Audi, quattro piattaforme dedicate per le prossime auto elettriche

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Audi ha un progetto cruciale per l’auto a batterie. Il Marchio Audi prosegue nell’elettrificazione della gamma e nella trasformazione da costruttore a fornitore di servizi per la mobilità sostenibile. La Casa dei quattro anelli potrà contare su quattro piattaforme elettriche dedicate, così da coprire tutti i segmenti di mercato.

Entro la fine del 2019, l’offensiva plug-in hybrid si comporrà di quattro nuovi modelli, cui seguiranno ulteriori novità nel 2020. L’elettrificazione del Brand si estende a settori strategici quali la produzione e la formazione del personale.

Le parole di Bram Schot, CEO Audi.

 Il futuro è elettrico. Entro il 2025 presenteremo 30 modelli a elevata elettrificazione, venti dei quali intregralmente elettrici. Il 40% delle vendite sarà costituito da veicoli a zero emissioni o ibridi plug-in. Stiamo definendo i contorni di una mobilità elettrica pienamente sfruttabile nella quotidianità

Per raggiungere i propri obiettivi, Audi sfrutterà le sinergie del Gruppo Volkswagen e baserà la produzione dei modelli elettrici su quattro piattaforme. Il SUV e-tron, prima vettura integralmente elettrica della Casa dei quattro anelli, adotta una variante del pianale modulare longitudinale MLB Evo. Entro la fine del 2020, debutterà la versione di serie della sportiva Audi e-tron GT concept, realizzata sulla piattaforma J1 sviluppata da Porsche. All’inizio del 2021 i riflettori si accenderanno sul primo modello Audi basato sulla piattaforma modulare elettrica MEB del Gruppo Volkswagen, vale a dire il SUV compatto Q4 e-tron, porta d’ingresso alla gamma a zero emissioni dei quattro anelli. Pianale MEB che costituirà l’ossatura portante di molteplici modelli elettrici Audi compatti e di classe media. Le vetture elettriche Audi di segmento medio, full size e luxury adotteranno anch’esse un pianale dedicato: la Premium Plattform Electric (PPE) concepita e sviluppata in collaborazione con Porsche.

Oltre al mondo BEV (battery electric vechicle), Audi presidia il segmento plug-in hybrid. I nuovi modelli PHEV condividono l’abbinamento di un motore TFSI – turbo a iniezione diretta della benzina – con un propulsore elettrico e una batteria agli ioni di litio, così da percorrere decine di chilometri a zero emissioni.

Entro la fine del 2019 la gamma Audi plug-in potrà contare su quattro modelli – più precisamente A7 Sportback, A8 L, Q5 e Q7 TFSI e – mentre nel 2020 ulteriori proposte amplieranno l’offerta nel segmento PHEV.

Entro il 2023, Audi investirà circa 14 miliardi di euro nei settori dell’e-mobility, della guida autonoma e della digitalizzazione. Risorse destinate, oltre che allo sviluppo dei prodotti, alla formazione e qualificazione del personale. 

La casa di Ingolstadt si impegna per la decarbonizzazione della filiera produttiva, spaziando dalla produzione delle materie prime sino al riciclo e alla conversione in favore delle energie rinnovabili. Entro il 2025, Audi si pone l’obiettivo di ridurre del 30% le emissioni di CO2 dell’intero ciclo di vita delle proprie vetture rispetto al 2015, mirando nel lungo termine a una mobilità totalmente sostenibile e a un bilancio carbon neutral di tutte le attività del Brand entro il 2050.

Quattro piattaforme elettriche all’insegna della versatilità

L’elettrificazione della gamma Audi spazia dalle auto compatte ai modelli più performanti. Un obiettivo cui contribuiscono le sinergie di gruppo e la disponibilità di quattro piattaforme dedicate. Con Audi e-tron, prima vettura integralmente elettrica dei quattro anelli, il Brand ha introdotto sul mercato il primo SUV a zero emissioni della propria storia, basato sul pianale modulare longitudinale MLB Evo. La Gran Turismo e-tron GT concept si avvale della piattaforma Porsche denominata J1, mentre le vetture più compatte si basano sulla versatile piattaforma modulare elettrica (MEB) del Gruppo Volkswagen e le auto di categoria superiore sfruttano la nuova Premium Platform Electric (PPE).

Audi e-tron rappresenta per la Casa dei quattro anelli l’inizio dell’era elettrica. Il nuovo SUV, nelle concessionarie italiane dal primo trimestre 2019,  coniuga per la prima volta la mobilità a zero emissioni, la qualità Audi, un raffinato sistema di propulsione e recupero dell’energia, la trazione integrale elettrica quattro e il massimo comfort. In sintesi: l’avanguardia della tecnica. Audi e-tron 55 quattro (consumi* nel ciclo combinato di 22,5-26,2 kWh d’energia) si basa su di una variante adattata del pianale modulare longitudinale MLB evo.

