Neopatentato: perché scegliere il cambio manuale

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Superate le prove dell’esame di guida e ottenuta finalmente la tanto desiderata licenza, per i giovani automobilisti si presenta però un altro problema: quale scegliere come prima auto? Con la normativa varata nel 2011, che ha introdotto delle limitazioni di potenza per l’auto che un neopatentato può guidare, non sempre, infatti, gli è possibile usufruire di quella dei propri genitori. A volte, dunque, si impone di fatto la scelta di una nuova macchina. Naturalmente sono diversi i fattori di cui tenere conto in questo caso; oggi però ci occuperemo di uno di questi in particolare: il cambio. Automatico o manuale? Qual è l’opzione più adatta per un automobilista alle prime armi? Vediamone i pro e i contro intanto, per tentare poi di trarre delle conclusioni.

Consumo di carburante

In passato, il cambio manuale era considerato una scelta molto più economica per quanto riguarda il consumo di carburante. Le auto con cambio automatico utilizzavano infatti convertitori di coppia inefficienti che spesso scivolavano, causando un conseguente spreco di benzina. Inoltre avevano meno marce (tre o quattro), il che comportava un maggior aumento dei giri del motore a ogni cambio. I veicoli automatici di oggi, però, sono dotati di più marce (da sei a otto) e la tecnologia dei convertitori di coppia è stata perfezionata per impedire gli scivolamenti. Questo ha reso il consumo di benzina molto più economico nei modelli automatici più recenti rispetto a quelli del passato, avvicinandoli sotto questo aspetto alle macchine dotate di cambio manuale. Nel complesso, è vero, il cambio manuale resta ancora il più efficiente e quindi il più economico. Nondimeno, bisogna considerare che l’effettivo risparmio di carburante reso possibile dal cambio manuale dipende, almeno in parte, anche dall’automobilista, e un neopatentato può essere anche del tutto privo di esperienza in proposito.

Facilità di guida

Il cambio manuale è senza dubbio più difficile da utilizzare quando si è automobilisti alle prime armi. Diversamente da chi è alla guida di un mezzo con cambio automatico, chi conduce una macchina con cambio manuale deve cambiare le marce e lavorare di frizione, e questo richiede inevitabilmente maggiore coordinazione e concentrazione al volante. Per i neopatentati che hanno meno pratica alle spalle, ad esempio, restare fermi ad uno stop guidando un’auto con cambio manuale è una cosa molto comune per i primi tempi, quando non si è acquisita ancora la coordinazione necessaria. E uno stallo non è solo un fastidioso contrattempo per i veicoli che seguono, ma può essere anche causa di incidenti, aumentando i rischi di una collisione.

Anche circolare lungo strade particolarmente trafficate diventa più problematico per chi, tra i neopatentati, guidi un’auto con cambio manuale. Specialmente nelle grandi città e nei centri abitati, a causa del gran numero di semafori, l’automobilista deve spingere continuamente sul pedale della frizione, il che può risultare faticoso a un certo punto. Un altro inconveniente del cambio manuale, specialmente quando si è inesperti, è rappresentato dalla guida in salita e dalle soste in pendenza, che richiedono a loro volta un uso costante del pedale dei freni e del freno a mano.

Certo, con il tempo chiunque è in grado di prenderci la mano anche con il cambio manuale, ma nel complesso quello automatico risulta indubbiamente più semplice da usare.

Controllo e manutenzione

Sebbene il cambio automatico sia progettato appositamente per scegliere la marcia più adatta in tutte le diverse circostanze della guida, proprio questo tende inevitabilmente a limitare il controllo del veicolo da parte di chi è al volante. Il cambio manuale, al contrario, consente al conducente di averne un controllo completo, per agire in anticipo rispetto a situazioni imminenti o per selezionare una marcia più bassa così da dare più spinta al motore quando necessario, come accade in salita ad esempio. Oltre che all’uso dei freni, inoltre, quando si utilizza il cambio manuale è possibile ricorrere alla frizione per controllare la velocità del mezzo. Tutte possibilità, queste, che non sono a disposizione di chi guida invece con il cambio automatico, naturalmente. Il cambio manuale, insomma, garantisce senza dubbio una maggiore flessibilità nella padronanza del mezzo, elemento cruciale per poter gestire al meglio le varie circostanze, spesso imprevedibili, della guida su strada. La manutenzione è, in generale, un altro aspetto di cui tenere conto quando si acquista un’auto, ma diventa tanto più importante per un neopatentato che, anche in questo, ha meno esperienza. In generale, possiamo dire che le auto con cambio manuale sono meno costose da mantenere, per la semplice ragione che il cambio automatico, essendo un sistema molto più complesso, dal punto di vista ingegneristico, composto com’è di più parti e con più funzioni, è anche più esposto a possibili guasti.

Qual è, in conclusione, il tipo di cambio più adatto per un neopatentato? Entrambi i sistemi di cambio, evidentemente, hanno i loro pro e i loro contro, sia in assoluto che in relazione all’inesperienza di un giovane neopatentato. La scelta, d’altra parte, resta in gran parte soggettiva, dipendendo soprattutto dall’automobilista, dalle sue preferenze e dalle sue caratteristiche alla guida; né i neopatentati, in ogni caso, sono tutti uguali: alcuni hanno già molta pratica prima di ottenere effettivamente la licenza, altri invece quasi nessuna. Poste queste premesse, quali conclusioni generali possiamo trarre comunque dal confronto? Il cambio manuale, come abbiamo visto, resta più economico, nonostante i perfezionamenti tecnici di quello automatico. Rispetto a quest’ultimo, inoltre, garantisce un maggior controllo dell’auto e richiede meno manutenzione. Il cambio automatico, d’altro canto, è molto più facile da usare, e questo sembrerebbe renderlo senza dubbio più indicato per un ragazzo fresco di patente. Tuttavia, per questa stessa ragione, ci sentiamo di suggerire che anche per un automobilista ancora inesperto il cambio manuale resti la scelta migliore. È chiaro, infatti, che, rispetto a chi prenda l’abitudine a guidare con il cambio automatico, chi faccia esperienza con il cambio manuale acquisirà maggiore abilità alla guida e, pertanto, non avrà problemi ad usare anche quello automatico, quando gli fosse necessario, mentre non si può dire il contrario; non ci sembra poca cosa.

Ultima modifica: 22 Agosto 2018