Supercar e supersportive. Nel mondo del lusso (e dintorni) la crisi dell’auto non è percepita. Anzi, i manager dei brand più ricchi ampliano la gamma e spingono sul pedale dell’innovazione per aumentare profitti già lauti.
Per restare ai marchi attivi in Italia, Ferrari e Lamborghini viaggiano con il vento in poppa: bilanci da record e premi aziendali ai dipendenti. E Maserati, favorita dalla Grande Alleanza Fca-Psa, prepara la riscossa con nuovi modelli e una ricerca tecnologica sempre più esasperata.
In questa corsa al nuovo cliente, in questa ricerca di un diverso posizionamento sul mercato, ognuno batte strade diverse. Ferrari, regina dei bolidi rossi, garantisce sempre prestazioni di vertice ma mira a raffinare la sua gamma con Gran Turismo dalle linee seduttive.
Dalla California alla Portofino, per approdare alla bellissima Roma, mostrata in anteprima nei giorni scorsi.
Il richiamo alla Dolce Vita, l’idea di una fuoriserie in abito di gala, racconta la vocazione di questa vettura a 2 posti più due che sembra scavalcare le mode e le epoche, con il suo design suggestivo ed essenziale.
Nei voti del costruttore è una Ferrari da usare ogni giorno, da non lasciare chiusa in garage. Un modello che deve mostrare orgoglioso la sua pura bellezza.
Cavallino e Tridente, strategie diverse
All’estetismo Ferrari, la «cugina» Maserati oppone una nuova politica che la porti a produrre auto più estreme e più adatte anche ad un pubblico giovane.
La supersportiva che nascerà a Modena, e le creature ibride ed elettriche in arrivo grazie al lavoro dell’Innovation Lab, sono l’emblema del nuovo corso, la conferma che il Tridente ha deciso una svolta.
Non si tratta di rinnegare la tradizione, ma di correre verso una nuova era. Con la certezza di poterne padroneggiare le richieste. E con la qualità Maserati a cucire due epoche.
Giuseppe Tassi
Ultima modifica: 26 Novembre 2019