L’esame di guida per la patente moto è cambiato dal 2 gennaio 2019. La terza versione della “direttiva patenti” ha introdotto i nuovi standard della UE nelle prove pratiche e ci sono stati dei cambiamenti: il più significativo riguarda l’aumentata velocità di esecuzione della prova di destrezza arrivata a 50 km/h. Un’altra novità è che la distanza dei birilli nei singoli esercizi è identica per tutte le patenti moto e non varia più.
Patente moto: consigli per la prova lenta
Le prove pratiche di guida in area chiusa, inoltre, sono diventate due. Il tempo di esecuzione non deve essere inferiore a 15 secondi. Il percorso va eseguito mantenendo i piedi stabili sulle pedane, basta un piede per terra per essere bocciati.
Il candidato deve eseguire una gimkana stretta tra cinque birilli. Bisogna partire con il piede giusto, per non sbilanciarsi ed è meglio se si affronta il percorso con una moto leggera con un interasse corto e un buon raggio di sterzo.
Finito lo slalom, bisogna affrontare una curva a sinistra di 180° attorno a un birillo per poi completare il percorso attraverso un corridoio stretto, largo solo 1,3 metri e lungo 25.
Consigli per la prova veloce
Questo test deve essere effettuato nel tempo massimo di 25 secondi (che equivale a un’esecuzione alla velocità media di 50 km/h), un sistema di fotocellule collegate al computer degli esaminatori calcola la durata. Per identificare il candidato, la Motorizzazione inserisce le generalità dello stesso nel terminale dei dati il cui schermo è visibile a tutte le persone presenti sulla pista.
Quando l’esaminando passa davanti al sensore, inizia il conteggio dei secondi. Il test di velocità prevede uno slalom veloce attorno a cinque birilli (questa la sequenza delle curve: destra-sinistra-destra-sinistra-destra). La prova deve essere affrontata in modo spedito: un birillo al secondo nelle varie curve la cui larghezza massima è di 4,5 metri.
La prova di destrezza termina quando il candidato arresta la ruota anteriore della moto in uno spazio delimitato da 4 birilli in un quadrato di un metro per lato. Per rallentare è meglio scalare tutte le marce, invece che frenare, per calcolare meglio i tempi di arresto.
La prova pratica non si supera se:
- Si impiega un tempo superiore a 25″99 (compresa la tolleranza);
- Si toccano uno o più birilli o se ne salta qualcuno;
- Si mette un piede a terra;
- Si arresta il motociclo non rispettando le prescrizioni di tempi e distanze.
Ultima modifica: 17 Gennaio 2020