Avere un’auto d’epoca può rappresentare un motivo d’orgoglio, in quanto si possiede un pezzo di storia. In questi casi si può procedere all’iscrizione della vettura al registro Asi: questo non è obbligatorio, tuttavia se si ha un’auto con più di 20 anni di età , registrandola è possibile usufruire di una serie di vantaggi fiscali su bollo e assicurazione.Vediamo quello che occorre sapere.
Come fare l’iscrizione all’Asi
Quando si parla di auto storiche si fa riferimento a tutti quei veicoli da collezione, ancora funzionanti, che hanno oltre 20 anni di età  e risultano iscritti ai registri dell’ASI, ossia l’Automotoclub Storico Italiano. Per iscrivere un’auto d’epoca all’ASI occorre chiedere il Certificato di Rilevanza Storico Collezionistica e l’Attestato di Datazione e Storicità  al Dipartimento per i Trasporti Terrestri.
L’iscrizione al registro ASI ha l’obiettivo di modificare un’auto definita “vecchia” e farla diventare “storica”, in modo da ottenere dei vantaggi e delle agevolazioni, come l’esenzione dal bollo o il pagamento ridotto.
L’ASI è l’ente incaricato di salvaguardare il patrimonio culturale rappresentato dalle auto d’epoca e ha, inoltre, l’obiettivo di verificare l’effettiva originalità storica di un veicolo.
L’articolo 60 del Codice della Strada stabilisce che le vetture ultraventennali debbano essere cancellate dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico), poiché sono considerate auto d’epoca. Perché venga riconosciuta la loro storicità , occorre effettuare l’iscrizione all’ASI: in questo caso bisogna rivolgersi ad uno dei Club Federati ASI, sparsi in tutta Italia.
Dopo aver effettuato l’iscrizione, vengono rilasciati alcuni documenti come il certificato d’identità , il certificato di rilevanza storica e collezionistica e la carta FIVA. Il certificato d’identità  è il documento in cui vengono indicati gli estremi identificativi delle auto storiche, la descrizione dello stato di conservazione o del restauro e le eventuali differenze rispetto al modello originale.
Il certificato di rilevanza storica è un documento che serve a far circolare i veicoli di interesse storico. Infine, la Carta FIVA è il documento che ha l’obiettivo di riconoscere il veicolo e contiene la fotografia, la datazione, gli estremi identificativi, la classificazione e le eventuali difformità dallo stato d’origine.
I vantaggi dell’iscrizione
L’iscrizione al registro dell’Asi non è obbligatoria, ma è consigliata perché consente di ottenere una serie di vantaggi. Innanzitutto, se l’auto ha un’età compresa tra i 20 e i 29 anni dalla data di immatricolazione ed è iscritta all’ASI, l’importo del bollo auto è dimezzato. Inoltre, questi veicoli possono beneficiare di una speciale tipologia di copertura assicurativa a prezzi più vantaggiosi. Infine, un’auto iscritta all’ASI ha un’importanza storica e culturale e questo aumenta la sua valutazione e il guadagno in caso di vendita.
Per quanto riguarda il passaggio di proprietà  di un’auto storica, bisogna sempre effettuare una verifica sulla targa del veicolo, in modo da essere certi della storicità dell’auto. Dopo aver autenticato la firma del venditore, si può effettuare la registrazione presso l’unità territoriale ACI, in modo da poter chiedere alla Motorizzazione Civile l’aggiornamento della carta di circolazione.
Ultima modifica: 14 Marzo 2022