Grazie a un passo di 2.928 millimetri, Audi e-tron si colloca – per dimensioni – tra i SUV Q5 e Q7. La batteria ad alta tensione da 95 kWh garantisce un’autonomia di oltre 400 chilometri nel ciclo WLTP. Una percorrenza cui contribuisce, per il 30%, l’innovativo sistema di recupero dell’energia. I due efficienti motori asincroni (ASM) erogano complessivamente un massimo di 408 CV garantendo, complice la trazione integrale elettrica quattro, performance sportive su ogni terreno. Audi e-tron, ricaricabile tanto in corrente alternata (AC) quanto in corrente continua (DC), è stata la prima vettura elettrica di serie al mondo ricaricabile con potenze fino a 150 kW: un primato legato all’efficiacia del sistema di gestione termica. Entro la fine del 2019, verrà svelata in veste definitiva e-tron Sportback, variante coupé della SUV a zero emissioni dei quattro anelli.

e-tron GT concept: piattaforma J1 by Porsche

Al Salone di Los Angeles 2018, Audi ha presentato, con la show car e-tron GT concept, un’anticipazione della performante Gran Turismo elettrica attesa al debutto entro la fine del 2020. e-tron GT concept conferma come la mobilità elettrica possa essere sostenibile e al tempo stesso emozionante. Al design sportivo si accompagnano soluzioni tecniche raffinate, tra le quali l’adozione della piattaforma J1 sviluppata da Porsche.

Audi e-tron GT concept può contare su di un powertrain elettrico in grado di erogare complessivamente 590 CV e 830 Nm di coppia. Agiscono, nello specifico, un motore in corrispondenza dell’assale anteriore e un propulsore sull’asse posteriore. La Gran Turismo a zero emissioni scatta così da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi e da 0 a 200 km/h in poco più di 12 secondi. La velocità massima è autolimitata a 240 km/h. La ricarica a 800 Volt consente di attingere a una colonnina DC da 350 kW rigenerando l’80% dell’energia in 20 minuti.

L’accumulatore da 90 kWh di Audi e-tron GT concept garantisce un’autonomia di oltre 400 chilometri (WLTP) ed è collocato nel sottoscocca, tra gli assali. La conformazione della batteria, caratterizzata da specifiche svasature, consente un alloggiamento ribassato dei sedili, a vantaggio della posizione di guida – tipicamente sportiva – e della perfetta integrazione dell’accumulatore nel pianale. Il baricentro risulta così particolarmente basso.

La carrozzeria multimateriale si avvale del tetto in poliuretano misto a fibra di carbonio (CFK). Molteplici componenti sono realizzati in alluminio. Con una lunghezza di 4,96 metri, una larghezza di 1,96 metri e un’altezza contenuta in 1,38 metri, Audi e-tron GT concept è caratterizzata dalle classiche proporzioni di una Gran Turismo.

La trazione elettrica quattro, forte di un motore sincrono a magneti permanenti sull’asse anteriore e un’analoga unità in corrispondenza dell’assale posteriore, favorisce – in abbinamento al baricentro particolarmente basso – l’efficacia nella guida più impegnata. La gestione elettronica del sistema coordina la ripartizione della spinta tra avantreno e retrotreno oltre che fra le ruote sul medesimo asse (funzione torque vectoring). Il risultato è una motricità ottimale cui si accompagna uno slittamento controllato in caso di drifting. Tra gli highlight tecnici della vettura spicca lo sterzo integrale. Audi e-tron GT abbina performance e versatilità: la versione di serie verrà proposta con diversi livelli di potenza e differenti capacità delle batterie.

Q4 e-tron: porta d’ingresso al mondo elettrico Audi

In un futuro tutt’altro che remoto, la piattaforma modulare elettrica MEB ricoprirà un ruolo cardine, per i modelli a zero emissioni Audi, analogo a quello recitato dal pianale modulare trasversale MQB per la gamma delle vetture con motore a combustione. Il pianale MEB costituisce la base tecnica dei futuri modelli elettrici compatti e di classe media Audi nonché, per estensione, la porta d’accesso alla mobilità a zero emissioni della Casa dei quattro anelli. 

Grazie all’utilizzo della piattaforma MEB del Gruppo Volkswagen, Audi offrirà ai Clienti modelli elettrici economicamente accessibili e al tempo stesso tecnologicamente all’avanguardia. Un risultato reso possibile dalle sinergie di Gruppo e dalla modularità del pianale MEB, destinabile tanto a SUV e crossover quanto alle berline.

La piattaforma MEB, dedicata esclusivamente alla propulsione elettrica, sottolinea i vantaggi della mobilità a zero emissioni, favorendo l’utilizzo di motori compatti e consentendo l’adozione di batterie di diverse dimensioni e capacità. La zona anteriore delle vetture risulta così estremamente contenuta e sensibilmente più corta rispetto alle auto tradizionali, a vantaggio dell’abitabilità e della capacità di carico.

A marzo 2019, Audi ha annunciato l’introduzione di Q4 e-tron presentando la show car Q4 e-tron concept in occasione del Salone di Ginevra. La versione di serie del SUV compatto, prima applicazione della piattaforma MEB da parte della Casa dei quattro anelli, debutterà all’inizio del 2021. La lunghezza di 4,59 metri colloca l’inedito modello nel segmento delle vetture compatte, analogamente a Q3 e Q3 Sportback, ma il passo di 2,76 metri, particolarmente generoso, è degno delle auto di categoria superiore. Ogni vettura sviluppata sulla base del pianale MEB garantisce, infatti, un’abitabilità paragonabile a un modello tradizionale di dimensioni superiori. Q4 e-tron, a fronte di misure esterne da Q3, può contare su di un abitacolo da Q5.

