Tre serie di cartoni animati dedicati alle corse automobilistiche

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Una grande passione come le auto e i motori non potevano non interessare anche il mondo dei cartoni animati. Fin da piccoli, grazie le classiche automobiline, si impara a giocare con le macchine sviluppando la nostra curiositĂ . Fumetti e cartoni animati sono un completamento di questa fase di formazione che ci accompagnerĂ  a guidare e ad acquistare auto con la stessa passione.

Dalla Francia Michel Vaillant

Fumetto poco conosciuto in Italia, anche se anni fa era stato distribuito con un discreto successo da uno dei periodici più affermati tra i giovanissimi, il Corriere dei Piccoli, è Michel Vaillant. Coraggiosissimo pilota francese, un atleta d’altri tempi la cui tradizione sportiva si ispira alle corse degli anni ’60, Michel Vaillant è nato nel 1957 dalla penna del francese Jean Graton ma a conosciuto il successo del pubblico solo molti anni più tardi.

Si tratta di un personaggio immaginario, che è un po’ ricorda le gesta di Ascari, Nuvolari, Fangio. Un pilota dal volto umano per il quale qualsiasi impresa è possibile ma che spesso deve confrontarsi con incidenti terribili o brutali sconfitte. Famosa la collana della “Serie Nera” nel corso della quale il pilota francese conosce una bruciante serie di sconfitte e incidenti.

L’industria dell’automobilismo francese guarda alle storie di Michel Vaillant come si guarda a un grande testimonial. Le prime tavole a fumetti in bianco e nero sono poi diventate a colori, e infine cartoni animati e anche film.

Mototopo e Autogatto

Distribuito dal colosso americano Hanna & Barbera “MotoTopo e AutoGatto” è la versione italiana andata in onda con notevole successo sulla Rai di MotorMouse e Autocat, una striscia di cartoon prodotta inizialmente nel 1969. Il plot è molto divertente: MotoTopo vive nascosto nel garage di AutoGatto inventandosi mezzi sempre più folli nel tentativo di superare il rivale. Senza mai riuscirci, un po’ Will Coyote e Bip Bip, o Silvestro e il Canarino Titti.

Senza nessuna pretesa di creare fiction di alto livello, con una sceneggiatura elaborata e molto umana come quella di Michel Vaillant, MotoTopo e AutoGatto sono una piacevole fuga dalla realtà con microepisodi di 7’. La serie, una sola di 34 episodi, non ebbe molto successo, ma ancora oggi è oggetto di culto tra gli appassionati.

Dal Giappone Ken Falco

In un epoca in cui il Giappone esportava prodotti televisivi di enorme successo, tra supereroi e imponenti robot meccanici destinati a salvare il pianeta, ecco Ken Falco. Disegnato da Mikya Mochizuki per la Toei Animation, Ken “Falco” Hayabusa è il figlio di un progettista e ingegnere straordinario che progetta veicoli di enorme potenza. Ken, a soli 18 anni, con tanto coraggio ma anche moltissimo da imparare, si affaccia al mondo delle corse professionistiche.

La Hayabusa è un mostro con un motore a reazione che episodio dopo episodio di evolve dall’iniziale V-1 alla incredibile V-5. La serie ebbe un discreto successo internazionale, soprattutto in Italia: ma in Giappone fu un mezzo flop. E non ebbe alcun seguito dopo un’unica serie di 21 episodi.

Ultima modifica: 27 Gennaio 2021