Quali sono le caratteristiche dell’asfalto drenante

L’asfalto drenante è un’invenzione italiana: si tratta di un brevetto Made in Italy, nato dall’esigenza di conferire alle strade una maggiore sicurezza.

A cosa serve l’asfalto drenante 

Quando piove, uno tra i fenomeni più diffusi e pericolosi è l’aquaplaning: esso consiste nel “galleggiamento” del veicolo in marcia sulle pozzanghere d’acqua piovana. L’aquaplaning compromette l’aderenza degli pneumatici all’asfalto per via di un vero e proprio cuscino di acqua che annulla il normale attrito tra le due superfici.

Il problema si risolve con l’utilizzo di un asfalto drenante per il fondo stradale: si tratta di un particolare manto stradale ideato per fornire un livello di sicurezza maggiore in condizioni metereologicheavverse. È un tipo di asfalto che riduce lo scorrimento dell’acqua piovana sul manto stradale, la particolare miscela che lo compone unitamente all’alto grado di porosità della superficie, contrasta efficacemente il fenomeno dell’aquaplaning, causa ogni anno di un gran numero di incidenti stradali.

L’asfalto drenante respinge l’acqua in virtù di uno strato impermeabile posto sotto la superficie del manto stradale, inoltre, contribuisce anche a migliorare la visibilità in marcia per una maggiore sicurezza nella guida. Pur essendo un brevetto tutto italiano, l’asfalto drenante non è ancora particolarmente diffuso. In Italia compare principalmente nella pavimentazione tipica delle tratte autostradali.

L’asfalto drenante è composto da una particolare miscela di inerti, bitume e polimeri in grado di determinare, se uniti insieme, un’altissima porosità. Con l’asfalto drenante migliorano anche la visibilità stradale e il comfort, nonché la sicurezza del guidatore.

Caratteristiche dell’asfalto drenante

Il materiale di cui è composto l’asfalto drenante ha un’elevata porosità: si tratta di una miscela di ghiaia e sabbia che legandosi, determinano la formazione di piccoli pori. L’elevata porosità rende necessaria anche la presenza di polimeri resistenti al bitume, presenti nella miscela circa al 7%. L’asfalto è scuro, poroso e “aperto”: questo significa che in caso di pioggia battente, l’acqua scorrerà fino al sottostante strato impermeabile. Sarà poi la leggera pendenza prevista in fase di realizzazione del manto stradale, a permettere all’acqua di scivolare, defluendo a bordo strada.

Gli inerti impiegati nella realizzazione dell’asfalto drenante, tutti privi di sostanze organiche, minerali argillosi, ossidi e idrossidi di ferro, derivano essenzialmente da rocce basaltiche: si predilige questo materiale poiché contraddistinto da un’elevata resistenza all’usura e all’alterazione chimica dell’acqua. Attualmente per l’asfalto drenante, viene impiegata una considerevole percentuale di polimeri: essi sono costituiti da una particolare gomma stirolica (SBS) contro usura e deformazione del tempo.

Ultima modifica: 5 Ottobre 2021