La duttilità della piattaforma MEB è confermata dalla possibilità di adottare motori con potenze differenti e di optare per la trazione integrale elettrica quattro, basata sull’operato di due motori – uno in corrispondenza di ciascun assale – oppure per la sola trazione posteriore, con un unico propulsore collocato al retrotreno.

Premium Plattform Electric (PPE): ricarica a 800 Volt e 350 kW

Le vetture elettriche Audi di segmento medio, full size e luxury adotteranno un pianale dedicato: la Premium Plattform Electric (PPE), concepita e sviluppata in collaborazione con Porsche.

Come la piattaforma MEB sarà “l’alter ego” elettrico del pianale MQB, così la piattaforma PPE ricoprirà un ruolo, tra i modelli a zero emissioni, equiparabile al pianale MLB per le vetture tradizionali. PPE che si contraddistingue per una eccezionale versatilità, potendo essere destinata tanto a veicoli dalla vocazione sportiveggiante quanto a sport utility, crossover, Sportback e Avant.

Similmente al pianale MEB, la piattaforma PPE consente l’adozione di motori dalle differenti potenze, di batterie con diverse capacità e di due schemi di trazione. La configurazione standard prevede un singolo motore elettrico al retrotreno, mentre le varianti più performanti sono caratterizzate da una seconda unità all’avantreno che porta in dote la trazione integrale elettrica quattro. Come per la sportiva Audi e-tron GT concept, il sistema di ricarica a 800 Volt – abbinato a una strategia di gestione termica particolarmente raffinata ed efficiente – consente una potenza di ricarica massima di 350 kW.

Le dimensioni e gli sbalzi dei modelli Audi realizzati sulla base della piattaforma PPE saranno lievemente più contenuti rispetto alle vetture tradizionali di analogo segmento, realizzate facendo ricorso al pianale MLB, mentre lo spazio in abitacolo sarà superiore. Una caratteristica condivisa dalle auto su base MEB e resa possibile dall’assenza del tunnel e dell’albero di trasmissione. Analogamente ai modelli attuali con motore termico appartenenti ai segmenti medio, full size e luxury, le vetture su base PPE potranno contare su molteplici sistemi di assistenza alla guida e su dotazioni tecniche raffinate quali le sospensioni pneumatiche adattive e lo sterzo integrale. 

Efficienza e potenza: i nuovi modelli ibridi plug-in Audi

Modelli che viaggiano a zero emissioni in modalità puramente elettrica, efficienti e al contempo sportivi. Le nuove vetture ibride plug-in Audi sono parte integrante della strategia di elettrificazione della gamma dei quattro anelli. Al raffinato motore turbo benzina si accompagnano un potente propulsore elettrico e una batteria agli ioni di litio, così da ottenere elevate performance e al tempo stesso consumi estremamente ridotti.

Audi presenta nuovi modelli ibridi plug-in in diversi segmenti, spaziando dai SUV di medie dimensioni alle berline di lusso. Con Q5, Q7, A7 Sportback e A8 TFSI e, la Casa dei quattro anelli arricchisce la gamma delle vetture ibride plug-in, a vantaggio della mobilità sostenibile. In funzione del modello è possibile scegliere tra due versioni con potenze e allestimenti diversi. L’ammiraglia A8 è proposta nella variante a passo lungo, denominata A8 L 60 TFSI e quattro, e in un secondo momento nella configurazione con interasse standard.

Nuove Audi A8 L e Q7 PHEV adottano un motore termico V6 3.0 TFSI, mentre A7 Sportback e Q5 sono equipaggiate con un quadricilindrico 2.0 TFSI. Con una potenza massima complessiva di 367 CV per le TFSI e a 4 cilindri e di 456 CV per le varianti a 6 cilindri, i modelli ibridi plug-in Audi abbinano sportività ed efficienza. 

Le auto ibride plug-in (PHEV, dall’inglese plug-in hybrid electric vehicle) sono contraddistinte da un carattere eclettico. In città non generano emissioni in modalità puramente elettrica. Al tempo stesso, garantiscono un’autonomia sufficiente per affrontare le lunghe percorrenze, potendo oltretutto contare su di un’indole sportiva grazie all’elevata potenza erogata dai due “cuori”, alla disponibilità di coppia sin dai regimi pià bassi e all’efficacia della trazione quattro. L’autonomia in modalità esclusivamente elettrica delle nuove vetture PHEV supera i 40 chilometri nel ciclo WLTP.

L’omologazione ibrida dei modelli plug-in porta in dote sensibili vantaggi in termini tanto di mobilità quanto di fiscalità. Le vetture sono esenti dai blocchi del traffico, accedono liberamente alle ZTL e, in molteplici città, beneficiano della sosta gratuita sulle strisce blu. Lato tassazione, sono esenti totalmente o parzialmente dal bollo, non sono soggette all’ecotassa – il cosiddetto “malus” introdotto dalla Legge di Bilancio 2019 – complici le emissioni contenute, e possono contare su costi assicurativi mediamente ridotti del 10% rispetto alle vetture tradizionali. In aggiunta, nel caso di Q5 50 TFSI e, è possibile accedere all’ecobonus (sino a 2.500 euro) grazie al prezzo IVA esclusa inferiore a 50mila euro. 

Motori 4 cilindri 2.0 TFSI o V6 3.0 TFSI: potenze di sistema da 299 a 456 CV

In base al segmento di appartenenza e alla tipologia di vettura, i modelli ibridi plug-in Audi possono contare su differenti catene cinematiche.

