Revisione patente: tutti i casi in cui avviene

La licenza di guida, di qualunque livello, è tecnicamente un permesso  emesso dalla Motorizzazione Civile della provincia di residenza e che dalla stessa (o anche dal Prefetto) può essere revocata motivi ben precisi: è questo il caso in cui viene ordinata la revisione patente.

In pratica, il possessore può essere invitato a sostenere nuovamente l’esame di guida o a sottoporsi a un accertamento medico per stabilire se ricorrano le condizioni psico fisiche adeguate per guidare un qualunque veicolo.

E l’esito di questi accertamenti viene sempre comunicato per i provvedimenti del caso, sia che si ritorni in possesso della patente, sia che la sospensione debba essere tramutata in revoca permanente. Si perde quindi il diritto a poter guidare auto, moto e tutti gli altri tipi di veicoli che necessitino di un permesso. I casi in cui la revisione patente viene disposta appartengono essenzialmente a due ordini di motivi:

  • per ragioni psicofisiche;
  • per l’esaurimento dei punti a disposizione.

La distinzione è importante perché, a seconda del caso, la procedura per tornare al volante può essere diversa. Può infatti essere necessaria solo la visita medica o bisogna sostenere comunque un esame di idoneità.

Nel caso in cui sia in discussione la capacità fisica o psichica il giudizio di un medico legale diventa imprescindibile e i casi sono espressamente elencati nel Codice della Strada.

Il caso più frequente di revisione patente

Il caso emblematico, e purtroppo anche il più frequente, riguarda lo stato di alterazione, che viene riscontrato dalle forze di polizia, per l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti. Assieme alla denuncia penale e alla pena pecuniaria che può essere inflitta, la sanzione accessoria del ritiro della patente è automatica.

La visita medica è necessaria anche quando si è rimasti in uno stato comatoso per oltre 48 ore. Si suppone infatti che l’attività cerebrale, con tutti i suoi riflessi, possa aver subito danni più o meno permanenti in grado di condizionare l’attitudine alla guida.

Anche in caso di responsabilità in incidenti che abbiano provocato lesioni gravi, oltre i 30 giorni di prognosi, a persone è necessario sottoporsi al giudizio di un medico legale, in aggiunta ai test per misurare il tasso alcolemico e l’uso di sostanze stupefacenti, che vengono disposti dalla magistratura.

Quando la revisione patente è tecnica

Esiste poi la revisione tecnica, che si rende necessaria quando per la somma di una serie di infrazioni i azzera il punteggio, che parte sempre a 20 e viene incrementato ogni anno per la buona condotta del guidatore o decurtato in caso di infrazioni.

In questo caso la Motorizzazione Civile o il Prefetto dispongono la revisione patente per verificare se sussistano ancora i requisiti tecnici per la guida. E la verifica passa per la ripetizione dell’esame, sia teorico che pratico, qualunque sia il livello di patente da riconquistare. E’ una procedura che si applica anche a chi, pur avendo commesso un’infrazione al Codice della Strada che preveda la perdita di almeno 5 punti, nello stesso anno commetta altre due infrazioni, in momenti differenti, che comportino altri 5 punti di penalizzazione ciascuna.

Dal momento in cui si riceve l’invito a procedere con la revisione patente, l’interessato ha un termine di 30 giorni per presentare domanda di esame. Nel caso in cui lasci scadere il termine, il soggetto colpito dal provvedimento si vedrà sospendere la patente.

Come presentare la domanda di revisione

La domanda di revisione va presentata attraverso un modulo disponibile presso tutti gli uffici della Motorizzazione Civile o anche on line su sito di quest’ultima e presso le agenzie di pratiche auto. All’istanza deve essere allegata la copia del provvedimento di revisione ed eventualmente il certificato medico della della Commissione Medica Locale.

Una volta presentata la domanda, si ha a disposizione un anno di tempo per sostenere l’esame, che consiste in una prova pratica e una teorica. In caso di bocciatura, anche in una sola delle due prove, scatta la revoca della patente. Nel caso in cui i 12 mesi a disposizione siano stati sufficienti per sostenere solo la prova teorica, non c’è revoca della patente, ma si può presentare una nuova istanza.

Bisogna però ripetere anche la prova già sostenuta, in quanto l’esito non viene tenuto in conto. L’esame pratico si può sostenere su un veicolo comune, ovvero sprovvisto dei doppi comandi, ma sempre alla presenza di un istruttore che, peraltro, deve essere sempre presente alle lezioni pratiche se il soggetto da esaminare ha la patente revocata. Quest’ultimo infatti torna nello status di una persona che si accosta per la prima volta alla guida.

La revisione della CQC

Alcune particolarità procedurali esistono per quanto riguarda la revisione delle patenti per alcune categorie di autotrasportatori, come la CQC, la Carta di Qualificazione Conducenti. La revisione scatta quando si azzerano per gravi infrazioni tutti i punti. Non è mai necessario il certificato medico, ma è obbligatorio l’esame teorico.

Per la patente CQC merci e persone, con una bocciatura, l’interessato dovrà sostenere poi due esami, uno per la CQC merci e l’altro per la CQC persone. L’esame di revisione riguarderà soprattutto argomenti relativi al mezzo con il quale sono state commesse le infrazioni più gravi.

Sicuramente chi si troverà nelle situazioni indicate, non sostiene da tempo un esame e avrà qualche difficoltà di approccio ai nuovi sistemi, che sono informatizzati. E’ comunque previsto, come per gli aspiranti neo patentati, una sosta di pre esame per prendere confidenza con lo strumento elettronico.

Le domande sono comunque relative alla patente che si vuol conseguire e siccome a revisione sono soggetti anche i minorenni, è previsto anche un esame per i titolari di patente per ciclomotori, la patente AM. I quiz sono temporizzati e la durata dell’esame varia a seconda del tipo di patente che si vuol riconquistare. Si va così dai 20 minuti previsti per la AM, con possibilità di commettere 2 errori, ai 30 minuti per le patenti A1, A2, A, BI, B, BE, per le diverse categorie C e D, fino ai 40 previsti per le CQC, dove gli errori consentiti sono al massimo 4.

Ultima modifica: 15 Ottobre 2018