Le normative vigenti in Italia in fatto di trasporto di bambini in moto sono alquanto differenti rispetto a quelle europee.
Il Codice della Strada è, tuttavia, molto chiaro in merito alle regole da rispettare per poter trasportare i bambini sui ciclomotori, sia per quanto riguarda l’utilizzo di appositi caschi, che altri accessori appositamente progettati per la sicurezza dei più piccoli a bordo. Vediamo nel dettaglio tutto ciò che bisogna sapere.
Prescrizioni legate all’altezza e all’età
Molto spesso i genitori portano in sella ai loro ciclomotori i bambini, magari per accompagnarli a scuola, o anche per fare una passeggiata rilassante durante la bella stagione. Vediamo però di capire quali siano le norme da rispettare per poter portare i più piccoli sui mezzi a due ruote, senza dover incorrere in sanzioni piuttosto pesanti. Ecco alcune informazioni utili in materia.
Chiaramente, in relazione al tipo di veicolo, l’età minima consentita per il bambino sarà più ridotta, poiché, secondo quanto stabilito dalla legge, è necessario che il minore raggiunga almeno le pedane.
Potrebbe essere, inoltre, molto utili fare ricorso ad appositi seggiolini da moto, i quali dispongono di particolari staffe che consentono al bambino di poggiare i piedi durante il tragitto.
Le prescrizioni in materia, stabiliscono, inoltre, che superati i cinque anni, è necessario che il bambino resti seduto all’interno di apposita attrezzatura, appunto, il seggiolino. Per quanto riguarda l’uso di specifici seggiolini, in Italia non vi è alcun obbligo di omologazione. Resta, tuttavia, da indicare che l’articolo 172 del Codice pone chiaro divieto al trasporto di minori di anni 3, a bordo di veicoli appartenenti alle classi M1, le cosiddette microcar.
La posizione che il bambino deve mantenere è specificamente quella dietro il guidatore. È assolutamente rischioso tenere il bambino seduto davanti al conducente o anche in piedi. Tra i rischi maggiori, vi è la difficoltà di guida e di manovrare liberamente il veicolo. Bisogna anche considerare che i bambini, data la loro età, difficilmente restano fermi, ma tendono a muoversi e distrarre così anche chi è alla guida del mezzo, creando anche problemi nel caso in cui si indossi il casco.
Anche una banale distrazione potrebbe comportare serie conseguenze per entrambi. Se il bambino, inoltre, resta seduto davanti, insieme al conducente, non ha alcun appoggio per i piedini, che restano penzoloni, creando così maggiore instabilità. Anche il trasporto del bambino in piedi davanti al guidatore potrebbe essere alquanto rischioso, poiché il mezzo non dispone di alcuna protezione per il piccolo ed è ad elevato rischio nel caso di impatto violento.
Per tutte queste ragioni, è molto utile ricorrere ad un apposito seggiolino per motoveicoli. È già da tempo in commercio grazie all’idea di una casa tedesca. Il suo costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 170 euro circa. Nel nostro Paese non necessita di alcuna omologazione. Si tratta di un modello universale, molto facile da adattare a qualunque veicolo a due ruote. Non è altro che una poltroncina, realizzata in materiale plastico, che dispone anche di apposite maniglie ai lati e delle cinghie per essere fissata in tre punti del veicolo, in modo che sia adeguatamente predisposto in relazione alla lunghezza delle gambe del bambino.
Normative in Italia sul trasporto dei bambini in moto
Vediamo ora di capire meglio quali siano le normative in vigore in fatto di trasporto di bambini sui veicoli a due ruote, soprattutto per gli spostamenti urbani, in modo da evitare il traffico e portare il piccolo a scuola in perfetto orario.
