Usare l’Adaptive Cruise Control può ridurre le code in autostrada

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La Vaderbilt University del Tennessee ha eseguito un esperimento con il quale ha dato prova della connessione fra code autostradali e cattiva gestione delle distanze di sicurezza, dimostrando fra l’altro che l’utilizzo di sistemi automatici come l’Adaptive Cruise Control è in grado di aiutare a eliminare il problema.

L’ESPERIMENTO
La maggior parte delle code che si formano in autostrada sono causate da frenate improvvise e cattiva gestione delle distanze di sicurezza. Si tratta di una spiegazione chiamata “teoria dell’onda”, conosciuta da molto tempo, che è stata però solo recentemente provata fisicamente proprio dalla Vanderbilt University, in collaborazione con Ford.

L’esperimento è stato molto semplice: su una grande pista di prova sono state fatte circolare 36 automobili, guidate una prima volta in modo tradizionale, senza l’ausilio di alcuna tecnologia di assistenza, e una seconda volta attivando l’Adaptive Cruise Control. I risultati sono stati significativi: senza sistemi automatici ci sono state code e rallentamenti; traffico scorrevole e fluido invece con i sistemi automatici operativi. I vantaggi si sono registrati anche attivando l’ACC su un solo veicolo su tre.

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“Per anni”, ha spiegato Danile Work, professore di ingegneria civile alla Vanderbilt University, “i ricercatori e gli ingegneri hanno cercato tecnologie intelligenti per ridurre la congestione del traffico, che si tratti di veicoli in grado di comunicare tra loro o capaci semplicemente di prevedere la strada da percorrere. Questa dimostrazione è stata un’opportunità unica per capire come le tecnologie di assistenza alla guida già disponibili in commercio possano essere utilizzate per influenzare in modo positivo il flusso del traffico”.

Ultima modifica: 2 Agosto 2018