Jaguar Land Rover, prova della gamma elettrificata

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Jaguar Land Rover, il Gruppo inglese di proprietà indiana, Tata Motors, mantiene un plus che non si può trapiantare altrove: il fascino dei Marchi e la personalità di design indovinati per ogni modello.

Reimagine è il nome del nuovo corso che il Ceo Bolloré ha impresso a JLR, per un futuro, prossimo e venturo che porterà grandi cambiamenti.

Già operativo nel presente, con l’avvento di nuova Defender, fuoristrada extra-lusso e tutto fare anche su asfalto (qui la prova di QN Motori), la elettrificazione della gamma, con modelli mild hybrid (con recupero energia ed emissioni ridotte), ibridi plug-in (autonomia elettrica fino a 55 km ed emissioni di CO2 ridotte a 44 g/km) ed elettrici al 100% (con la I-Pace da 470 km di autonomia) e l’avvento della tecnologia SOTA (aggiornamento via etere), il nuovo sistema multimediale PiVi Pro con vetratura curva, che regala una ottima fruibilità (display centrale a 10 o 11,4 pollici) su tutti i modelli, e una avanzata purificazione (cabin air ionization) dell’abitacolo a prova di batteri e virus.

L’occasione di entrare a contatto con questa offerta è stata sul litorale romano, con vari percorsi a bordo di tutte le nuove vetture della gamma. 

Il Land Rover Defender nelle sue due carrozzerie lunga e corta a tre porte, 110 e 90, in attesa della versione hard-top. Realizzato col sul pianale D7x, capace di affrontare l’off-road duro come essere docile e confortevole su asfalto. Una vettura nata per essere funzionale ed emozionare. Ne abbiamo avuto la riprova con la versione diesel mild hybrid, ma c’è anche la versione alla spina. Le altre Land Rover elettrificate, sia mild sia plug-in, sono la bestseller Evoque, Range Rover Sport, Discovery Sport e Range Rover, mentre la Discovery al momento è mild hybrid.  

E ovviamente anche Velar, il simbolo dello stile inconfondibile e speciale di Land Rover. Che il suo meglio a nostro avviso, lo regala sempre nella versione a gasolio elettrificata, capace di un passo vellutato, inesauribile ed efficiente.

Il sistema Pivi Pro

Jaguar sfodera gli artigli con la I-Pace, la sportiva elettrica a doppio motore, trazione integrale e, 470 km di autonomia e 400 cavalli di potenza (0-100 in 4,8 secondi), che nel 2018 ha anticipato i tempi.

Ma mette sul campo anche i classici come i Suv F-Pace, primo ruote alte profondamente rinnovato in esterni e interni, e il più compatto E-Pace. Disponibili ibridi plug-in (oltre che mild-hybrid, come anche le berline XE e XF) rispettivamente col 4 cilindri e col 3 cilindri turbo con potenze da 404 e 309 cavalli complessivi, con raggio elettrico di oltre 50 chilometri.

Sempre piacevoli da portare, anche brillanti (soprattutto F-Pace) sfoggiano il sistema multimediale PIVI Pro. Pratico con il menù semplificato, più rapido e con il nuovo sistema di navigazione sempre aggiornato grazie al SOTA (software over the air). Pregevole la cabin air ionization che inibisce il 97% dei virus e dei batteri in abitacolo e filtra le PM 2.5. Suv di lusso e piacere, non c’è che dire. 

Oggetto del nostro test anche la berlina XF, aggiornata nell’estetica esterna e interna con dettagli british. Come le altre JLR sono presenti i sistemi di assistenza alla guida (ADAS) che contribuiscono a viaggi fluidi.

XF si destreggia bene anche sul misto, come abbiamo provato sul litorale romano. Il 2 litri Diesel da 204 cavalli (alternativo ai benzina da 250 e 300 cv) con tecnologia mild hybrid (MHEV) permette ottime efficienza di marcia e autonomia.

Futuro elettrificato per Jaguar Land Rover

Ogni modello ha esibito qualità e raffinatezza nei materiali interni, doti tipiche dei due Marchi. Un viatico per la strategia Reimagine che entro il 2030 prevede una versione a batterie per ogni modello del Gruppo. Con Jaguar che per quella data sarà al 100% elettrica. Mentre i modelli Land Rover per il 60% full electric e per il resto ibridi.

Ultima modifica: 17 Maggio 2021

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