Itabus e la vacanza in pullman Anche l’Italia ha il suo Greyhound

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Si chiama Itabus. E riprendendo l’esperienza di successo che alcuni dei suoi principali azionisti hanno avuto negli anni scorsi con i treni ad alta velocità di Italo, è il nuovo operatore privato italiano per il trasporto passeggeri su gomma a lunga percorrenza.

Un player, per ora sulle strade e autostrade tricolori – con a regime 300 bus ecologici con la livrea bianca, rossa e verde, oltre mille posti di lavoro, 350 servizi al giorno tra le principali città e 90 milioni di chilometri annui lungo tutto il Paese – del grande mercato dei viaggi in autobus. Ma al top del servizio. Un mercato frenato dalla pandemia – con la ripresa graduale delle corse proprio in queste settimane – che ha fatto riscoprire il nuovo modo di spostarsi su gomma sia per turismo sia per lavoro.

E partito, dopo l’Europa, anche in Italia con la liberalizzazione decisa nel 2014 che ha visto sbarcare nel nostro Paese giganti dei bus low cost come la tedesca Flixbus (che nel 2019, con i partner, ha trasportato in Italia 10 milioni di viaggiatori), network come Ibus, gruppi come Blablacar e la società che fa capo alle Fs, Busitalia. Con centinaia di destinazioni, dall’Italia ai Paesi europei fino all’area balcanica, con la sicurezza degli autobus, la convenienza dei biglietti, i numerosi hub, le prenotazioni online. E, da non dimenticare, quel fascino del viaggio su gomma partito oltre un secolo fa (era il 1914) in America con l’intuizione di un emigrato svedese Carl Wickman.

Che diede vita a quello che sarebbe diventato il mito dei bus grigi argento della Greyhound. Il levriero di alluminio («riding the dog», cavalcare il cane) che trasporta quasi 20 milioni di persone ogni anno dall’Oceano Pacifico all’Atlantico, battendo i treni e resistendo alla sfida degli aerei low cost. E di nuova sfida si può parlare con la nascita di Itabus. Un progetto ambizioso, come è stato spiegato ieri annunciando il via al servizio dal 27 maggio e la possibilità già oggi di acquistare i biglietti sul sito www.itabus.it, sull’app, sui comparatori online e presto da tabaccai e biglietterie fisiche, che, in un periodo storico delicato come quello attuale, punta a soddisfare la voglia di mobilità degli italiani.

Gli azionisti

Itabus, a capitale completamente italiano, vede come azionisti, Flavio Cattaneo, Luca Cordero di Montezemolo, Angelo Donati, Isabella Seragnoli e la famiglia Punzo. Presidente Elisabetta Colacchia e amministratori delegati Enrico Zampone e Francesco Fiore. L’ingresso di Itabus, spiega Fiore «porterà ampi benefici ai molti viaggiatori che si spostano ogni giorno in Italia. Il nostro modello si contraddistingue per sicurezza e qualità a prezzi estremamente competitivi».

Introducendo, aggiunge Zampone «un concetto di viaggio su gomma completamente nuovo, con gli standard migliori del settore aereo e ferroviario ad alta velocità, per sviluppare l’intermodalità e integrarsi in maniera sinergica con il sistema di mobilità esistente più all’avanguardia». La flotta completamente nuova (acquistata con i finanziamenti di Intesa Sanpaolo-Imi) è composta da autobus Man (Volkswagen), eccellenza del settore e sostenibili grazie all’alimentazione Eni diesel+, con wi-fi Tim, distributori automatici, toilette, sedute spaziose (con nei bus bipiano il doppio ambiente Comfort+ e Top), tavolini, luci a led e prese Usb.

Ultima modifica: 28 Aprile 2021