Il primo viaggio transatlantico della storia

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Attraversare la distesa d’acqua più estesa della Terra (dopo il Pacifico) e raggiungere mondi lontanissimi e diversi dal nostro. Un sogno che a lungo si è scontrato con l’inadeguatezza tecnologica ma oggi appare quasi come una scontata attività di routine. Attualmente un viaggio transatlantico non sembra un’impresa eccezionale ma dietro gli odierni viaggi con velocissimi aerei o navi potenti c’è però una storia di difficoltà, tragedie, scomparse.

Quando fu il primo viaggio transatlantico

Epoche che appaiono distanti anni luce oggi che l’uomo si prepara a colmare lo spazio tra la Terra e Marte dopo aver già azzerato il gap tra il pianeta e il suo satellite: la Luna (evento del quale si festeggiano proprio in questi giorni i cinquant’anni).

Ma quando andò in scena il primo viaggio transatlantico della storia? Difficile stabilirlo con esattezza, si può però affermare che i pionieri della temeraria impresa furono gli esploratori e i “business men” dell’epoca che varcavano distanze inenarrabili a bordo di velieri e imbarcazioni di fortuna per portare a casa scoperte leggendarie o affari vitali per conto di dinastie regnanti di mezzo mondo.

Viaggio transatlantico: i miglioramenti 

L’evento spartiacque come sempre fu la rivoluzione tecnologica che dal 1800 introdusse il motore. Dai velieri fascinosi ma incerti dei secoli precedenti si passò al battello a vapore. Le distanze improvvisamente cominciarono a farsi più brevi, ma sempre in relazione all’enorme porzione di globo da coprire.

Dunque settimane e non mesi ma pur sempre qualcosa di prossimo a un’impresa. Soltanto con l’avvento dei grandi e potenti transatlantici che portavono nel nome la loro vocazione si potè considerare davvero accessibile il viaggio dai placidi lidi mediterranei alle coste del sogno americano.
Una strada che Cristoforo Colombo com’è noto aveva già percorso secoli prima ma non avendone iniziale consapevolezza. Rex, Andrea Doria, Queen Elizabeth, Queen Mary, sono solo alcuni dei nomi dati a queste corazzate del mare destinate stabilmente ai viaggi intercontinentali. Non mancarono immani tragedie, tra tutte quella indimenticabile del Titanic.

Ma chiaramente il viaggio transatlantico ha un’altra opzione ancor più vantaggiosa sotto il profilo della rapidità. Un’opportunità che compie proprio quest’anno il primo secolo di vita: nel 1919 il Curtiss NC-4 (velivolo dell’aeronautica statunitense) fu il primo aeroplano ad attraversare l’Atlantico. Si trattò però di un volo a tappe con diversi scali. Solo questione di pochi mesi e la lacuna fu colmata dal britannico Vickers Vimy che nel 1920 raggiunse l’Irlanda dalle coste nordamericane di Terranova.

Primato inglese anche per la trasvolata atlantica in dirigibile grazie alla missione riuscita del R33 della Royal Air Force capitanato dal maggiore George Herbert Scott che fece il percorso inverso, dalla Scozia a Long Island, in quattro ore e mezzo.

Ultima modifica: 24 Luglio 2019