Nella rivoluzione di Renault c’è anche l’idrogeno

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Nouvelle vague. Lo slogan del cinema francese anni Cinquanta torna in gran voga per raccontare il nuovo corso Renault, illustrato dal ceo italiano Luca De Meo.

Luca De Meo

Visionario e intraprendente (fu lui a rilanciare la 500 ai tempi di Marchionne), il nuovo ad del marchio francese ha varato un piano che si chiama in modo suggestivo: Renaulution’.

Una vera e propria rivoluzione per rimettere ordine nei conti del gruppo (terzo nel mondo), dopo i guasti del Covid e rilanciare la sfida al mercato nel segno di una nuova mobilità.

Renaulution

Entro il 2025 Renault cambierà strategia, puntando al valore più che ai volumi di auto vendute.

In un piano a tre fasi: risurrezione, rinnovamento e rivoluzione.

  • Il primo gradino (fino al 2023) è il recupero dei margini e la generazione di cassa.
  • Il secondo (fino al 2025) la creazione di una nuova gamma che alimenti la redditività.
  • Il terzo (dal 2025) la nascita di un modello di business che punti a rendere Renault azienda capofila nella nuova mobilità sostenibile.
Renault 5 Prototype
Renault 5 Prototype

Lo sguardo sul futuro, lanciato con il concept Renault 5 Prototype, mira a mettere a frutto le conoscenze acquisite dal gruppo nelle tecnologie elettriche (300 mila veicoli a impatto zero venduti in tutto il mondo) e in quelle basate sull’idrogeno.

L’obiettivo è di proporre ai clienti la gamma più verde d’Europa nel segno della tecnologia, dei servizi e dell’energia pulita.

Anche per questo la Losanga metterà sul mercato 14 nuovi modelli entro il 2025, di cui 7 elettrici.

De Meo, abituato alle grandi sfide (l’ultima fu il rilancio di Seat), ha indicato una strada fatta di rilancio e di suggestioni ripescate dal passato. Se è tempo di Novelle Vague anche nelle auto, lo diranno i consumatori.

Giuseppe Tassi

Ultima modifica: 19 Gennaio 2021