Le Alfa Romeo e Lancia storiche alla Mille Miglia 2017

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Alfa Romeo e Lancia appartenenti alla collezione di FCA Heritage saranno fra le protagoniste della rievocazione della storica Mille Miglia. Dal 18 al 21 maggio, “il più bel museo viaggiante al mondo” secondo la celebre definizione di Enzo Ferrari percorrerà le strade italiane in questa sua 35esima edizione. Partenza e arrivo a Brescia dopo una discesa fino a Roma prima della risalita.

Ad accompagnare la corsa anche le ultime novità del marchio Alfa Romeo: sarà presente Stelvio, il primo SUV della sua storia,  l’affascinante Giulia, la berlina sportiva che rappresenta il nuovo paradigma del brand attraverso i suoi rivoluzionari canoni di stile, sportività e tecnologia. Lungo il tragitto della gara sfileranno anche due esemplari della Lancia Ypsilon Unyca, la nuova serie speciale glamour e accessibile.

Ecco le storiche dei due marchi che sfileranno sulle strade della Mille Miglia.

Alfa Romeo

6C 1750 Gran Sport (1930)
Sul mitico percorso della “Freccia Rossa” tornano correre la 6C 1750 Gran Sport del 1930, la 6C 2300 Mille Miglia del 1938 e la 1900 Super Sprint del 1956. Sono tre preziosi esemplari del Museo Storico Alfa Romeo, denominato “La macchina del tempo”, che ripercorrono le strade della Mille Miglia agonistica (svoltasi dal 1927 al 1957), dove le vetture del Biscione hanno trionfato ben undici volte: un record che non potrà mai essere battuto. Gli occhi di tutti gli appassionati saranno puntati sulla 6C 1750 Gran Sport, il modello leggendario con cui Tazio Nuvolari e Giovanni Battista Guidotti vinsero la gara bresciana nel 1930. Oltre al mito del “sorpasso a fari spenti”, quella gara vide il pilota mantovano conquistare il record dei 100 km/h di velocità media su tutto il percorso. La carrozzeria venne realizzata dall’atelier milanese Zagato e tuttora suscita l’ammirazione di quanti hanno la fortuna di vederla.

6C 2300 Coupé Mille Miglia (1938)
Alla pedana di partenza di Viale Venezia sarà presente anche la 6C 2300 Coupé Mille Miglia carrozzata da Touring, simile alla vettura che conseguì la vittoria di classe nell’edizione del 1937 e conquistò il quarto posto assoluto che raccolse l’eredità della 6C 2300 Pescara prima serie. La denominazione “Mille Miglia” è un omaggio all’ottima prestazione nella classica del 1937: prima di categoria e quarta assoluta. Sotto il cofano, un propulsore a 6 cilindri in linea da 2309 cm3 in grado di erogare 95 CV a 4500 giri/min e di spingere la vettura a 170 km/h. A bordo della vettura che partecipa alla gara, un equipaggio d’eccezione composto da Arturo Merzario e Jean-Pierre Jarier. Una coppia competitiva e rappresentativa della storia gloriosa dell’Alfa Romeo nel motorsport. I due infatti conquistarono il campionato mondiale sport prototipi del 1977, vincendo tutte le gare in calendario nella propria categoria a bordo della Alfa Romeo 33 SC 12.

1900 Super Sprint (1956)
Secondo una tradizione radicata nella famiglia delle 1900, la Sprint venne sostituita nel 1955 dalla Super Sprint: simile alla vettura che l’ha preceduta, presenta la novità del cambio a cinque velocità con rapporti più ravvicinati. Adotta gli stessi organi meccanici della Berlina T. I. Super, vale a dire una cilindrata di 1975 cm3, doppio carburatore invertito a doppio corpo e doppio giunto cardanico posteriore. Eroga 115 CV a 5500 gir/min che le consentono di raggiungere la ragguardevole velocità massima di 190 km/h, nella seconda versione del 1956 che partecipa alla Mille Miglia.

 Lancia

Aprilia (1937)
L’Aprilia, presentata nel 1936, rappresenta il testamento spirituale di Vincenzo Lancia, che purtroppo scomparve qualche mese prima della commercializzazione della vettura. Dotata di una carrozzeria autoportante priva di montante centrale e integrata con il telaio, la vettura ha un aspetto decisamente innovativo rispetto al design automobilistico delle berline dell’epoca, ed è caratterizzata da una linea particolarmente aerodinamica che, unita ad una consistente leggerezza, le permetteva di raggiungere una velocità di circa 130 km/h e al contempo di garantire modesti consumi. A questo risultato contribuiva anche il nuovo motore con quattro cilindri a V stretto e camere di scoppio emisferiche. Oltre alle sospensioni anteriori indipendenti a telescopio, ormai tradizionali per Lancia, sulla vettura furono adottate sospensioni indipendenti anche per l’asse posteriore.

Aurelia B24 Spider (1955)
Disegnata da Pinin Farina e considerata da molti la più bella spider al mondo, la B24 viene presentata al Salone di Bruxelles il 15 gennaio 1955. La vettura, con i suoi stilemi estetici caratteristici come i paraurti “ad ala”, le portiere prive di maniglie e vetri e il parabrezza panoramico con i montanti arretrati in stile americano, venne costruita in 240 esemplari sino all’ottobre del 1955. Il motore, il leggendario 6 cilindri a V progettato dall’Ingegner Francesco De Virgilio, aveva una cilindrata di 2451 cm3 e sviluppava 118 CV, che permettevano alla vettura di toccare i 180 km/h. La successiva versione “Convertibile America” debuttò al Salone di Torino nel gennaio 1956 e appariva assai più classica e confortevole: il motore vene leggermente depotenziato, le portiere dotate di maniglie e vetri discendenti. Restò in produzione sino alla fine del 1958. A bordo dell’Aurelia, Helio Ascari, discendente del mitico Alberto che trionfò alla Mille Miglia del 1954 a bordo della Lancia D24.

Ultima modifica: 14 Maggio 2017