Incidenti autostradali: operazioni di primo soccorso

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Alla fine dello scorso anno il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture – tramite il consueto rapporto che redige annualmente per fotografare lo stato degli incidenti automobilistici in Italia – ha dato una notizia ben poco piacevole. Dopo ben quindici anni di continua flessione, nel 2017 – anno oggetto delle statistiche – gli incidenti autostradali sono tornati ad aumentare. In particolare, quelli mortali su strada hanno registrato un incremento pari al 2,4 per cento.

Una notizia che dovrebbe far riflettere i cittadini e tutti gli utenti della strada, ma che dovrebbe anche allarmare le Istituzioni: di concerto, con maggiore conoscenza e consapevolezza, si dovrebbe per lo meno tentare di fare fronte comune al fenomeno dell’incidentalità autostradale. Come? provando a centrare alcuni obiettivi, in primis la maggiore sicurezza delle strade e delle infrastrutture. Non da meno, dovrebbe essere presa in considerazione la questione della guida sicura e il rispetto del Codice della Strada: i cittadini hanno piena consapevolezza dell’importanza di queste tematiche?

Fatta questa doverosa premessa, e caldeggiando ancora una volta la massima prudenza quando si è alla guida, affrontiamo un altro importante tema e cioè quello del soccorso. Quali sono le operazioni di primo soccorso da fare in caso di incidenti autostradali? Vediamole insieme.

Incidenti autostradali: l’omissione di soccorso è un reato

Le statistiche di cui sopra riportano altri allarmanti contenuti riguardanti l’incidentistica. Per esempio, raccontano quali sono i giorni particolarmente neri.

Emerge infatti che il giorno con il maggior numero di incidenti, in Italia, è il venerdì, dunque l’inizio del week end, o la fine della settimana, a seconda del punto di vista. Ma si muore sulle strade in altre giornate, e cioè il sabato e la domenica. Non solo: il mese più funesto è luglio, la Regione più colpita dai decessi è la Lombardia.

Ma se quanto detto fino ad ora è statistica pura, quello che segue è ben altro. Dallo stesso Report emerge infatti un dato che ha dello sconcertante: nell’ultimo decennio è aumentato di molto il numero di omissioni di soccorso. In altre parole, sono in aumento i conducenti che, in caso di incidenti autostradali, preferiscono scappare dal luogo dell’incidente senza prestare soccorso. Si tratta naturalmente di un fatto gravissimo, di un comportamento che definire insensato è riduttivo. E lo è per due motivi: per prima cosa, non soccorrere una o più persone in difficoltà è veramente un comportamento non giustificabile, irricevibile e anche molto meschino. In secondo luogo, è un reato penale.

Pertanto, volendo essere volutamente cinici, la conclusione è questa: omettere di soccorrere le vittime di un incidente stradale “non conviene”. Chiarito questo, vediamo che cosa fare in caso di incidente in autostrada per prestare i primi soccorsi alle persone coinvolte.

Mantenere la calma e prudenza!

La dinamica di incidenti autostradali potrebbe essere più o meno quella che stiamo andando a descrivere. Si è in auto, si sta viaggiando in autostrada, e improvvisamente si giunge in un tratto in cui è appena avvenuto un incidente. I soccorsi e i soccorritori non sono ancora arrivati, la situazione sembra non avere avuto alcuna evoluzione. In questi casi, per prima cosa, massima prudenza: ovviamente occorre rallentare, stando attenti anche agli altri automobilisti che sopraggiungono alle nostre spalle.

Una volta che si è proceduto ad arrestare il veicolo, occorre capire – prestando sempre e comunque la massima attenzione – se sono già stati chiamati i soccorsi. È molto probabile che chi è stato coinvolto nell’incidente abbia già chiamato i soccorsi, componendo il numero 112. Ma nel dubbio, e se non ci si riesce a mettere in contatto con i mal capitati, meglio chiamare e segnalare comunque l’accaduto, dando precise indicazioni sul punto esatto dell’incidente. Questo, naturalmente, agevolerà e velocizzerà le operazioni di soccorso.

Se, sempre in totale sicurezza, si riesce a stare vicino alle persone che sono state coinvolte e che magari sono anche ferite, l’ideale è cercare di tranquillizzarle sul fatto che i soccorsi arriveranno da lì a breve. È bene cercare di capire se c’è qualcuno in difficoltà più di altri: tale situazione andrebbe subito comunicata ai soccorritori, in modo che si possano immediatamente dedicare al caso specifico. È importante non far muovere le persone coinvolte nell’incidente, perché in caso di frattura un movimento sbagliato potrebbe peggiorare le cose.

Non intralciare i soccorritori 

Abbiamo detto che è fondamentale chiamare i soccorsi tempestivamente e che non farlo è un dato gravissimo, inumano e comunque perseguibile dalla legge. Detto questo, se si giunge sul luogo dell’incidente e si percepisce che i soccorsi sono già stati chiamati – per esempio perché ci sono altri automobilisti che si sono già fermati, oppure perché sono stati le stesse persone coinvolte nell’incidente a chiamarli – è bene liberare la strada, non fermarsi, non contribuire a creare quelle che sono le cosiddette code “dei soliti curiosi”.

Bisogna infatti fare in modo che i mezzi dei soccorritori possano giungere nella maniera più rapida possibile, non si deve intralciare la strada. Se, mentre si è ancora in zona, si sente il sopraggiungere dell’ambulanza, è importantissimo sgomberare il percorso, liberare la strada, al fine di agevolare il suo arrivo.

In sintesi quindi, in caso di incidenti autostradali, vi sono a grandi linee tre cose da fare:

  • Fermarsi per chiamare i soccorsi e fornire dettagli sia sul luogo dove è avvenuto l’incidente, sia sullo stato in cui vedono le persone coinvolte;
  • Non toccare i feriti, ma confortarli;
  • Sgomberare il campo di azione nel caso in cui i soccorsi siano già stati chiamati: gli incidenti non sono uno spettacolo, rispettare il prossimo significa anche questo.

Ultima modifica: 23 Settembre 2019