A meno che non siate degli esperti meccanici, meglio evitare di fare qualsiasi intervento “fai da te” sulle vetture. Si rischia infatti di fare gravi danni e di spendere inutilmente dei soldi. Inoltre – cosa ancor più grave – si rischia di compromettere la sicurezza del mezzo, con conseguenze facilmente immaginabili.
Fatta questa doverosa premessa, ecco che cosa si deve fare per la sostituzione ammortizzatori posteriori. Cambiarli da soli, va detto, non è una missione impossibile.
Sostituzione ammortizzatori: cosa sapere
I vantaggi di intervenire meccanicamente sulla propria auto sono evidenti, soprattutto se si pensa all’aspetto economico: l’intervento fai da te costa decisamente meno dell’intervento professionale. Inoltre non occorre aspettare i tempi del meccanico: si può intervenire quando si vuole. Però, come si diceva, non sempre intervenire in autonomia è una buona idea: si rischia di compromettere la funzionalità e la sicurezza del mezzo, con evidenti ricadute negative per chi guida il veicolo fallato e per gli altri utenti della strada. Pertanto, prima di intervenire, meglio farsi un esame di coscienza è capire se si è davvero in grado di fare un intervento manutentivo.
Ovviamente ci si può far aiutare da qualcuno più esperto, senza dover ricorrere per forza ai professionisti.
Fai da te: come fare
Se si fanno delle ricerche sul web, si troveranno indicazioni circa la sostituzione degli ammortizzatori posteriori. Si tratta infatti di un’operazione che, al netto di quanto detto in premessa, non è complicatissima. Bastano infatti due semplici cric (meglio sarebbe una attrezzatura più professionale) e sarà possibile smontare le gomme posteriori (prima l’una, poi l’altra, naturalmente), svitare l’ammortizzatore e dunque smontarlo.
Naturalmente, prima di procedere con questa operazione, si dovrà acquistare l’ammortizzatore nuovo: si trovano facilmente nei negozi di after market, ma anche in e-commerce. Detto questo, una volta che il vecchio ammortizzatore è smontato, non occorre fare altro che montare quello nuovo: bisogna avere cura di inserirlo nella posizione corretta – ecco perché bisogna avere un po’ di familiarità – e avvitarlo nuovamente. Le viti vanno naturalmente strette adeguatamente: il rischio è infatti quello di lasciare l’ammortizzatore troppo lasso.
Una volta montati entrambi gli ammortizzatori posteriori, sarà il momento del collaudo. L’operazione non comporta in sé nulla di difficile: è sufficiente fare un giro dell’isolato e si capirà se l’operazione è riuscita.
Ultima modifica: 24 Gennaio 2019