Il sistema tutor per il controllo della velocità: come funziona

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Che si tratti di circolazione su autostrade o strade statali, mantenere i limiti di velocità alla guida risulta fondamentale per una guida sicura per sé e per gli altri, oltreché obbligatorio per legge. I sistemi di rilevamento della velocità sono molteplici, infatti, oltre ai comuni autovelox, le strade italiane sono controllate anche dai cosiddetti Safety Tutor. Si tratta di sistemi in grado di misurare la velocità media mantenuta dal guidatore in un determinato tratto di strada, e che può portare a multe salate in caso di eccesso dei limiti. Vediamo quali sono i dettagli di questi particolari sistemi per il controllo della velocità.

La differenza tra autovelox e sistema Tutor

I Tutor autostradali sono dispositivi in grado di determinare la velocità media dei veicoli in movimento sfruttando due sensori, uno posto al portale d’ingresso ed un’altro sul tratto di strada finale da percorrere. Una una volta attivati, scattano una fotografia del veicolo al portale iniziale e a quello finale, registrando la data e l’ora precisa del passaggio. Effettuando una stima del tempo di percorrenza adatto ai limiti di velocità posti sul tratto di strada, permettono di individuare gli eventuali trasgressori e determinare le sanzioni per eccesso di velocità.

Gli autovelox, invece, sono in grado di rilevare il rispetto dei limiti di velocità solo quando l’automobile passa davanti alla fotocamera, non preoccupandosi di registrare l’orario del passaggio. Questi dispositivi, dunque, risultano meno efficaci dei Safety tutor, dal momento che basta rallentare una volta avvistato l’autovelox.

Come ogni dispositivo di controllo della velocità, anche i Tutor devono essere opportunamente segnalati per permettere agli automobilisti di evitare il pagamento di multe salate e sono posizionati, generalmente, solo sulle autostrade.

Eccesso di velocità rilevata dal Tutor: le sanzioni

L’eccesso di velocità viene rilevato dai Tutor autostradali in base ai km/h. Pertanto, se la velocità rilevata risulta superiore fino a un massimo di 10 km/h, l’automobilista è obbligato a pagare una multa che va dai 42 euro ai 173 euro. La sanzione, invece, varia quando la velocità supera i limiti per oltre 10 km/h fino a un massimo di 40 km/h e, in questo caso, il conducente è obbligato a pagare una multa che va da 173 euro fino a 649 euro.

Esistono, tuttavia, delle possibilità di esentarsi dal pagamento della multa, ma solo se l’automobilista prova l’assenza del segnale di avviso della presenza del Tutor, oppure nel caso di errata lettura della targa dell’auto. I ricorsi alle multe per eccesso di velocità rilevate dai Tutor devono essere presentati, tassativamente, entro trenta giorni dalla ricezione della sanzione.

Ultima modifica: 4 Agosto 2022