La revisione della propria auto è un importante momento di verifica delle condizioni in cui essa verte, soprattutto in termini di sicurezza. E pertanto, non dovrebbe essere vista come uno dei tanti balzelli burocratici da adempiere, ma dovrebbe semmai essere interpretata in una chiave più costruttiva. In ogni caso, comunque la si pensi, la revisione è un atto obbligatorio, pena la sospensione della circolazione.
Vediamo dunque quando effettuarla per la prima volta e dove recarsi. Con uno sguardo anche ai costi.
Al quarto anno di vita, scatta la revisione
Chiunque abbia recentemente acquistato un’automobile nuova, per il momento non deve preoccuparsi: la prima revisione scatta al compimento del quarto anno di vita della vettura, a far data dal giorno dell’immatricolazione.
Dopo di che, occorrerà prenotare la revisione – che ricordiamo essere un controllo tecnico volto a verificare le condizioni dell’auto, soprattutto o in termini di sicurezza – e recarsi a farla in tempo utile rispetto alla scadenza amministrativa.
Per farla vi sono due vie: si può andare presso un’officina autorizzata – in questo caso, il costo è di 65 euro, ma si ha maggiore elasticità in termini di tempistiche e di date disponibili – oppure ci si reca presso gli uffici della motorizzazione civile. In questo secondo caso si rispettano una ventina di euro, ma occorre fare qualche coda in più e, soprattutto occorre adeguarsi alle date disponibili.
Non esiste una via giusta o una via sbagliata, dipende dalle esigenze del singolo. Detto questo, per entrambe le opzioni, i controlli a cui sarà sottoposta l’auto sono gli stessi identici, perché esiste uno specifico vademecum.
Oltretutto, i controlli da qualche tempo si sono inaspriti e nulla è lasciato al caso, anche perché il revisore ha a che fare con uno specifico software, dunque non esistono più procedure “personalizzate”. Conviene quindi arrivare con l’auto in ordine, altrimenti si rischia di dover ripetere il controllo, con evidenti costi aggiuntivi.
Una precisazione: le auto usate non devono essere revisionate dopo quattro anni dal momento in cui sono state acquistate dal nuovo proprietario, ma a far fede è sempre e comunque la data di immatricolazione. Per fare un esempio pratico, se si acquista un’auto che ha 3 anni di vita, la si dovrà far revisionare un anno dopo.
Si prosegue con frequenza biennale
Una volta fatta la prima revisione, le auto vanno fatte controllare ogni due anni. La procedura è sempre la stessa, non cambia nulla, se non la frequenza. Anche in questo caso, dunque, occhio alle auto usate: potrebbe essere che, già al momento dell’acquisto, siano in scadenza di revisione.
Ultima modifica: 5 Aprile 2019