Motore elettrico, funzionamento e ricarica

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Il punto debole delle auto elettriche, oramai è noto, è l’autonomia e il relativo tempo di ricarica. E’ vero che i costruttori stanno lavorando per incrementare la prima e ridurre i secondi, ma per ora la ricarica tramite prese di corrente è ancora il nodo da scegliere. Anche se esistono più colonnine rispetto a un tempo. Anche se la ricarica veloce – in solo mezzora – oggi non è più autonomia. Per queste ragioni, nonostante i progressi, occorre conoscere perfettamente il funzionamento di un’auto elettrica, al fine di poterla guidare nel modo più efficiente possibile. Vediamo come.

 Parola d’ordine: recuperare energia

Per non rimanere a piedi, c’è solo una cosa fare: consumare il meno possibile l’energia a disposizione – aiutandosi con una guida virtuosa – ma ancor di più è importante recuperare l’energia che, normalmente, andrebbe dispersa senza troppo dispiacere. Ma per le auto elettriche il recupero dell’energia diventa un vero e proprio mantra: perché è fondamentale per salvaguardare l’autonomia.

Sì, ma come fare? Per prima cosa, occorre ricordare sempre che un’auto elettrica è diversa dalle altre auto e pertanto, quando la si guida, si deve ricordare che quando si lascia l’acceleratore il motore inverte il suo funzionamento e si trasforma in alternatore. E l’alternatore trasforma l’energia cinetica che riceve dal movimento delle ruote in corrente che viene restituita alla batteria, cuore pulsante del motore elettrico. Tale situazione – di fatto una resistenza – determina una sorta di effetto frenante e infatti, l’auto rallenta. Ma poiché quella delle auto elettriche è una “scienza” in divenire, oggi vi sono alcune vetture che hanno un sistema in più.

In soccorso arriva il brake

Le auto elettriche più sofisticate hanno a disposizione, nel cambio, una funzione in più. E’ la funzione B – leggi Brake – grazie alla quale l’auto non fa altro che aumentare ulteriormente la resistenza elettromagnetica. In altre parole, è come se fosse un freno motore ancora più resistente. Tale dispositivo è utile in due situazioni: in discesa – perchè permette di frenare maggiormente e – appunto – per ricaricare l’auto, salvaguardandone l’autonomia.

Insomma, poiché il punto delle auto elettriche era, è e resterà ancora per un po’ l’autonomia, sono utili tutti quei dispositivi e quei comportamenti che permettono di aumentare la distanza, in termini di tempo e di chilometri, tra una ricarica e l’altra. Non dimentichiamo, che nelle auto elettriche, tutto ma proprio tutto gira intorno al pacco batterie.

 

Ultima modifica: 30 Aprile 2019