Kyungsung Precision Industry e iniziarono a produrre su licenza alcuni componenti e motociclette per altri marchi. Il loro inizio nell’industria automobilistica come lo conosciamo ora è stato nel 1974, prima di quel 1962 producevano camion.

Ultima modifica: 18 Maggio 2023