I benefici di cui la nostra civiltà ha potuto godere grazie al progresso tecnologico degli ultimi due secoli sono grandi e innegabili: enumerarli sarebbe impossibile come lo sarebbe sforzarsi di tornare a immaginare la realtà senza il loro supporto. Volenti o nolenti, il progresso incide sulla nostra mentalità in maniera così profonda da essere, spesso, irreversibile. Ma questo è solo uno degli aspetti potenzialmente negativi di un fenomeno tanto ambivalente come l’avanzamento tecnologico. Se si considera che il principale fattore determinante la direzione delle innovazioni, in un sistema di sviluppo di tipo capitalistico, è inevitabilmente il profitto, si capisce che non c’è da stare del tutto sereni per il futuro: per quello del nostro pianeta innanzitutto, che però coincide in larga parte con il nostro. Non è necessario essere dei catastrofisti per capire che l’attuale sistema di sfruttamento delle risorse naturali non può durare ancora a lungo.
La crescita della sensibilità degli ultimi anni per le tematiche ambientali rappresenta tuttavia un positivo elemento di controtendenza, capace di stimolare la produzione di tecnologie sostenibili e l’adozione di pratiche di consumo più responsabili. È il caso delle auto elettriche e della pratica del car sharing, in cui si realizza quel felice connubio tra risparmio e sostenibilità che sembra promettere una decisa espansione del settore: bisogna lavorare ancora sull’efficienza però.
Lo sanno bene i dirigenti della Daimler, multinazionale della produzione automobilistica che vanta nella sua scuderia i marchi Smart e Mercedes-Benz. Il gigante tedesco ha programmato infatti un investimento di dieci miliardi di euro nello sviluppo delle auto elettriche per i prossimi dieci anni: segno di una convinzione fortissima nelle possibilità di profitto che si aprono nel settore dello spostamento sostenibile a emissioni zero. Lo stesso gruppo controlla inoltre Car2Go, la più grande società di car sharing al mondo, su cui sta concentrando i propri sforzi per imporre la maggiore diffusione delle auto elettriche, con un ritorno indubbiamente positivo: se le auto impiegate dal car sharing fossero tutte elettriche, secondo l’obiettivo perseguito da Car2Go, gli effetti sulla migliore qualità dell’aria delle nostre città sarebbero infatti notevolissimi.
Il gigante tedesco sta lavorando inoltre ad un accordo con BMW, Wolkswagen e Ford per la creazione di infrastrutture di rifornimento delle auto elettriche in tutto il territorio europeo: anche questo un passaggio fondamentale per riuscire nell’impresa di rivoluzionare lo spostamento motorizzato, rendendolo compatibile con la vita del nostro pianeta.
Ultima modifica: 2 Agosto 2018