Parcheggio: come fare e tipologie

Il parcheggio è lo scoglio più difficile quando si frequenta la scuola guida e per alcuni rimane un’azione complicata. Scopriamo quanti sono e come farli.

Parcheggio a s

Le tipologie di parcheggio comuni sono essenzialmente tre: a spina di pesce, a L e quello a S o in retromarcia. Ciò che li accomuna è senza dubbio il fatto che occorre per ognuno di essi mettere la freccia prima di parcheggiare, andare lentamente dosando delicatamente la frizione e terminare il parcheggio lasciando le ruote della macchina sempre dritte.

Vediamo nel dettaglio la tipologia di parcheggio a S o quella in retromarcia che è la manovra in assoluto più complessa, occorre innanzitutto avere una buona familiarità degli spazi e per farlo correttamente occorre semplicemente fare amicizia con l’angolo di sterzata.

Esso da’ la possibilità di sfruttare spazi molto ridotti, si così proprio perché se vi doveste trovare a bordo di una strada sulle classiche strisce bianche o blu, il movimento in retromarcia sarà di una netta S.

Per procedere con questo parcheggio occorre in primis affiancarsi a un’auto e poi compiere un inserimento nello spazio libero dietro ed entrare inserendo la retromarcia. L’importante per effettuarlo correttamente è andare molto piano e la riuscita sarà perfetta.

Vediamo a passo a passo tutti i movimenti da effettuare: guardare gli specchietti e mettere la freccia per segnalare dove s’intende parcheggiare, affiancarsi poi all’auto di riferimento già presente stando leggermente avanti rispetto a essa, inserire la retromarcia e pian piano retrocedere fino a che il retro della macchina è affiancato al retro dell’auto che abbiamo preso di riferimento, a questo punto guardando sempre con attenzione negli specchietti retrovisori girare il volante tutto a destra quindi facendo due giri e retrocedere, sempre col volante completamente sterzato procedere indietreggiando fino a rimanere a 45 ° a questo punto sterzare il volante a sinistra con due giri interi e indietreggiare fino al marciapiede a questo punto occorre solo avvicinarsi alla macchina di riferimento girando il volante per raddrizzare le ruote e il parcheggio è fatto!

Parcheggio a l

Il parcheggio a L invece è quello che si fa quando ci sono i parcheggi a pettine, è possibile inserirsi nello spazio sia usando la retromarcia che normalmente quindi entrando con il muso dell’auto. Fondamentali sono la precisione e saper prendere correttamente le distanze.

Prima cosa da fare, infatti, è aver ben chiare in mente le dimensioni della propria vettura per evitare di urtare le auto presenti ai lati o dietro, quindi oltre all’esperienza è utile avere un buon occhio. Immaginiamo ora di voler fare un parcheggio a L e vediamo tutti i passaggi nel dettaglio da fare per compierlo in modo corretto. Innanzitutto guardare lo specchietto e inserire la freccia per segnalare dove si ha intenzione di fare la propria manovra. Procedere finché lo specchietto dal lato del parcheggio è in linea con la riga del posto, sterzare per intero il volante verso la direzione del parcheggio e inserire il muso della vettura, manovrare po’ il volante affinché si arrivi a porsi dritti controsterzando e infine ricordarsi sempre di porre le ruote dritte prima di spegnere l’auto.

A questo punto fate attenzione che il paraurti anteriore non abbia invaso lo stallo difronte a voi e che la parte posteriore dell’auto non sporga mai oltre la linea.

Un altro accorgimento da osservare sempre prima di qualunque parcheggio è la posizione dell’auto ovvero ricordarsi di essere sempre abbastanza lontani da auto altrui, così da poter sterzare e collocarsi con agilità nello stallo, le regole della circolazione stradale consigliano di tenere una lontananza di almeno 150 cm dagli altri mezzi già parcheggiati sia dal lato destro del passeggero che da quello del conducente.

Parcheggio in retromarcia

Oltre ai due comuni tipi di parcheggio sopra citati c è anche il classico e più semplice parcheggio chiamato a spina di pesce che è quello più facile, molto intuitivo da non aver bisogno di dettagliate spiegazioni. E’ un tipo di parcheggio che rende le manovre di parcheggio veloce e aiuta gli automobilisti a non far perdere molto tempo.

Qualunque parcheggio voi vi troviate a fare c’è la possibilità che esso necessiti di essere fatto in retromarcia. Questo rappresenta sin dai tempi delle lezioni di scuola guida il modo più difficile di parcheggiare, molti istruttori di guida prediligono questo tipo di parcheggio a fine corso quando il conducente ha già una certa dimestichezza, essendo piuttosto complesso da svolgere.

Resta un passaggio fondamentale e indispensabile saperlo fare per passare l’esame di guida pratico, ogni valutazione si finisce proprio con la richiesta dell’esaminatore di parcheggiare in retromarcia, a meno di casi certamente rari e parecchio fortunati.

A questo punto vediamo del dettaglio come comportarci. Dopo aver individuato un posto attivare il segnalatore di direzione, una vola allertato che si sta per far manovra si consiglia di affiancarsi all’auto già presente nel parcheggio ponendosi davanti al posto libero a una distanza di sicurezza di 40 cm circa e in parallelo, dopo aver messo il cambio in retromarcia ruotare lo sterzo in direzione del lato da occupare e lasciando lentamente la frizione, l’auto si sposterà così all’indietro.

Una volta arrivati a metà dello spazio destinato al parcheggio, raffinare la posizione dell’ auto , con manovre di sistemazione e portando il veicolo in avanti o in dietro per pareggiare gli spazi intorno ad essa. L’importante è sempre mantenere la calma ed essere sereni per evitare spiacevoli danni alle altre auto o alle persone circostanti. Utilissimo è sempre l’uso degli specchietti laterali, di quello retrovisore e oggi come oggi soprattutto ottimale l’aiuto che forniscono i sensori di parcheggio presenti sulle auto di nuova generazione che, con un segnale audio segnalano l’avvinarsi agli ostacoli.

A tal proposito ricordiamo che esistono sul mercato diverse soluzioni personalizzate per avere il sistema di parcheggio automatico sulla propria vettura, frutto di analisi tecnologiche all’avanguardia che miglioreranno senza dubbio la sicurezza e la comodità della guida. l computer di bordo integrati con questi nuovi sistemi di parcheggio automatico sono una delle ultime evoluzioni nel settore automobilistico che stanno conquistando una grande fetta di utenti.

Ultima modifica: 28 Giugno 2017