SMA Road Safety, la sicurezza stradale italiana anche in Canada e USA

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Con la progressiva riapertura dei Paesi e il ritorno alla libera circolazione dei cittadini, il tema della sicurezza stradale torna ad occupare un ruolo centrale nel dibattito pubblico.

Non solo in Italia, dove il costo sociale degli incidenti è stimato attorno ai 34 miliardi di euro l’anno (pari al 2% del PIL), ma anche in Paesi che sull’argomento conducono da anni campagne di sensibilizzazione molto intense come Canada e Stati Uniti. 

I Paesi del Nord America da sempre pongono particolare attenzione ai sistemi di sicurezza stradale passiva, che hanno lo scopo di diminuire le conseguenze negative di un incidente, assorbendo, nel caso degli attenuatori d’urto a protezione degli ostacoli fissi, l’energia cinetica sviluppata dai veicoli durante l’impatto, oppure le barriere laterali che contengono e reindirizzano le auto che perdono il controllo sbandando. 

Molto apprezzata a livello internazionale, grazie alle sue soluzioni innovative e tecnologiche, l’impresa di Marcianise (Caserta) guidata da Roberto Impero è riuscita a portare i propri brevetti in giro per il mondo: dall’Eurasia Tunnel di Istanbul, fino alle futuristiche autostrade di Doha in Qatar, passando anche per il nuovo Ponte Morandi di Genova. 

SMA Road Safety ha siglato in Canada un importante accordo con Pen80 Products Inc per la prima installazione mondiale degli attenuatori d’urto Hercules, prodotti d’eccellenza made in Italy. 

I lavori hanno riguardato l’importante Thorold Tunnel in Ontario, che porta la Highway 58 sotto il canale Welland.

I prodotti di SMA Road Safety sono di alta qualità, facili da installare e offrono performance comprovate. Siamo sicuri che questi attenuatori d’urto soddisferanno i nostri clienti e garantiranno una sicurezza autostradale duratura“, ha confermato Jamie West, Vicepresidente di Pen80 Products Inc. Hercules “è un dispositivo di sicurezza passiva completamente re-direttivo, progettato per offrire la massima sicurezza ai passeggeri di veicoli sia leggeri che pesanti e che forniremo preassemblato, insieme a installazioni rapide e facili, che garantiranno un notevole risparmio di tempo“, spiega l’imprenditore Roberto Impero.

Roberto Impero, CEO SMA Road Safety

Aspetto ancora più importante, Hercules è stato sviluppato e testato per rispondere ai rigidi standard di sicurezza americani MASH 16, che prevedono di valutare le performance con crash test estremamente esigenti, con pick up da 2270, contro la normativa europea EN 1317 che prevede l’impiego di auto da 1500 kg. Gli stessi test americani valutano angoli di impatto laterali molto severi (25° vs i 15 europei) che rendono le performance di contenimento e redirezione del veicolo più ardue.

Standard elevati

In quanto agli standard di produzione, il Certificato CE, salvo casi specifici, è sufficiente da solo a consentire l’installazione del dispositivo sul territorio europeo. In America, invece, il dispositivo deve essere approvato da ognuno dei Dipartimenti di Trasporto statali (52 stati). Molti progetti inoltre sono finanziati dal Governo federale che copre il 90% della spesa totale, purché i dispositivi in ferro e acciaio impiegati siano realizzati totalmente negli Stati Uniti.

Per questa ragione SMA sta aprendo una propria fabbrica in Ohio. La sede produttiva, già registrata, sarà operativa entro la fine del 2021. Qui SMA Road Safety Inc. si occuperà della fase di carpenteria, assemblaggio, stoccaggio e fornitura dei dispositivi testati MASH e realizzati secondo i requisiti previsti dagli Stati Uniti, mentre la distribuzione sarà affidata al prestigioso partner locale Gregory Industries. 

Siamo estremamente soddisfatti di questa collaborazione – conclude il CEO di SMA Road Safety – perché rappresenta un’importante conferma dell’importanza dell’innovazione nel nostro lavoro, che portiamo avanti da anni. La capacità di rispondere a standard di sicurezza molto serrati ci permetterà di accrescere ulteriormente la qualità dei prodotti che esportiamo nel mondo e che già sono testati oltre i tradizionali limiti europei” conclude Roberto Impero.

Ultima modifica: 18 Giugno 2021