BYD Dolphin, la piccola elettrica che vuole sfondare

Il primo passo di una offensiva su larga scala. BYD con Dolphin assalta il cuore del mercato europeo con una Segmento C elettrica lunga come la VW Golf, 429 centimetri, ma a metà strada tra MPV e crossover, con una vocazione alla città con un alto rapporto qualità/prezzo. Ingredienti importanti.

Una auto elettrica trentamila euro, incentivi esclusi, è la testa di ponte di Build Your Dreams (BYD). Modello d’attacco della gamma prima di Atto3, Seal e Han, con alle spalle un Costruttore da 600.000 dipendenti e ben 90.000 ingegneri. Specialista nelle batterie di tutti i tipi, dai Motorola StarTAC ai Nokia 3310 a fine anni Novanta, fino agli accumulatori per auto. BYD nel 2023 è stato il primo produttore mondiale di auto alla spina, elettriche e ibride plug-in. Un colosso.


E Dolphin è la punta di lancia, ma il prezzo non basta a fare la differenza. Lo stile è opera di Wolfgang Egger, autore di un capolavoro come Alfa Romeo 8C Competizione e poi fino al 2013 capo del design Audi (e Lamborghini) prima di entrare in BYD nel 2016.

Offre un corredo di alto livello di sistemi di assistenza alla guida, ma soprattutto l’architettura e-Platform 3.0, base di tutti i modelli della gamma, e le batterie Blade. Un plus della Casa.

Le batterie Blade e la architettura e-Platform 3.0

Sono al litio-ferro-fosfato , sceltr perché più affidabili. A scanso di patemi, non si incendiano nemmeno se perforato, stabilizzando la temperatura a 60 gradi, e sono capaci di sopportare 5.000 cicli di ricarica e scarica complete: in teorica cica 200mila chilometri. Un buon viatico.


Dolphin è dotata anche della tecnologia Vehicle-to-Load. Ovvero può alimentare dispositivi, dalla macchinetta del caffè, alla casa, con potenza fino a 3 kW. C’è anche un adattatore dedicato provvisto di ciabatta per l’uso domestico o all’aria aperta: anche per attivare la macchina da caffé a cialde, nel caso…


Unico neo, o quasi, di Dolphin il bagagliaio dalla capacità da 345 a 1.310 litri, piuttosto limitata. Notevole invece l’abitabilità interna, ottima per quattro persone e buona per cinque. Lo spazio in lunghezza nella prima e nella seconda fila è di categoria superiore, grazie al passo di 270 centimetri. Altro plus, la qualità complessiva soddisfacente, buon l’assemblaggio e una alternanza tra rivestimenti morbidi e rigidi per contenere i costi. Come quasi tutti i Costruttori.

Di alto livello tecnologico la strumentazione digitale con lo schermo da 7 pollici, mentre al centro della plancia c’è il grande e scenografico display da 12,8″ rotante di 90 gradi da orizzontale a verticale e viceversa. Il selettore di marcia è appena sotto, nel pannello comandi facilmente raggiungibile con la mano destra. La praticità non manca.


Sono due le versioni delle delle batterie di Dolphin. Da 44,9 kWh per una autonomia dichiarata di 310 km abbinata con motori anteriori da 97 cv per versione Active da 30.780 euro e la Boost da 176 cv e 31.770 euro. E da 60,4 kWh con 427 km di autonomia abbinata motore da 204 cv per le versioni Comfort (35.790 euro) e Design (37.790 euro). Tutti gli allestimenti rientrano negli incentivi statali: un bel biglietto da visita

Le preoccupazioni sono limitate anche per viaggiare colonnine ad alta potenza la ricarica, fino a 88 kW sul modello, per passare dal 30% all’80% necessita di 29 minuti.

Su strada la versione da 204 cavalli di Dolphin è capace di spingere sempre forte. L’accelerazione da 0 a 100 km/h si completa in 7 secondi, con riprese assai rapide. Ma il carattere è tranquillo.

BYD Dolphin, votata al comfort di marcia e acustico

Nonostante un peso di 1.650 kg non penalizzi l’agilità, Dolphin resta adatta ai percorsi urbani: può sempre spingere, ma non aggredire sul misto. Non è nata per macinare curve a ritmo forsennato. Offre un assetto morbido, votato al comfort, che permette di muoversi con serenità e agio. Dalla versione Boost in su l’asse posteriore offre uno schema multilink a ruote indipendenti che migliora il comportamento dinamico. Non mette in difficoltà.

Il silenzio di marcia è un’altra, prevedibile, medaglia, ben abbinato con la capacità di assorbire le asperità stradali. L’autonomia reale con la batteria da 60,4 kWh è prossima ai 350 chilometri. Non ancora un range “universale”, ma abbondante per la l’attitudine urbana. Un alternativa con dei contenuti di sostanza.

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Ultima modifica: 12 Febbraio 2024