Consumatori più sostenibili, gli italiani sono pronti a fare la propria parte?

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Le aziende non possono più permettersi un approccio che non vada verso la sostenibilità ma, al tempo stesso, non possono raggiungere questo traguardo da sole. Necessitano infatti dell’appoggio di un pubblico di consumatori disposto a fare la propria parte e realmente consapevole dell’importanza delle proprie scelte di acquisto. 

Questo grado di maturità è già stato raggiunto? I consumatori sono realmente sensibili all’impatto sulla salute e sull’ambiente dei prodotti che acquistano? Partendo da queste premesse, Arexons, azienda italiana da quasi 100 anni leader nei prodotti per la cura dell’auto, il fai da te e l’industria, ha condotto un’indagine all’interno delle proprie community per investigare le abitudini dei consumatori italiani e scoprire quanto hanno a cuore la sostenibilità e come essa influisce nelle loro scelte di acquisto. 

Quali aspetti sono stati analizzati nel sondaggio? Innanzitutto, è stato esaminato il livello di informazione e consapevolezza sui temi di sostenibilità ambientale precedente all’acquisto. Una fase che si è rivelata essere cruciale per gli intervistati: oltre il 66% di essi, infatti, afferma di leggere attentamente le etichette e di valutare eventuali riconoscimenti ottenuti dall’azienda, mentre il 16% dichiara addirittura di fare approfondite ricerche sull’azienda prima di effettuare una spesa. Secondo il sondaggio, quando la salvaguardia del pianeta è un valore integrato nella cultura di un’azienda, questa si posiziona on top of mind dei consumatori in fase di preacquisto.

La cultura aziendale green si deve rispecchiare successivamente anche nell’offerta proposta, in particolare nella formulazione e nel packaging dei prodotti. Alla domanda relativa alle categorie per la quale questi due elementi hanno l’attenzione dei consumatori, infatti, si evidenzia come questo aspetto venga al primo posto in più settori merceologici: al top delle scelte ci sono cibi e bevande (83%), seguiti dai prodotti per l’igiene personale (74%), dai prodotti per la pulizia della casa (50%) e da vestiti e accessori (44%).

Quanto incide invece la variazione di prezzo nelle scelte sostenibili? Stando all’indagine di Arexons, il 69% dei consumatori interpellati è disposto a spendere di più per un prodotto a minor impatto ambientale: tra questi, quasi il 45% accetterebbe un balzo di prezzo importante, tra il 20% e il 50% in più. 

La transizione verso consumi più sostenibili da parte degli italiani è stata indubbiamente trainata dall’attuale pandemia e dalla crescente discussione sul cambiamento climatico in atto, che hanno aiutato ad aumentare la sensibilità verso le tematiche ambientali. Per oltre la metà degli intervistati (54%), infatti, l’emergenza sanitaria ha avuto grande impatto sulle scelte di consumo, mentre il 26% ha affermato che il virus ha aiutato a rafforzare stili di vita già avviati in precedenza. 

Pertanto, risulta evidente che buona parte degli italiani sono decisamente pronti a fare la propria parte impegnandosi a supportare le aziende per intraprendere il cammino verso la sostenibilità. È con questa consapevolezza che Arexons ha lanciato nel 2021 la campagna Arexons Go Green – The Green Care Company. Alla base del progetto vi è una roadmap ambiziosa che punta a un traguardo altrettanto significativo e già ben definito: arrivare al 2025, anno in cui cade il centenario della fondazione dell’azienda, con risultati e ritorni concreti in termini di sostenibilità. 

Le parole di Mario Parenti, Amministratore Delegato di Arexons

“Nella visione di Arexons essere socialmente responsabili è un requisito indispensabile per l’azienda di domani, ma a partire da oggi stesso: al di là del vantaggio per la reputazione e lo stimolo per l’innovazione, si tratta di una promessa di fiducia, che innesca un nuovo tipo di relazione in cui la persona – e non il consumatore – è al centro. I dati del sondaggio che abbiamo condotto ci confermano che anche il singolo individuo sta gradualmente prendendo coscienza di dover assumere un ruolo più responsabile e attivo: è lui, con la propria scelta di acquistare o meno un prodotto in base al suo livello di sostenibilità, a guidare e indirizzare le aziende verso il cambiamento”.

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Ultima modifica: 28 Gennaio 2022