FCA, Manley rilancia con Psa

Il Coronavirus, come prevedibile, ha picchiato duro anche su Fiat Chrysler Automobiles.

 Perdita netta di 1,7 miliardi di euro (0,5 quella adjusted), consegne complessive in calo del 18% (sono state 818.000), ricavi in discesa a 20,6 miliardi (-16%).  È il conto della pandemia sul primo trimestre 2020 di FCA.

Confermati i lanci dei nuovi modelli

L’incertezza non permette ancora al gruppo presieduto da John Elkann di aggiornare i target previsti per il 2020, sospesi a marzo. Ma nessun lancio dei modelli previsto quest’anno è stato cancellato. Al massimo subirà un ritardo medio di 3 mesi.

Accordo FCA PSA fusione firma Manley Tavares 2
Carlos Tavares (PSA) e Mike Manley (FCA)

E va avanti, senza modifiche, nonostante questa situazione «inattesa e senza precedenti», il progetto di fusione paritetica con il gruppo PSA (Peugeot, Citroen, Opel e DS)  per creare «un leader mondiale nella mobilità». Con l’impegno a chiudere l’operazione entro fine 2020 o all’inizio del 2021.

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«Ho piena fiducia che saremo in grado di attraversare questa crisi. Il secondo trimestre sarà il peggiore dell’anno. Avremo ebit e cash flow industriale negativi». Queste le parole del direttore finanziario Richard Palmer.

Nubi all’orazione, ma il CEO rilancia

Manley però è ottimista. «Usciremo da questa crisi più forti che mai. Eravamo in linea per chiudere un trimestre solido, ma abbiamo dovuto interrompere la produzione».

La fase della ripartenza è già iniziata. «Considerando il riavvio con successo in Cina delle attività nella nostra joint venture e della rete di vendita e la ripresa della produzione nel nostro impianto di veicoli commerciali di Atessa, operativo al 70% della sua capacità – sottolinea FCA – siamo fiduciosi sulle nostre prospettive».

Manley avanti col piano Italia «FCA aperta a nuove alleanze» John Elkann
Mike Manley e John Elkann con Alfa Romeo Tonale

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Ultima modifica: 6 Maggio 2020