Radiatore auto: cos’è e come funziona

Capita di chiedersi perché l’indicatore della temperatura sul cruscotto raggiunga livelli eccessivi o, al contrario, perché la lancetta non riesce a schiodarsi dallo zero. Tutto dipende dal radiatore auto, uno degli elementi essenziali della meccanica di un veicolo. Senza, non sarebbe possibile mantenere in perfetto stato il motore.

E’ questo particolare componente che riduce la temperature dell’acqua calda che passa nel motore e la rimette in circolo. In partica, prende acqua calda e la trasforma in fredda, per evitare che il motore si surriscaldi e si fonda, per l’alta gradazione che raggiunge.

Quando nasce il radiatore auto

La realizzazione di un sistema che consentisse di abbassare il livello di calore e che rimettesse in circolo l’acqua, avviene contestualmente alla nascita dei motori termici. In realtà si tratta di un sistema piuttosto semplice, che sfrutta il principio fisico della convezione dei fluidi.

Generalmente, è realizzato sotto forma di un pannello che presenta tante piccole tubazioni che scorrono in una griglia strutturata con tante alette. Queste ultime, hanno la funzione di portare all’esterno il calore. Alle estremità del radiatore sono posizionati due tubi, uno per l’ingresso, l’altro per l’uscita del liquido.

Una ventola, che serve a raffreddare, viene attivata da un rilevatore di calore che completa l’apparato.

Come si attiva un radiatore auto

Il suo funzionamento è abbastanza semplice e viene innescato, appunto, dal motore di un’auto. Bruciando la benzina produce energia che in gran parte, circa il 70 per cento, si trasforma in calore.

Una quantità di tale energia viene espulsa attraverso il tubo di scappamento. Il rimanente, invece, si ferma nel motore provocando un innalzamento della temperatura. Ed è a questo punto che il rilevatore della temperatura attiva il sistema di raffreddamento dell’auto. Comincia quindi il processo di raffreddamento che mette al riparo il motore da un surriscaldamento eccessivo, che potrebbe portare alla fusione della guarnizione della testata.

Un danno pressoché irreparabile. Diventa quindi fondamentale controllare sempre i livelli dell’acqua, o del liquido in generale, nel radiatore. L’assenza, o un livello troppo basso non garantirebbero il perfetto funzionamento del sistema di raffreddamento. E’ importante anche che nei periodi invernali, dove si registra un clima particolarmente rigido, all’acqua distillata si aggiunga del liquido antigelo.

Come è noto, l’acqua a 0 gradi ghiaccia e questo potrebbe danneggiare seriamente non solo l’impianto di raffreddamento ma anche il motore stesso. La presenza di una giusta percentuale di antigelo garantisce che nel radiatore e nei vari tubicini non si possa formare ghiaccio.

Ultima modifica: 19 Novembre 2018