Audi Q7 60 TFSI e quattro e Audi A8 L 60 TFSI e quattro (consumi* nel ciclo combinato di 2,5 – 2,7 litri ogni cento chilometri ed emissioni di CO2 di 57- 61 grammi al chilometro) sono equipaggiate con un motore termico 3.0 TFSI. Il V6 turbo a iniezione diretta della benzina eroga 340 CV e 500 Nm di coppia. La potenza complessiva garantita dal powertrain ibrido si attesta a 449 CV per A8 e 456 CV per Q7 a fronte di un picco di coppia di 700 Nm. Il motore elettrico, di tipo sincrono a magneti permanenti (PSM), eroga 350 Nm.

Q5 55 TFSI e quattro (consumi* nel ciclo combinato di 2,0-2,4 litri ogni 100 km, emissioni di CO2 di 46-53 g/km) e A7 Sportback 55 TFSI e quattro (consumi* nel ciclo combinato di 1,9-2,1 litri/100 km, emissioni di CO2 di 44-48 g/km) condividono il 4 cilindri 2.0 TFSI da 252 CV e 370 Nm. Il picco di coppia erogato dal powertrain (500 Nm) è disponibile a un regime eccezionalmente basso: 1.250 giri/min. Q5 55 TFSI e scatta così da 0 a 100 km/h in 5,3 secondi e raggiunge una velocità massima di 239 km/h. A7 Sportback 55 TFSI e copre lo 0-100 km/h in 5,6 secondi e tocca i 250 km/h.

L’accumulatore agli ioni di litio, raffreddato a liquido e posizionato sotto il vano bagagli, ha una capacità di 14,1 kWh (17,3 kWh nel caso di Q7) e una tensione nominale di 385 Volt.

Trazione quattro di serie: permanente per A8 e Q7, ultra per Q5 e A7

Tutti i nuovi modelli plug-in Audi si avvalgono, di serie, della trazione integrale quattro, declinata in configurazione poermamente per A8 e Q7, nella variante ultra per Q5 e A7 Sportback. Nel primo caso, in condizioni di marcia ordinarie, il differenziale centrale autobloccante ripartisce la coppia secondo il rapporto 40:60 tra avantreno e retrotreno. In caso di perdite d’aderenza, la maggior parte della spinta viene trasferita verso l’assale che garantisce una superiore trazione. Quanto alla tecnologia ultra, per la prima volta abbinata all’azione di un motore elettrico, la catena cinematica opera in modo particolarmente efficiente, attivando la ripartizione della coppia al retrotreno solo quando necessario e seguendo una logica d’intervento sia reattiva sia predittiva. In termini di motricità e comportamento dinamico non viene rilevata alcuna differenza rispetto ai sistemi permanenti.

Oltre alla trazione integrale quattro, tutti i modelli ibridi plug-in Audi condividono l’integrazione del propulsore elettrico nel cambio, così che questi sia collocato tra motore endotermico e trasmissione. Il modulo ibrido si compone pertanto dell’unità a zero emissioni e della frizione di separazione – a monte del cambio – che collega il motore TFSI alla catena cinematica. Q5 e A7 Sportback si avvalgono di una trasmissione a doppia frizione S tronic a 7 rapporti, mentre A8 e Q7 di un cambio automatico tiptronic a 8 velocità con convertitore di coppia.

Gestione dell’energia: sistema di recupero e marcia per inerzia

Il sistema ibrido dei modelli plug-in Audi, studiato per garantire massima efficienza e un eccellente comfort, seleziona automaticamente la strategia di marcia ottimale. La partenza, ad esempio, avviene normalmente in elettrico, nella modalità “EV”. Il motore a combustione viene attivato in funzione della situazione e delle condizioni di guida. 

Il sistema di recupero dell’energia derivato da Audi e-tron, prima vettura totalmente elettrica della Casa dei quattro anelli, è progettato per garantire un’elevata efficienza. In fase di frenata permette di recuperare fino a 80 kW di potenza. Il motore elettrico si occupa delle decelerazioni lievi: le più frequenti nella marcia quotidiana. Le frenate di media intensità (oltre gli 0,2 g) sono invece di competenza dei freni idraulici tradizionali. Se il conducente solleva il piede dall’acceleratore, la gestione intelligente della trazione seleziona l’opzione migliore in funzione della situazione di guida: i nuovi modelli PHEV possono avanzare per inerzia nel range di velocità fino a 180 km/h con motore TFSI disattivato. 

Optando per la logica di gestione sportiva “S” del cambio, caratteristica del programma dynamic dell’Audi drive select, il motore elettrico è sempre attivo, anche nelle fasi di rilascio, così da recuperare energia. Nelle altre modalità di guida, in sinergia con l’operato del predictive efficiency assistant, si attiva solamente qualora tale scelta risulti più favorevole dal punto di vista energetico rispetto al veleggio (marcia per inerzia). Il sistema opera in rilascio con decelerazioni sino a 0,1 g, recuperando un massimo di 25 kW di potenza.

Strategia predittiva: programmi di marcia EV, Auto e Hold

Cuore tecnologico dei nuovi modelli PHEV è la strategia di funzionamento predittiva che contribuisce all’incremento dell’autonomia elettrica e al comfort di marcia. Grazie al predictive efficiency assistant (PEA), il conducente può decidere liberamente se e come intervenire nell’interazione tra il propulsore termico e il motore elettrico. A tal proposito, può contare sui programmi di marcia “EV”, “Auto” e “Hold”, dando rispettivamente priorità alla trazione elettrica, alla modalità ibrida automatica o al risparmio d’energia a vantaggio di una successiva fase di viaggio.