Nel nostro Paese, il trasporto del passeggero è consentito, a patto che siano rispettati alcuni requisiti fondamentali. É, infatti, richiesto che sulla carta di circolazione del veicolo venga espressamente riportato che il numero delle persone trasportabili, compreso il conducente, sia di due. Quest’ultimo dovrà, improrogabilmente, aver compiuto sedici anni di età. Il passeggero dovrà necessariamente essere seduto in maniera tale da non poter creare problemi di equilibrio al mezzo e allo stesso conducente.
La cosa fondamentale è che sia il conducente del veicolo, che il passeggero, debbano indossare il casco, che dovrà, chiaramente, essere della giusta taglia. Esistono in commercio taglie appositamente studiate per i più piccoli. È molto importante non far mai indossare ad un bambino un casco destinato ad un adulto, perché potrebbe sganciarsi con molta facilità o non proteggere la sua testolina in maniera adeguata in caso di urto. Anche l’abbigliamento dovrebbe essere adeguato e dotato di particolari rinforzi di protezione.
In tutti i Paesi europei le norme sono, fondamentalmente, le stesse in merito al trasporto dei bambini sui motocicli, anche per quel che riguarda le sanzione in cui si incorre e i gravi rischi cui si espongono i soggetti trasportati.
Normative in Europa sul trasporto dei bambini in moto
In Europa le misure di sicurezza sono senza dubbio un po’ più rigide in fatto di Codice della Strada. L’introduzione dell’obbligo del seggiolino per i veicoli su due ruote, simile a quello che si utilizza per trasportare i bambini in bicicletta, era stata ritenuta una buona misura di sicurezza. In realtà, in molti paesi ancora oggi, sebbene questi dispositivi siano reperibili in commercio, non sono affatto obbligatori. Quando si è alla guida di un veicolo, ancor più quando si hanno con sé dei bambini, è opportuno rispettare tutte le regole del Codice della Strada, ma soprattutto attenersi al buon senso.
Quando si porta con sé un bambino, in maniera particolare sui veicoli a due ruote, sarebbe opportuno evitare i tragitti troppo lunghi, perché i più piccoli si stancano facilmente. Meglio evitare anche i percorsi pericolosi, come le tangenziali nelle grandi città, bensì preferire gli orari con minor traffico. Inoltre, sarebbe meglio far abituare gradualmente il bambino al veicolo, anche per vedere la sua reazione in caso di pericolo.
Normative nei paesi extraeuropei sul trasporto dei bambini in moto
Le normative di alcuni Paesi sono molto meno flessibili di quelle esistenti in Italia. Per cui, oltre alle indicazioni in merito all’età, ad esempio in Danimarca, vi sono anche i limiti di altezza da rispettare, oltre che, chiaramente, di velocità. In Polonia, un bambino di almeno 7 anni può salire su qualunque veicolo a due ruote, la cosa fondamentale è che non si superino i 40 km/h. Mentre, superati i sette anni di età i limiti da rispettare sono meno ferrei. La cosa fondamentale è che i bambini sui ciclomotori indossino sempre un casco omologato e che sia della giusta taglia. Mai far indossare ad un bambino un casco per adulti. Esistono in commercio caschi da moto specifici per i più piccoli.
Sanzioni per il trasporto dei bambini in moto
Le sanzioni pecuniarie per coloro che non dovessero rispettare le norme previste dall’articolo 170 del Codice della Strada sono decisamente notevoli. Il Codice, infatti, stabilisce il divieto assoluto di trasportare bambini di età inferiore ai 5 anni su veicoli a due ruote. Per coloro che dovessero trasgredire il divieto indicato, si incorre in una sanzione che va da un importo minimo di 161, sino a raggiungere anche i 647 euro. In questo caso, tuttavia, non vi è alcuna decurtazione di punti dalla patente. Coloro che trasportano un bambino il cui fisico sia ancora poco sviluppato, quindi, non in grado di raggiungere con i piedi le pedane, per cui si trova in piedi sulla parte centrale del veicolo, rischia un’ammenda che da un minimo di 74, sino ad un massimo di 299 euro.
Ultima modifica: 19 Ottobre 2017