I segnali di pericolo hanno una forma ed una estetica unica proprio per essere immediatamente riconosciuti e letti nella loro segnalazione.
I segnali di pericolo sono facilmente leggibili e riconoscibili, sono a forma di triangolo con la punta in su, hanno un fondo bianco, un evidente contorno rosso e posseggono un segnale nero all’interno. Forniscono informazioni necessarie alla sicurezza di chi è alla guida, la loro presenza risulta più massiccia nell’ambito del circuito urbano e delle strade extraurbane di ogni livello. Si possono distinguere in temporanei e non a seconda del fondo utilizzato per il cartello, bianco o giallo.
Esempi di segnali di pericolo se ne potrebbero fare a centinaia, ma proveremo a chiarire le idee con qualche esempio di segnale più diffuso.
Sicuramente uno tra i segnali di indicazione più diffuso e riconoscibile all’istante è il segnale di curva pericolosa a destra o quello di curva pericolosa a sinistra. Si tratta di un segnale molto utilizzato in ambito extraurbano e su strade di montagna, segnala con largo anticipo (generalmente i segnali di pericolo sono posti 250 metri prima del pericolo, salvo diversa indicazione) la presenza di curve da affrontare con molta attenzione.
Un altro segnale di pericolo abbastanza diffuso è la segnalazione della presenza di dossi o cunette, che ci avvisa della non regolarità del fondo stradale. Sempre per quanto riguarda la non regolarità del fondo stradale, segnali di pericolo molto diffusi sono quelli che indicano una banchina cedevole, un fondo stradale interessato da ghiaccio o neve o la possibile caduta massi.
Si è parlato di segnali temporanei, la differenza con quelli stazionari sta nel colore di fondo del cartello, che in questo caso è di colore giallo. La loro presenza indica e segnala pericoli di vario genere tutti relativi alla tipologia di lavoro stradale incontrato.
Un segnale di pericolo molto utilizzato è quello di pericolo generico, quest’ultimo non viene mai posto da solo ma viene accompagnato da quelli che vengono definiti pannelli integrativi. Ed allora il segnale di pericolo generico deve essere coadiuvato da un pannello integrativo che indichi specificatamente la natura del pericolo, come, ad esempio, presenza di neve, presenza di macchine stradali o di strada dissestata.
I segnali di pericolo, poi, possono essere integrati da pannelli distanziometrici, si tratta di pannelli integrativi che indicano in maniera precisa la lunghezza del tratto interessato dal pericolo segnalato. Ad esempio un segnale di pericolo indicante possibile caduta massi accompagnato da un pannello che indica 500 metri, vuol dire che quella sarà la lunghezza del tratto interessato dal pericolo segnalato.
Ultima modifica: 25 Luglio 2017