Da una parte il silenzio, il sibilo delle ruote di un’auto elettrica. Dall’altra il rombo dei motori, i pistoni che spingono con tutta la loro forza, lo scalpitare di centinaia e centinaia di cavalli meccanici lanciati all’unisono.
Sono i due poli del mondo dell’automobile, gli orizzonti di un settore che, in particolare nella Motor Valley emiliana, vive un momento di profonda rivoluzione.
Se n’è parlato, in lungo e in largo, durante l’inaugurazione della kermesse Motor Valley Fest, ieri al Teatro Comunale di Modena. Al dibattito hanno partecipato tutti i big del territorio: un palco pieno di ‘goleador’, per dirla in gergo calcistico.

C’erano, per Ferrari, il Chief technology officer Michael Hugo Leiters; per Dallara spa l’amministratore delegato e general manager Andrea Pontremoli. Lamborghini è intervenuta con l’amministratore delegato e presidente Stefano Domenicali, poche sedie più in là il suo omonimo Claudio (Domenicali), leader di Ducati. Presente anche l’ad di Maserati Harald Wester. Con loro Florian Herrmann, responsabile della divisione New Mobility dell’Istituto Fraunhofer e Paolo Scudieri, ceo di Adler-Pelzer Group e presidente Anfia.
Un ‘parterre de roi’ che ha messo al centro due parole: emozioni e divertimento. Ha iniziato Pontremoli: «Noi – ha spiegato – mettiamo al centro ‘entertainment’ e performance».

Gli ha fatto eco Domenicali (per Lamborghini) che ha aggiunto: «Nel nostro gruppo (Audi, ndr) c’è grande attenzione alla ricerca e allo sviluppo di forme di mobilità sostenibili. Noi, in particolare, ci concentriamo sull’emozionalità. Da questo punto di vista c’è bisogno di maturare ancora». Un esempio? «Il suono del motore, per noi, è un elemento che sta sul podio».

E il sibilo di un’auto elettrica è un’altra storia. Più ottimista Leiters (Ferrari). «L’elettrificazione non è un’opzione: va fatta. Tra due settimane presenteremo un’auto ibrida con la quale vogliamo dimostrare che l’emozione rimane intatta. Una Ferrari tutta elettrica? Per il momento non ci stiamo lavorando».

Va a tutto gas, sul tema, il Domenicali di Ducati, Claudio: «Il silenzio per le due ruote potrebbe anche rappresentare un’occasione. Immaginiamoci di attraversare in moto un bosco e di sentire i rumori della natura… Una bella esperienza. Detto ciò, ritengo che il passaggio all’elettrico non vada fatto troppo in fretta. Qui, nella Motor Valley, dobbiamo tenere a mente una cosa: noi creiamo soprattutto passione e divertimento e questi elementi vanno preservati».

Il ruggito del futuro
Wester, Maserati, chiude scandendo la strategia del Tridente: «Non lanceremo più nessuna vettura che non sia ibrida o pienamente elettrica». E il ‘sound’ del motore? La suggestione attraversa tutto il palco: «Si potrebbe riprodurre grazie alla tecnologia». Perché a quel ruggito, chi ha le radici nella Motor Valley, fa davvero fatica a rinunciare.
Davide Miserendino
Ultima modifica: 20 Maggio 2019