Guidare l’automobile con condizioni meteo avverse fa parte del gioco, cambia il modo di affrontare la strada ma basta poco per aumentare la sicurezza
Durante la stagione fredda ed in determinate zone specifiche capitano periodi o giornate in cui le condizioni meteorologiche non siano esattamente delle più rosee, pioggia, vento o, peggio, neve o nebbia. Dovendosi muovere con l’auto come affrontare queste condizioni temporali con maggiore sicurezza? Bastano pochi e semplici regole per aiutare chi guida durante queste giornate avverse.
Innanzitutto è buona norma, durante la stagione invernale montare sulla propria auto pneumatici specifici adatti alla stagione, così come avviene per la stagione estiva.
Quando piove l’asfalto diventa scivoloso già dalle prime gocce, se poi invece della pioggia dal cielo scendono fiocchi di neve l’affare si complica. La neve rende la superficie assolutamente scivolosa, ancor più della pioggia, gli pneumatici riescono in qualche modo a farsi spazio sull’acqua ma con la neve non riescono a farlo, occorre allora montare delle catene da neve atte a marciarvi sopra. Cambiano diversi fattori a livello di guida vera e propria, tempi di frenata che si allungano, visibilità ridotta e pericolo di slittamento sono fattori imprescindibili. Ma niente paura basta ridurre la velocità ed utilizzare di più il freno motore per aumentare la sicurezza.
Ben diverso è il problema da affrontare quando ci si imbatte nella nebbia, sia essa fitta o a banchi. Il problema è uno: visibilità fortemente ridotta sulla strada. Inoltre l’asfalto, a causa dell’umidità, diventa più scivoloso. Anche in questo caso si allungano i tempi della frenata e la distanza di sicurezza diventa maggiore. In dotazione in quasi tutte le auto ci sono dei fari fendinebbia anteriori adatti a fornire maggiore visuale davanti a noi e delle luci posteriori apposite allo scopo di rendersi visibili ai veicoli che seguono. In ogni caso, sia che si guidi con la neve sia con la nebbia, ridurre la velocità è fortemente consigliabile per la sicurezza collettiva.
Ultima modifica: 30 Marzo 2017