La gestione intelligente della trazione integra il profilo del percorso nelle risposte del powertrain. La strategia d’esercizio predittiva valuta sia i dati della navigazione durante la guida a destinazione attiva, sia le informazioni in merito all’efficienza e al comportamento della vettura. In funzione di questi dati viene sviluppata una pianificazione di massima per l’intero percorso e una più precisa per i chilometri immediatamente successivi. Vengono, in special modo, individuati i frangenti nei quali il conducente dovrebbe togliere il piede dal pedale destro. Il guidatore è informato mediante un avvertimento sulla strumentazione e un feedback tattile in corrispondenza dell’acceleratore. Parallelamente, viene avviata un’azione predittiva di recupero dell’energia.

Affidandosi alla modalità Auto dell’Audi drive select e attivando la guida a destinazione, il sistema Hybrid manager – integrato nel predictive efficiency assistant – determina la modalità operativa ottimale, privilegiando, ad esempio, la marcia elettrica all’interno degli agglomerati urbani tenendo conto dell’itinerario, dei limiti di velocità, del traffico, del tipo di strade percorse, delle pendenze da affrontare e degli incroci da superare.

Tramite il sistema Audi drive select, di serie, il conducente ha a disposizione anche i classici programmi di guida che vanno a incidere sull’erogazione, il setup delle sospensioni pneumatiche (qualora presenti) e la taratura dello sterzo.

Gestione termica: due circuiti di raffreddamento

I nuovi modelli ibridi plug-in Audi sono dotati di un raffinato sistema di gestione termica per assicurare un’elevata autonomia elettrica e una rapida regolazione della temperatura in abitacolo. Il motore TFSI, i gruppi ausiliari e il cambio sono raffreddati mediante un circuito ad alta temperatura. La batteria, il sistema di ricarica, il motore elettrico e l’elettronica di potenza vengono invece raffreddati mediante un circuito a bassa temperatura. 

Nel dettaglio, similmente all’elettrica Audi e-tron, il raffreddamento della batteria è integrato nel circuito che gestisce la temperatura del motore elettrico e dell’elettronica di potenza. Quanto al condizionamento dell’abitacolo, la pompa di calore, di serie, assicura una climatizzazione efficiente ed è in grado – per A7 Sportback, A8 e Q5 – di generare fino a 3 kW di potenza termica partendo da 1 kW di energia elettrica grazie allo sfruttamento del calore residuo dell’auto.

Ricarica facile: a casa in una notte, pubblica con e-tron Charging Service

La dotazione di serie dei modelli ibridi plug-in include il sistema di ricarica e-tron compact, costituito da un’unità di comando, un cavo di collegamento vettura (lungo 4,5 metri) e due differenti cavi d’alimentazione con connettore per prese, rispettivamente, di tipo domestico o industriale. A richiesta, Audi fornisce un connettore e un cavo per le stazioni pubbliche. Collegandosi a una colonnina in corrente alternata (AC) da 7,4 kW, la batteria si ricarica completamente in 2,5 ore, che diventano sette attingendo a una presa domestica da 230V.

Durante il viaggio, i Clienti possono ricaricare in tutta comodità grazie al servizio e-tron Charging Service che garantisce l’accesso a una vasta rete di colonnine pubbliche (oltre 110.000) in 20 Paesi europei. È sufficiente una card per dare inizio alla ricarica, indipendentemente dal fornitore. Il Cliente deve registrarsi un’unica volta nel portale myAudi e stipulare un contratto a pagamento. La fatturazione viene effettuata mensilmente tramite l’account utente. Un pratico strumento per gestire la vettura da remoto è rappresentato dall’app myAudi che trasferisce i servizi Audi connect sullo smartphone. Grazie all’applicazione, il Cliente può controllare da remoto lo stato della batteria e l’autonomia dell’auto, avviare i processi di ricarica, programmare il timer, gestire la climatizzazione e monitorare i consumi. 

*Dati relativi ai consumi e alle emissioni di CO2 riportati sotto forma di range, soggetti a differenze in funzione dei pneumatici/cerchi utilizzati. I dati sono espressi in base ai criteri NEDC, sebbene rilevati secondo il protocollo WLTP, e si riferiscono al mercato tedesco.

Audi nell’era della mobilità elettrica

Audi evolve trasformandosi in fornitore di servizi per la mobilità elettrica; un processo che coinvolge tutti i settori aziendali. Entro il 2025, la Casa dei quattro anelli potrà contare su oltre 30 modelli a elevata elettrificazione, che rappresenteranno il 40% delle vendite. Alla sostenibilità sarà votata l’intera filiera produttiva. Le competenze ed esperienze maturate nello sviluppo di Audi e-tron confluiranno nei futuri progetti elettrici. Programmi su vasta scala per la formazione del personale.

