Gasogeno: definizione e funzionamento

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Si sente poco parlare del gasogeno, ma in realtà in tempi nemmeno tanto remoti, era un combustibile molto utilizzato, soprattutto in Italia.

Si passi ora a scoprire cosa intendiamo quando parliamo di gasogeno. In particolar analizzeremo come si forma e potenzialmente quale potrebbe essere la sua funzione all’interno di qualsiasi motore.

Gasogeno caratteristiche

 

Per gasogeno si intende un dispositivo in grado di produrre gas a partire da elementi solidi. Tra i gasogeni più usati ci sono quelli a gas povero, ovvero bruciatori che consistono nel non fornire al combustibile di riferimento la giusta quantità di ossigeno, con il risultato di produrre molecole di monossido di carbonio.  Il gas povero si può formare anche grazie al vapore d’acqua che si forma dalla combustione che attraversa il carbone e produce una miscela di gas acqua, che a sua volta, unendosi con altri prodotti della combustione, forma il gas povero. Il gas povero quindi è il frutto della fusione di gas d’acqua e gas d’aria che unendosi formano una miscela composta da idrogeno, azoto e monossido di carbonio. Il gas povero è esso stesso un combustibile economico, da precisare però che si tratta di un combustibile dal basso potere calorifico.

In quanto combustibile il gasogeno, o gassogeno che dir si voglia, è stato spesso utilizzato per l’alimentazione dei motori. Reperti della seconda guerra mondiale ci indicano come il gasogeno venisse utilizzato come combustibile per i motori a combustione interna, che in quel periodo erano usati soprattutto sui camion. Solitamente il gassificatore era posto nella parte posteriore del macchinario. In Italia, sempre durante la seconda guerra mondiale, questo combustibile venne utilizzato sugli autobus di linea e ancora sulle automotrici. L’uso del gas povero come combustibile però imponeva delle modifiche, anche se minime, su molte componenti del motore per evitare improvvise rotture o problemi. Questo perché sin da quando è nato ogni motore viene costruito tecnicamente in funzione del tipo di combustibile che si andrà ad usare al suo interno.

In ogni caso l’uso di altri combustibili come benzina o diesel sono sempre stati preferiti al gasogeno, dal momento che proprio le modifiche apportate al motore inconseguenza dell’uso del gasogeno, conferiva al veicolo non pochi punti di debolezza, tra questi in particolar modo: cali di potenza, sbilanciamento tra le masse del veicolo, e molti altri ancora.

 

 

Ultima modifica: 23 Luglio 2018