Il motore diesel ha visto nel corso del tempo un’evoluzione tecnologica e costruttiva notevole e sono molto preferiti dal mercato.

Di tempo ne è passato da quando Rudolf Diesel brevettò nel 1982 il primo motore alimentato a olio di arachidi. Nel 1936 la Mercedes presentava invece la prima auto con un motore diesel, si trattava del modello 260 D.

La tecnologia costruttiva di questa tipologia di motore, detto a combustione spontanea, ha fatto passi enormi nella sviluppo per arrivare ad oggi alla moderna concezione del common rail.

Motore diesel a due tempi

I motori moderni, prima di essere a quattro tempi, erano tutti a due tempi. Quali erano i vantaggi e quali gli svantaggi?

Innanzitutto un motore diesel a due tempi, per sua natura, riesce a fornire una potenza superiore alla versione a quattro tempi dello stesso, il tutto a parità di cilindrata. E si parla di quasi il doppio della potenza.

Per avere un dato certo alla mano basta tornare indietro di qualche anno, quando un motociclo 125 cc. di cilindrata a due tempi proponeva potenze che si avvicinavano ai 30 CV.

Ma gli svantaggi col tempo si sono messi in evidenza e vertono tutti dal lato ecologico.

La natura del motore a due tempi prevede che il liquido di lubrificazione, l’olio motore, faccia parte della miscela da bruciare nel cilindro, il che comporta un innalzamento delle emissioni inquinanti a livello notevole. Se poi il tutto è applicato a un motore diesel, già molto inquinante per natura, il risultato è preoccupante. Le prime versioni di motore diesel a due tempi hanno presto lasciato il posto al quattro tempo nel settore automobilistico ma hanno continuato a trovare impiego nel settore navale.

Motori diesel a quattro tempi

Si tratta dei moderni motori montati sulle auto che seguono il tradizionale ciclo ‘a quattro’ tipico dei motori endotermici. I vantaggi rispetto al due tempi sono stati dal punto di vista delle emissioni gassose inquinanti ma non certo della potenza che, per via della natura di funzionamento e rendimento, si è notevolmente ridotta.

Le evoluzioni del motore diesel a quattro tempi nel corso della sua storia sono state notevoli e oggi la quasi totalità delle auto in commercio monta la tecnologia common rail che sfrutta la presenza di un tubo unico in cui circola gasolio ad alta pressione e vi è la presenza di una quantità maggiore di ugelli di spruzzo, il tutto gestito elettronicamente dalla centralina elettronica che permette di ottenere sempre la giusta quantità di carburante.

Ultima modifica: 23 Gennaio 2018