Le auto storiche in Italia: un patrimonio tra benefici e controversie

In Italia, le auto con più di 20 anni sono considerate un vero e proprio patrimonio nazionale, contando oltre 16 milioni di veicoli, di cui 148mila ufficialmente riconosciuti come storici alla fine del 2022. Queste vetture non solo rappresentano un pezzo di storia automobilistica, ma godono anche di vantaggi significativi, come l’esenzione dal pagamento del bollo e riduzioni sulle tariffe assicurative. Questi benefici sono riconosciuti a seguito dell’ottenimento di un Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica (CRS), un documento che attesta il valore storico e collezionistico del veicolo.

La questione della certificazione

Nonostante il chiaro interesse storico e culturale, il processo di certificazione solleva alcune controversie. Il rilascio del CRS, infatti, è attualmente affidato a federazioni private e amatori, senza una formazione specifica riconosciuta, sollevando preoccupazioni riguardo alla possibilità di un danno erariale significativo. Questo perché la decisione su chi possa beneficiare dell’esenzione fiscale ricade su soggetti potenzialmente non qualificati. Rocco Guerriero, presidente della Camera arbitrale internazionale, ha sollevato la questione, evidenziando la necessità di affidare il processo di certificazione a professionisti, per garantire una valutazione accurata e ridurre il rischio di controversie legali.

Implicazioni economiche e di sicurezza

La questione delle auto d’epoca in Italia non riguarda solo l’aspetto culturale e collezionistico, ma ha anche implicazioni economiche e di sicurezza. Considerando un bollo medio di 300 euro per quasi 150mila vetture storiche, il potenziale danno erariale per lo Stato potrebbe essere rilevante.

Inoltre, la sicurezza stradale potrebbe essere messa a rischio da veicoli che, pur essendo di interesse storico, potrebbero non essere dotati di sistemi di sicurezza moderni, come l’airbag. Queste preoccupazioni sottolineano l’importanza di un processo di certificazione più rigoroso e professionale, per garantire che solo i veicoli veramente meritevoli possano godere dei benefici previsti, salvaguardando al contempo le finanze pubbliche e la sicurezza sulle strade.

Le auto d’epoca rappresentano quindi un patrimonio di inestimabile valore per l’Italia, ma è fondamentale affrontare le questioni legate alla loro certificazione e ai benefici ad esse associati con un approccio più strutturato e professionale.

Ultima modifica: 11 Marzo 2024