Prendersi cura della propria moto, per la maggior parte degli appassionati si tratta quasi di un dovere morale, o forse qualcosa di più, lo diventa ancor di più se si tratta di moto d’epoca. Le moto d’epoca hanno sempre un valore sentimentale e richiedono un’attenzione particolare, poiché il trascorrere del tempo implica una cura maggiore.  Ma che cosa bisogna fare per prendersi cura di una moto d’epoca? Per iniziare, la moto d’epoca è sempre stata mantenuta bene, oppure necessita una restyling iniziale?
Le mani d’oro dei professionistiÂ
Se si decide di acquistare una moto d’epoca in condizioni non del tutto buone, la prima cosa da fare è capire se necessiti di una lucidata oppure di un intervento più serio, non è sempre semplice stabilirlo, a meno che non si sia dei veri e propri esperti. Pertanto, se non si è in grado di stabilire quali siano gli interventi per rimettere la moto d’epoca in forma, meglio rivolgersi a dei professionisti. In tal caso, non è sufficiente il classico carrozziere o il classico meccanico, occorre rivolgersi ad operatori esperti di moto d’epoca, i quali conoscono tutti i modelli ed  ogni caratteristica e peculiarità . Esattamente come avviene per i mobili d’epoca, infatti, il restyling deve essere fatto ad opera d’arte, tenendo in considerazione tutti gli aspetti, altrimenti si rischia di snaturare la moto.
Indietro di (almeno) 30 anni
La manutenzione delle moto d’epoca richiede esperienza e precisione, ogni modello possiede peculiarità differenti.  Vi sono carrozzieri specializzati per una singola marca, altri invece variano, ma in ogni caso devono essere mani esperte, che siano in grado di riconoscere le tecniche utilizzate almeno 30 anni fa.
Una volta che la moto è in ordine, che cosa fare per mantenerla come tale? Lucidarla – con i prodotti giusti – tenerla in garage e ogni tanto accendere il motore per farsi un giro. E’ questa la ricetta, semplice e giusta per prendersi cura di una moto d’epoca.
Ultima modifica: 8 Luglio 2020
