Tabelle costi chilometrici: cosa sono e come funzionano

Lavoratori che devono recarsi fuori sede per esigenze di servizio; pubblici ufficiali i cui enti di riferimento non dispongono di mezzi istituzionali da mettere loro a disposizione; privati cittadini chiamati a rendere testimonianza davanti a tribunali distanti dalla propria provincia di residenza. Sono soltanto alcune delle tipologie di persone alle quali si applicano le tabelle costi chilometrici per quantificare il calcolo delle somme da rimborsare.

Tabelle costi chilometrici, come funzionano?

Un metodo che prova ad avvicinarsi quanto più possibile a un criterio oggettivo elaborato da un organismo quanto mai qualificato in materia. Il metodo di calcolo in questione è quello adottato per legge con le tabelle ufficiali dell’Automobile Club d’Italia: si tratta in pratica di tariffe aggiornate dall’Aci a cadenza annuale entro il 30 novembre e pubblicate entro il 31 dicembre dal Ministero delle Finanze. Sono indicati valori diversi a seconda della marca, del modello, dell’alimentazione e della categoria del veicolo utilizzato.

Calcolo dei parametri

Per calcolare i singoli parametri l’Aci si basa sul prezzo del carburante (gasolio, metano, benzina) segnalato dal Ministero dello Sviluppo economico e aggiornato puntualmente; individuati gli elementi di riferimento per il veicoli in questione si passa quindi alla attribuzione della tariffa corrispondente che, moltiplicata per l’ammontare dei chilometri effettuati nell’arco di un determinato periodo (solitamente mensile) dà l’ammontare del rimborso chilometrico totale.

Le tabelle suddividono i veicoli, motocicli compresi, sulla base del modello e della modalità di alimentazione, e nelle dettagliate schede in pdf è possibile individuare quella di riferimento. L’elenco comprende: autoveicoli a benzina in produzione; autoveicoli a gasolio in produzione; auto con doppia alimentazione (benzina-gpl o benzina-metano) in produzione; autoveicoli elettrici e ibridi in produzione; auto a benzina fuori produzione; auto a gasolio fuori produzione; autoveicoli a benzina-gpl e benzina-metano fuori produzione; veicoli elettrici e ibridi fuori produzione.

Come afferma la circolare del Ministero dei Trasporti numero 326 del 1997, nel caso in cui il veicolo usato dai lavoratori non si trovi nelle nuove tabelle Aci si dovrà prendere come riferimento il modello più simile. Per la richiesta dei rimborsi chilometrici le spese dovranno essere segnalate di volta in volta.

Tabelle costi chilometrici: come calcolare l’importo da casa

L’ammontare può essere abbastanza agevolmente calcolato in proprio e a tanto giova la diffusione di appositi strumenti online. È sufficiente inserire nei campi prestabiliti l’indirizzo di partenza, quello di destinazione e il tipo di veicolo. Per quanto riguarda gli adempimenti fiscali, i rimborsi chilometrici non rientrano nel calcolo di reddito da lavoro dipendente fino a 258,23 euro. Le imprese possono dedurre il costo dei rimborsi chilometrici fino al 70 per cento.

Ultima modifica: 30 Settembre 2019