Guidare una automobile. A tutta velocità. Come un uomo. Anzi, meglio di un uomo: perché la battaglia contro il “gender gap”, la discriminazione ai danni delle donne, può passare anche attraverso una macchina da corsa.

È questo, al di là della passione per la competizione, il piccolo grande sogno di quattro ragazze arrivate a Maranello. Sono state scelte dalla Ferrari dopo una selezione su scala mondiale.

Giovedì e venerdì le Fantastiche Quattro saranno in pista a Fiorano. Alla fine dei test, una di loro sarà ammessa alla Drivers Academy, la scuola per piloti del Cavallino. La stessa, per intenderci, che ha…laureato a pieni voti prima Carletto Leclerc e poi Mick Schumacher, il figlio del leggendario Michael.

Chi sono

Le Fantastiche Quattro provengono da diversi continenti. Sono brasiliane la quattordicenne Antonella Bassani, di italianissime origini, e la quindicenne Julia Ayoub.

È francese la sedicenne Doriane Pin. Stessa età per la olandese Maya Weug. Le ragazze hanno cominciato a gareggiare con il kart, sin da bambine. Dovevano sostenere l’esame in Ferrari già in autunno, ma il Covid aveva imposto un rinvio.

Il Progetto

L’entusiasmo di queste…velocissime minorenni è stato incoraggiato dalla Fia. La federazione internazionale dell’automobilismo, presieduta dal francese Jean Todt, simbolo della Ferrari vincente, si sta impegnando per togliersi di dosso etichette figlie del passato.

Todt ha già schierato la Fia accanto a Lewis Hamilton nella campagna contro il razzismo, lanciando lo slogan “We race as one”. Poi ha promosso il “Fia Girls on track”, trovando il pieno supporto della Ferrari.

«Come azienda crediamo fortemente nella parità di genere -ha spiegato Mattia Binotto– Vedere una o più donne sulla griglia di partenza di un Gran Premio ha smesso di essere un tabù».

La storia

Volendo, le Fantastiche Quattro di Maranello possono idealmente trovare più di una…antenata nelle cronache del tempo che fu. Nel 1975, anno della consacrazione iridata di Niki Lauda con la Rossa, l’italiana Lella Lombardi conquistò un sesto posto nel Gran Premio di Spagna.

Prima di lei, nel 1958 e nel 1959, Maria Teresa De Filippis sconfisse il sessismo imperante all’epoca disputando, con la Maserati e con la Porsche, cinque Gran Premi.

A oggi, Lella e Maria Teresa sono le uniche donne ad aver corso in F1.

In America, all’inizio di questo secolo, ha brillato di Danica Sue Patrick. Ha guidato le monoposto di Indianapolis, correndo per la scuderia del famoso intrattenitore televisivo Dave Letterman e poi per il mitico Mario Andretti. Danica ha vinto anche una gara del campionato statunitense, nel 2008. Ora tocca alle Fantastiche Quattro della Ferrari.

Leo Turrini

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Ultima modifica: 12 Gennaio 2021