Quando capita non è certo divertente: la sospensione patente è una di quelle cose che nessun automobilista vorrebbe mai vivere. Eppure capita: quando succede al malcapitato bisogna riorganizzare completamente la propria vita, perché chi è abituato (o obbligato) a utilizzare quotidianamente la propria auto, vive un vero dramma.
Certo, va detto, la sospensione della patente non ha nulla a che vedere con la sfortuna o con il fato. Gli automobilisti italiani dovrebbero infatti ben sapere che la sospensione della loro licenza di guida è normata dal Codice della Strada il quale prevede, secondo la Legge Italiana, una serie di regole e di norme comportamentali quando si è alla guida. Chi le infrange, rischia di essere sorpreso a farlo e pertanto rischia la sospensione patente.
Sospensione patente: reati che lo prevedono
Esempi tipici di reati per cui entra in vigore il provvedimento in questione sono:
- Gareggiare in velocità su strada;
- Superare i limiti di velocità (in questo caso la patente viene sospesa se il titolare ha meno di 20 anni o è neopatentato);
- Condurre veicoli che necessitano di documento di guida diverso rispetto a quello di cui si è in possesso;
- Percorrere la strada contromano;
- Trasportare merci pericolose senza essere autorizzati.
Inoltre, la patente può essere sospesa anche in caso di superamento del limite di velocità oltre i 40 km/h rispetto al limite; i neopatentati subiscono una pena accessoria, dal momento che la patente può essere sospesa da 3 a 6 mesi, e non da 1 a 3 mesi come accade di norma. Se il reato continua ad essere perpetrato dalla stessa persona, la pena può raggiungere i 12 mesi fino alla revoca totale del documento.
Pertanto, prima di entrare nel merito della questione, ricordiamo che la prima cosa da fare è sempre rispettare la normativa in vigore sulle strade. Detto questo, vediamo in quali casi questo provvedimento viene messo in atto e come si può porre rimedio.
Modalità sospensione patente
Come si diceva in premessa, possiamo vederci ritirata o sospesa la patente nel caso infrangiamo le regole di circolazione sulle strade. In funzione della gravità della infrazione, viene stabilito il tempo di sospensione patente, che può arrivare fino a due anni.
La patente viene ritirata con effetto immediato a chi viola determinate norme, esattamente nel momento in cui viene constatata l’infrazione.
Va però detto che entro 15 giorni la richiesta di sospensione viene attentamente valutata da chi di dovere. In pratica, nelle due settimane successive al momento dell’infrazione verrà deciso se è realmente doveroso sospendere la licenza di guida in oggetto, oppure se ci sono gli estremi per ritenere l’infrazione infondata.
Talvolta, infatti, capita che il provvedimento possa rientrare: una manna dal cielo per chi si è visto veramente perso e, soprattutto, a piedi.
Sospensione patente e ritiro
A questo punto, però, onde evitare che si creino degli equivoci, occorre sottolineare le differenze (sostanziali) che esistono tra due provvedimenti spesso confusi tra loro, ossia quando la patente viene sospesa e quando ritirata.
Quanto al ritiro, questa pratica viene messa in atto nel caso di violazioni meno gravi. Ad esempio, l’automobilista commette un’infrazione – per esempio viaggia con la patente scaduta – e pertanto gli viene ritirata. Appena provvederà a dimostrare di aver adempiuto all’obbligo violato – per proseguire con l’esempio, quando avrà messo in ordine il documento – gli verrà restituita la patente.
La sospensione, invece, entra in merito quando vengono violate importanti norme con la conseguenza di provocare pericoli per se stessi e anche per gli altri. Stiamo quindi parlando per esempio di sorpassi non consentiti, della mancata precedenza, del non rispetto della distanza che garantisce la sicurezza, oppure del caso in cui non vengano utilizzate le cinture.
Ricordiamo che è assolutamente vietato rimettersi alla guida nel caso si incorra in questo provvedimento: infatti nel caso di guida con la patente sospesa la sanzione prevista è molto alta e, addirittura, potrebbe essere revocata la possibilità di guidare permanentemente.
Tipi di sospensione: cautelare o sanzionatoria
La sospensione può essere cautelare o sanzionatoria. Il caso della sospensione sanzionatoria è riconducibile a quei casi in cui è necessario – anche e soprattutto per tutelare la sicurezza stradale di tutti gli utenti della strada – punire comportamenti illeciti di in certo peso, diciamo pure di grave entità.
In questi casi, infatti, proprio nel nome della sicurezza, si impone l’interdizione alla guida dell’automobilista indisciplinato per diversi mesi, arrivando addirittura a due anni nei casi di comportamenti più gravi.
Pertanto, per maggiore chiarezza, possiamo fare esempi pratici per conoscere casi tipici di sospensione della patente in regime sanzionatorio:
- Guida dopo aver bevuto alcool;
- Stato di alterazione dovuta all’uso di droghe o stupefacenti;
- Sorpasso pericoloso;
- Mancato rispetto della distanza di sicurezza che causi due incidenti in due anni;
- Uso del telefono alla guida;
Sospensione con cautela
Si parla invece di sospensione della patente in forma cautelare in tutte quelle situazioni in cui è necessario controllare che vi siano i requisiti fisici e psicologici per poter condurre un auto. In altre parole, l’automobilista deve sottoporsi ad alcuni accertamenti di idoneità per verificare che abbia i requisiti per poter guidare e circolare su strada.
In questi casi, quindi la sospensione ha luogo fino a quando il soggetto in questione non avrà superato gli accertamenti di cui sopra. Anche in questo caso, per maggiore chiarezza, descriviamo un esempio tipico. Viene sospesa la patente in via cautelare a tutti coloro che, nonostante le richieste delle istituzioni, non procedono a sottoporsi a una visita medica atta ad accertamenti oppure a coloro che hanno esaurito i punti della patente e ancora non hanno dato gli esami di idoneità tecnica per la perdita totale degli stessi.
Per riavere il proprio documento è quindi necessario sottoporsi agli esami necessari superandoli, ed esibire al momento della richiesta il certificato del medico.
Ultima modifica: 23 Settembre 2019