Lancio delle radio digitali: cosa cambierà nelle automobili

Il lancio delle radio digitali è una vera e propria rivoluzione proprio come quella che anni fa riguardò il cosiddetto digitale terrestre. Se ne era parlato per anni immediatamente dopo il 2000 e nonostante tanto parlare sembrava che tutto alla fine sarebbe rimasto esattamente com’era, anche perché mentre negli altri paesi per via delle disposizioni dell’Unione Europea il processo era considerevolmente in anticipo, in Italia nel 2005 il Consiglio dei Ministri rinviò la migrazione di tre anni. Ci fu poi un’ulteriore proroga ma l’Unione Europea di fatto obbligò l’Italia a uniformarsi: a poco a poco tutte le regioni sono state obbligate ad adeguarsi alla normativa e nel 2012, di fatto, l’Italia aveva spento le sue frequenze analogiche per mantenere attive solo quelle digitale.

DAB, la radio con qualità digitale e offerta più ricca

Una rivoluzione, si diceva, che ha richiesto tempo e informazione: prima i decoder, poi le card, ora le televisioni di nuova generazioni: il passaggio è ancora in atto. Per le radio succede qualcosa di molto simile. Il nuovo sistema di radio digitali si chiama DAB, Digital Audio Broadcasting e, di fatto, cambia tutto. Le radio non si ascolteranno più in modulazione di frequenza (presto le vecchie radioline diventeranno un cimelio) ma con nuovi apparecchi che avranno una ricezione più ampia, una diffusione molto più chiara e limpida e offriranno una serie di servizi interattivi di ogni tipo.

Dal DAB sarà possibile avere informazioni sul traffico, le ultime notizie del giorno, annunci economici, interazione con i conduttori e molto altro. Non sarà più necessario inseguire la nostra frequenza preferita. Ascoltare musica in auto dalle applicazioni on line dopo gallerie e vallate: il DAB memorizza la radio che stiamo ascoltando e la mantiene senza bisogno di dovere aggiustare la frequenza.

Con le radio digitali cambiano i diffusori e anche le antenne

Quasi tutti i network italiani più importanti si sono già adeguati in tal senso e stanno promuovendo da tempo il passaggio alle radio digitali: ad adeguarci dovremo essere noi. Le nostre autoradio di oggi probabilmente non andranno più bene a meno che il modello della nostra auto non monti già un modello uniformato a quelle che saranno le nuove caratteristiche del servizio.

L’antenna dovrà cambiare perché il DAB chiede antenne specifiche che possono essere inserite all’interno del vetro, appoggiate al tetto magneticamente: di fatto le radio digitali offriranno musica a un livello qualitativo digitale di gran lunga superiore a quello cui siamo abituati e, se prima in una limitata fascia di modulazione di frequenza convivevano, spesso accavallandosi, decine di stagioni, oggi sul nuovo vettore digitale c’è spazio per tutti, anche per le reti straniere e per un gran numero di emittenti che probabilmente amplieranno la loro offerta on demand o specialistica.

Ultima modifica: 18 Ottobre 2019