Olio freni auto: quando va sostituito

Olio freni auto: è probabile che non tutti gli automobilisti sappiano che tra le svariate manutenzioni che devono essere fatte a beneficio dell’efficienza della propria auto c’è anche quella del cambio dell’olio dei freni.

Questa sostituzione, che per ovvi motivi è una di quelle più importanti, è anche una delle meno eseguite: non sempre, va detto, per responsabilità degli automobilisti. Qui di seguito cerchiamo di spiegarvi perché è importante sostituire periodicamente l’olio dei freni e quando farlo. Ma in primis ci si potrebbe domandare se questa operazione è davvero necessaria. Sul punto ci sono diversi orientamenti, come per quasi tutto e alcuni dipendono anche dalle caratteristiche dei vari tipi di liquido per i freni.

Per una legge fisica ben nota, il liquido dei freni, come del resto tutti i liquidi, possiede il carattere della incomprimibilità. Il che significa, in particolare, che l’olio freni auto per sua natura è capace di trasmettere, amplificandola, la forza che il guidatore applica sul pedale del freno: è quella forza che fa muovere i pistoni che a loro volta azionano pastiglie e ganasce, ovvero gli elementi che andando a stringere contro il disco per attrito ne determinano un rallentamento dei giri.

Per solito le case consigliano di cambiare l’olio freni auto ogni due anni. Questo senza tener conto di quanti chilometri si siano percorsi. Altri produttori, oltre a indicare un intervallo di tempo, consigliano anche di procedere al cambio dopo aver fatto tra i 40 e gli 80mila chilometri. Tuttavia, è bene precisare che molto spesso, nel manuale di istruzioni della vettura, non è contenuta alcuna indicazione a riguardo.

Alcune case automobilistiche, poi, consigliano la sostituzione ogni anno. Insomma, sull’argomento la confusione è grande, soprattutto se si pensa che alcuni meccanici sono addirittura contrari al cambio dell’olio: questo perché la reputano non necessaria dal punto di vista tecnico.

E poi ci sono anche degli autoriparatori che si astengono dal proporre il cambio olio per paura di alienarsi il cliente: perché si tratta di una operazione che costa, dato che richiede una certa manodopera (infatti bisogna anche procedere allo spurgo del circuito).

Si può dire che così facendo questi tecnici vengano meno a un loro dovere professionale, perché sono pochi gli automobilisti pienamente coscienti della necessità del cambio olio.

E dunque, in estrema sintesi: meglio cambiare l’olio periodicamente (meglio farlo dal meccanico, che sa come liberarsi dell’olio esausto). L’intervallo temporale più consigliabile è due anni.

 

Ultima modifica: 20 Dicembre 2018