Incidente auto come comportarsi con lo shutdown

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Durante l’emergenza sanitaria da coronavirus, soprattutto nei primi due mesi di totale lockdown, il volume di traffico cittadino ed extracittadino è notevolmente diminuito sia in Italia che in altre città del mondo. Tuttavia nelle fasi di ripresa parziale della circolazione, le auto sulle strade non erano molte, ma si è verificato un ulteriore problema: lo sfrecciare ad alta velocità nelle strade poco trafficate, creando apprensione per la sicurezza stradale.

Contro l’incidente d’auto bisogna rispettare i limiti di velocità

I comportamenti di prevenzione di un incidente d’auto, prevedono il rispetto dei limiti di velocità sulle strade. C’è una stretta connessione, infatti, tra un alta velocità e incidenti, come accertato da uno studio dell’Unione Europea e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. 

Attraverso simulatori di guida, come “PTV Driving Simulator” è stato possibile simulare lo scenario di alcuni incroci pericolosi per chi è alla guida: questi contesti sono luogo di scontro tra veicoli con diverse velocità e flussi pedonali.
I risultati di questi esperimenti hanno dimostrato che ridurre i limiti di velocità è efficace :

  • nel caso di tamponamenti e incidenti causati dal cambio di corsia;
  • per evitare sinistri causati da veicoli che attraversano incroci, perché, in ogni caso, sono garantiti tempi di frenata più efficaci.

L’imperativo è rallentare!

Il traffico più agevole e il periodo di spostamenti limitati, non devono indurre a sentirsi più sicuri e ad aumentare la velocità. Infatti, tra gli utenti più a rischio vi sono i pedoni e i ciclisti, entrambi spesso vittime di chi non rispetta i limiti di velocità. 

Numerose indagini statistiche sulla sicurezza stradale illustrano che, nel caso degli utenti più vulnerabili, le vittime crescano anche solo con piccoli aumenti di velocità delle auto. Ed infatti, ad una velocità di 32 km/h solo il 3% dei pedoni rimane ucciso in caso di incidente, mentre aumentando il limite di 10 km/h la percentuale sale al 20%. A una velocità di 64,4 km/h, il 90% dei pedoni non sopravvive ad una collisione.

Durante la prima fase dell’emergenza per coronavirus e lo shutdown totale nella circolazione, anche i ciclisti e i pedoni circolavano in maniera ridotta sulle strade. Tuttavia, in fase di ripresa sono diversi i soggetti che decidono di fare passeggiate o di muoversi con la propria bici, è quindi necessario prestare maggiore attenzione ai limiti di velocità, perché ciclisti e pedoni possono essere più esposti ad eventuali sinistri.

Come fare a ridurre i sinistri?

Per evitare sinistri e ridurre drasticamente il numero di incidenti sono due le regole da osservare:

  • la riduzione della velocità è il primo rimedio per evitare incidenti stradali;
  • un’altra misura da prendere in considerazione è la pianificazione programmata e precisa delle piste ciclabili, per garantire la sicurezza dei soggetti più a rischio come i ciclisti.

Il “tesoretto” delle compagnie assicurative

Altro effetto interessante, conseguente alla limitazione della circolazione durante il coronavirus, riguarda le Rc auto: con una minore quantità di sinistri stradali, le compagnie stanno risparmiando 25 mln di euro al giorno secondo una stima dello SNA (Sindacato nazionale agenti assicurativi).

Questa novità ha origine dalle importanti limitazioni alla mobilità previste nei mesi scorsi dai vari Dpcm sul contenimento e la sicurezza contro il coronavirus che hanno praticamente bloccato quasi interamente il traffico in Italia, provocando un consistente calo degli incidenti

Per fare degli esempi, la “UnipolSai”, principale compagnia italiana sul segmento Motor, con circa 10 milioni di euro, starebbe ottenendo benefici superiori ai 6 milioni di euro al giorno, mentre per “Generali” si parla di circa 3 milioni e per “Cattolica Assicurazioni” di circa 1,7 milioni. 

Quali benefici per i clienti deriveranno da questi cospicui risparmi? Come è noto il decreto “Cura Italia” ha previsto la possibilità di sospendere fino al 31 luglio la polizza Rc auto, e non solo: le polizze RCA che devono essere rinnovate entro questa data, usufruiscono infatti di un ulteriore periodo di 15 giorni di copertura assicurativa dopo la scadenza del contratto, per un totale di 30 giorni.

Per quanto riguarda invece le auto ferme e non circolanti, al momento sono solo due le compagnie che hanno previsto il rimborso di una mensilità del premio per i propri clienti e si tratta di Unipol e di Reale Group.

Il Codacons ha chiesto a tutte le compagnie di applicare il rimborso, ma non si sa se sarà possibile. Gli utenti della strada quindi, beneficeranno in maniera molto marginale di questo grande risparmio giornaliero registrato dalle compagnie assicurative. Anzi, per gli assicurati, si teme anche un ulteriore inconveniente: potrebbero dover fare i conti addirittura con dei rincari dei premi assicurativi nei mesi a venire. Con il ritorno alla normalità nel corso delle prossime settimane, si teme un forte aumento dei sinistri, con possibilità di rincari dei premi assicurativi.

Come comportarsi in caso di sinistro: tempi di decorso delle denunce necessari per le liquidazioni danni

In epoca di coronavirus, sono cambiati anche alcuni termini relativi alle denunce di sinistro: precisamente i tempi per le liquidazioni dei danni riportati

Se la propria compagnia assicurativa non effettua il risarcimento diretto – per “l’Intervento di un perito o del medico legale ai fini della valutazione del danno alle cose o alle persone” ex art. 125 del decreto “Cura Italia”, (e secondo quanto disposto dall’art. 148, commi 1 e 2, del Codice delle Assicurazioni private) – i tempi della denuncia si allungheranno di ulteriori 60 giorni rispetto alla disciplina ordinaria. I tempi sono diversi a seconda delle situazioni:

  • se non è stato compilato il CID, si avranno 120 giorni (da 60) per la presentazione di un’offerta di risarcimento dalla Compagnia assicuratrice al soggetto danneggiato;
  • in caso di compilazione e presentazione del CID, il termine per la formulazione e la proposta di un’offerta risarcitoria salirà a 90 giorni (da 30).
  • qualora l’incidente abbia provocato lesioni personali a guidatori e passeggeri, si passerà ad un termine 150 giorni (da 90) per valutazione danni e proposta di liquidazione.

 

Ultima modifica: 8 Giugno 2020