Audi evolve in fornitore di servizi per la mobilità sostenibile con l’obiettivo di assumere il ruolo di leader del segmento premium a vocazione carbon neutral. La Casa dei quattro anelli imprime un’ulteriore accelerazione alla roadmap che conduce all’elettrificazione della gamma e alla decarbonizzazione aziendale. Entro il 2025, Audi ridurrà del 30% – rispetto al 2015 – le emissioni di CO2 dell’intero ciclo di vita delle proprie vetture. L’indice di redditività del capitale investito rifletterà in futuro anche le performance Audi in termini di CO2 e crescerà, secondo le previsioni, del 21% grazie a una gestione aziendale sostenibile.

Nel quadro del radicato orientamento del Gruppo Volkswagen verso la mobilità elettrica, Audi destina la proprie vetture alla soddisfazione dei gusti e delle esigenze dei Clienti del segmento premium. Considerata la prevalenza in gamma di veicoli di generose dimensioni, caratterizzati da potenze rilevanti e da un frequente utilizzo sulle lunghe distanze, Audi sviluppa, oltre alle auto elettriche, una famiglia di veicoli plug-in hybrid.

La mobilità sostenibile assume un’importanza sempre crescente tra i Clienti del segmento premium ed è quindi naturale che l’elettrico costituisca uno dei pilastri portanti della nuova strategia del Marchio dei quattro anelli. Nel prossimo futuro, Audi riserverà il 50% del budget per le attività di marketing al sostegno della mobilità a zero emissioni. La Casa di Ingolstadt mira a far percepire la tecnologia elettrica non solo quale soluzione sostenibile e funzionale, ma anche come fonte di divertimento al volante. Un esempio di tale approccio è rappresentato dall’installazione a forma di meteorite realizzata a inizio 2019 presso l’aeroporto di Monaco di Baviera che, con 20.000 test drive realizzati, ha consentito a un’ampia fetta di pubblico di toccare con mano le doti di Audi e-tron, prima vettura integralmente elettrica dei quattro anelli.

Primo ambasciatore della roadmap elettrica Audi è il network del Brand, radicato in tutto il mondo. I Dealer, ad esempio, ormai da mesi hanno installato l’infrastruttura di ricarica necessaria a sostenere il lancio di e-tron, mentre Audi ha formato oltre 9.500 collaboratori. Per garantire un’efficace assistenza, i tecnici di oltre 40 mercati potranno avvalersi dell’innovativa tecnologia Virtual Reality (VR). Non meno rilevante la creazione del servizio di ricarica Audi e-tron Charging Service, che consente di accedere con un unico interlocutore all’80% delle stazioni europee, vale a dire a oltre 110.000 colonnine in 20 Paesi UE gestite da 220 operatori.

A corrente alternata come a corrente continua, a 11 kW come a 150 kW, grazie al servizio di ricarica Audi e-tron Charging Service per un “pieno” d’energia è sufficiente una sola scheda e un unico contratto. La fatturazione avviene in modo automatizzato, senza strumenti di pagamento fisici. Con la funzione Plug & Charge, al debutto a breve, il procedimento diverrà ancora più immediato: l’auto otterrà l’autorizzazione automaticamente alla colonnina e avvierà l’operazione senza bisogno di alcuna scheda.

In Italia, grazie all’accordo tra Audi ed Enel X, la cui rete di ricarica è inclusa nel network e-tron Charging Service, è stata ideata l’offerta Ready for e-tron che facilita ulteriormente la vita ai privati e alle piccole e medie imprese che decidono di convertirsi alla mobilità elettrica. Il pacchetto dedicato ad Audi e-tron è un’opzione a listino gratuita e permette di beneficiare del sopralluogo domestico, della consulenza per l’aumento della potenza elettrica dell’impianto di casa, della predisposizione del sistema di ricarica e dell’accesso – mediante l’app e la card Enel X Recharge – alla rete pubblica Enel X. I Clienti di Audi e-tron beneficiano inoltre di un bonus gratuito di 3.300 kWh d’energia in due anni, equivalenti a una percorrenza media stimata di oltre 14mila chilometri.

Il sistema di ricarica connect – a richiesta – permette di ricaricare Audi e-tron con la massima potenza consentita dall’impianto elettrico di casa e dall’auto. A tal fine, in abbinamento a un moderno sistema di gestione dell’energia domestica, il dispositivo tiene conto delle altre utenze collegate alla rete, evitando il sovraccarico dell’impianto e quindi l’attivazione del salvavita. Il Cliente beneficia della flessibilità delle tariffe: può, ad esempio, ricaricare la batteria nelle fasce orarie in cui l’energia costa meno. Qualora l’abitazione disponga di un impianto fotovoltaico, Audi e-tron può attingere in modo preferenziale alla corrente prodotta in loco, adattando il proprio fabbisogno alle fasi d’irraggiamento solare.

Infrastruttura di ricarica: IONITY, e-tron Charging Service e smart grid

Dal garage di casa al network IONITY sino alla rete elettrica globale: un impegno a 360° per il Gruppo Volkswagen. Proprio Volkswagen Group ha promosso nel 2017 la nascita di IONITY, joint venture tra BMW, Daimler AG, Ford Motor Company e i marchi Audi e Porsche per la creazione di una rete europea di ricarica ultra rapida a corrente continua (DC). Entro il 2020 è prevista la realizzazione, in 25 Paesi, di 400 stazioni High-Power-Charging (HPC) a distanza massima di 120 chilometri l’una dall’altra. In Italia, Enel X collabora con IONITY per installare fino a 30 siti di ricarica HPC nella Penisola. Dopo aver inaugurato a gennaio in Toscana la prima stazione di ricarica rapida della rete IONITY, collocata presso il Valdichiana Outlet Village, a Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo, Enel X ha recentemente reso attiva la seconda stazione IONITY in Italia, situata a Carpi.

