Suzuki Jimny è un archetipo del fuoristrada. La quarta generazione, appena presentata, conserva il retaggio di un modello nato nel 1970, da sempre riferimento per il “pocket off road“. I 4×4 duri e puri, capaci di affrontare i passaggi più difficili. Jimny dalla sua ha avuto uno stile distintivo, che conserva. Il successo è stato confermato dalle vendite: oltre 2,85 milioni di esemplari in più di 194 paesi.
Jimny presenta una linea inconfondibile, con richiami alla tradizione e forme nate per renderlo imbattibile nell’off-road. Il cofano alto e le forme squadrate delle lamiere sono stilemi storici. I fari tondi, oggi a led, con indicatore di direzione separato, sono un tributo al capostipite LJ 10 del 1970. Torna anche l’iconica mascherina a cinque feritoie che omaggia la seconda generazione degli SJ degli anni ‘80. Spiccano i passaruota allargati: tra i colori tre livree BiColor con tetto nero a contrasto.
Vero fuoristrada
La scocca poggia su un nuovo telaio a traverse e longheroni. La soluzione ottimale per resistere alle sollecitazioni dei veri percorsi fuoristrada. Il telaio e le sospensioni con ponte rigido, permettono di sfruttare appieno gli ampi angoli di attacco, uscita e dosso, garantiti dagli sbalzi contenuti e dall’elevata altezza da terra.
Ciliegina sulla torta la trazione integrale 4WD ALLGRIP PRO con riduttore. Permette di superare ostacoli impossibili per altre vetture
Suzuki Jimny, la storia
La madre di tutte le off road ultracompatte. Sin dal lancio del primo modello, all’inizio degli Anni 70, Jimny è stata unica nel panorama automobilistico mondiale. Compattezza, agilità e una straordinaria trazione integrale l’hanno resa imbattibile negli spazi stretti e sui terreni a bassa aderenza.
La seconda generazione, introdotta nel 1981, è stata antesignana dei fuoristrada urbani. Con lei, per la prima volta un piccolo fuoristrada si è affermato come un fenomeno di tendenza a livello internazionale. Sia per il pubblico maschile, sia per quello femminile.
La terza generazione di, lanciata nel 1998, ha saputo evolvere ulteriormente questo approccio. Con una nuova attenzione al comfort, alla praticità e alla maneggevolezza nell’impiego su asfalto. Senza sacrificare le performance nell’off-road.
Ultima modifica: 20 Giugno 2018