Oltre all’impegno nell’alleanza IONITY, Audi mira alla realizzazione di partnership con i gruppi energetici locali e le aziende municipalizzate così da offrire ai propri Clienti energia elettrica “pulita”. Altrettanto cruciale, per la Casa dei quattro anelli, è lo sviluppo di un ecosistema elettrico che supporti la rete di ricarica anziché sovraccaricarla. Il Brand è impegnato nel sostegno allo sviluppo di reti domestiche intelligenti e smart grid grazie alle quali Audi e-tron diventi un punto nodale di condivisione energetica anziché un semplice terminale ricettivo.

Sostenibilità ad ampio spettro: decarbonizzare la filiera produttiva

Audi mira a decarbonizzare la filiera produttiva e, nel lungo termine, arrivare a una mobilità totalmente sostenibile nonché a un bilancio carbon neutral di tutte le attività del Brand entro il 2050. 

Dato che in fase costruttiva le vetture elettriche richiedono un apporto energetico superiore alle auto tradizionali, Audi si è posta l’obiettivo di decarbonizzare la filiera. Dal 2018, la Casa dei quattro anelli organizza workshop con i propri partner per concordare misure efficaci. Come attingere a fonti energetiche rinnovabili, rendere possibile un ciclo di vita chiuso delle materie prime e attingere in misura crescente ai materiali riciclati. In aggiunta, Audi impone ai propri fornitori l’utilizzo d’energia “pulita” nella produzione delle batterie, il cui alloggiamento è oltretutto realizzato in alluminio sostenibile dal partner Hydro. La Casa dei quattro anelli è, infatti, il primo costruttore automotive al mondo a ricevere la prestigiosa certificazione di sostenibilità della Aluminium Stewardship Initiative (ASI). Una certificazione ulteriormente rafforzata dal ricorso, per la cellula abitacolo di e-tron, esclusivamente a lamierati in lega leggera certificati ASI.

La sostenibilità del ciclo dell’alluminio Audi è comprovata dalla strategia di produzione denominata Aluminium Closed Loop, dal 2017 introdotta nello stabilimento di Neckarsulm. Strategia secondo la quale gli scarti di lamiera prodotti nelle lavorazioni alla pressa tornano direttamente al fornitore, che li rilavora. Successivamente, Audi utilizza i lamierati in lega leggera così realizzati. Nel 2018, grazie a questa soluzione sostenibile la Casa dei quattro anelli ha evitato l’immissione in atmosfera di circa 90.000 tonnellate di CO2: il 30% in più rispetto all’anno precedente. Dal 2020, Audi estenderà gradualmente l’Aluminium Closed Loop ad altri siti produttivi.

Al fine di garantire la sostenibilità della filiera produttiva, Audi ha introdotto sin dal 2017 un rating per l’ecocompatibilità, grazie al quale valutare se un fornitore soddisfi o meno determinati standard sociali e ambientali. Oltre ad avvalersi delle autodichiarazioni, per la definizione del rating sono previste severe ispezioni in loco. Da luglio 2019, il Sustainability-Rating (S-Rating) prevede anche un compliance-check. Un’evoluzione a seguito della quale il S-Rating è divenuto criterio vincolante per l’aggiudicazione di un ordine. Una metodologia destinata a essere estesa all’intero Gruppo Volkswagen.

Audi, infine, è coinvolta in molteplici iniziative per il rispetto dei diritti dell’uomo e dell’ambiente all’interno della filiera produttiva. Spicca, a tal proposito, l’adesione alla Global Battery Alliance che si occupa della protezione degli standard sociali nella produzione delle batterie e studia soluzioni per il riciclo degli accumulatori agli ioni di litio.

Produzione sostenibile: stabilimenti carbon neutral entro il 2025

Oltre che sui fornitori, Audi si concentra sugli stabilimenti. Per raggiungere gli obiettivi prefissati entro il 2025, tutti i siti produttivi Audi dovranno virare verso una gestione carbon neutral. Pioniere a tal proposito è lo stabilimento di Bruxelles. L’impianto belga, dove dal 2018 viene realizzata Audi e-tron, è il primo sito al mondo con certificazione carbon neutral nel segmento Premium. Sin dal 2012 il sito utilizza energie rinnovabili (al 95%) o ricorre alla compensazione tramite progetti ambientali (al 5%) per le attività produttive e per la riduzione delle emissioni. L’azienda evita così d’immettere nell’atmosfera circa 40mila tonnellate di CO2 all’anno. Entro il 2025, tutti gli stabilimenti Audi dovranno operare in regime carbon neutral.

Riutilizzo e riciclo: il ciclo chiuso delle batterie

Audi e Volkswagen sviluppano molteplici progetti per la gestione delle batterie ad alto voltaggio usate. Sebbene, dopo anni d’utilizzo, gli accumulatori vedano ridursi parte delle prestazioni e della capacità, restano comunque adatti per un uso stazionario. Tra le molteplici possibilità in tal senso, Audi sta testando due iniziative pilota: l’impiego nei carrelli elevatori e nelle trattrici all’interno dello storico stabilimento di Ingolstadt e l’utilizzo delle batterie come accumulatori stazionari in un campus universitario a Berlino. In aggiunta, grazie alla cooperazione strategica con il partner belga Umicore, specialista nel riciclo dei materiali, è stato definito un ciclo chiuso per alcune parti degli accumulatori, così da recuperare e riutilizzare elementi di pregio quali cobalto e nickel.

Produzione “elettrica”: sinergie di Gruppo e la sfida del Böllinger Höfe

L’era elettrica per la Casa dei quattro anelli è iniziata con l’avvio della produzione di Audi e-tron a Bruxelles. Lo storico stabilimento è stato radicalmente rinnovato ed è oggi annoverato tra i più moderni siti produttivi d’Europa. I motori elettrici sono anch’essi prodotti da Audi, più precisamente a Győr, in Ungheria, mentre nel sito di Bruxelles è stata predisposta una linea di assemblaggio delle batterie. Molteplici esperienze maturate grazie alla produzione di Audi e-tron a Bruxelles contribuiranno ai nuovi progetti BEV e alla realizzazione di ulteriori stabilimenti per le vetture elettriche.

Per la produzione dei futuri modelli elettrici, Audi potrà contare sulla massima flessibilità e su preziose sinergie di gruppo: la piattaforma PPE (Premium Platform Electric), ad esempio, è stata sviluppata congiuntamente a Porsche così da realizzare i modelli PPE all’interno degli stabilimenti già esistenti. 

Anche per i modelli più compatti basati sulla piattaforma modulare elettrica MEB, Audi beneficia delle sinergie interne al Gruppo Volkswagen: nuova Audi Q4 e-tron, al debutto all’inizio del 2021, verrà prodotta nello stabilimento Volkswagen di Zwickau così come i modelli a zero emissioni dei marchi VW e Seat. La centralizzazione produttiva garantisce la massima efficienza. I componenti principali dei modelli MEB provengono dagli stabilimenti tedeschi di Kassel (moduli di trazione), Salzgitter (componenti del propulsore) e Braunschweig (batterie).

Parallelamente, procedono a pieno regime i preparativi per l’entrata in produzione della versione di serie di Audi e-tron GT concept, attesa al debutto entro la fine del 2020. La 

Gran Turismo a zero emissioni verrà realizzata nello stabilimento Böllinger Höfe di Neckarsulm, così come l’Audi R8. Mentre per la supercar con motore a combustione è preponderante il lavoro manuale, per la produzione della scocca dell’elettrica è previsto un grado di automazione sensibilmente superiore. Entrambi i modelli adotteranno la stessa linea di montaggio, che vedrà crescere di 20 unità il numero dei passaggi e verrà integrata con un nuovo sistema di approvvigionamento dei componenti a binario sospeso. Le parti prettamente elettriche della vettura, come la batteria, il motore o il sistema di gestione termica, verranno assemblate durante apposite fasi di pre-montaggio, per poi essere installate in linea come moduli finiti.  

I modelli ibridi plug-in vengono realizzati nei medesimi stabilimenti dove si producono le gamme di appartenenza: Audi A3 Sportback e-tron a Ingolstadt, Audi Q5 TFSI e a San José Chiapa (Messico) e Q7 TFSI e a Bratislava (Slovacchia). Audi A7 TFSI e ed A8 TFSI e vengono prodotte a Neckarsulm, dove a breve entrerà in produzione anche A6 TFSI e. In Cina, la Casa dei quattro anelli realizza localmente due modelli elettrificati – A6 L e-tron e Q2 L e-tron – cui si aggiungerà Audi e-tron dal 2020. 

Mobilità elettrica e formazione del personale: nascono nuove figure professionali

La conversione Audi alla mobilità elettrica coinvolge le risorse umane. La Casa dei quattro anelli amplia costantemente i propri team di lavoro con i migliori esperti e al tempo stesso destina alle attività di formazione interna ben 80 milioni di euro l’anno: un terzo in più rispetto al passato.

In collaborazione con l’università Technische Hochschule Ingolstadt (THI), Audi ha ideato un master in elettromobilità per lo sviluppo dei propulsori a zero emissioni. Gli ingegneri Audi approfondiscono in aula le proprie conoscenze, potenziando le competenze sia strategiche sia tecniche. Il percorso di qualificazione, parallelo al lavoro, è “tagliato” su misura in funzione delle esigenze aziendali. In un arco temporale di 100 giorni, vengono alternate sessioni dirette e fasi di autoapprendimento. I primi partecipanti, appartenenti al reparto sviluppo motori, hanno ultimato il percorso formativo a inizio 2017. 

Audi adegua costantemente i propri programmi formativi in funzione del progresso tecnologico, istituendo nuove figure professionali. Dal 2014, ad esempio, esiste la figura dell’elettrotecnico specializzato in tecnologie ad alto voltaggio. Una qualifica frutto di un triennio formativo che ha portato, ad oggi, a certificare oltre mille elettrotecnici nelle sedi di Ingolstadt e Neckarsulm. Dal 2018 esiste anche l’inedita figura dell’elettrotecnico specializzato nelle tecnologie delle batterie. Che si tratti di formazione o perfezionamento a tema mobilità elettrica, alle iniziative formative partecipano anche le sedi internazionali Audi, per le quali possono essere definiti specifi programmi in funzione delle peculiarità locali. La flessibilità produttiva evolve in flessibilità formativa.

Ultima modifica: 7 Ottobre 2019

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