Guida all’utilizzo degli anabbaglianti in autostrada

Talvolta può capitare anche all’automobilista più esperto di avere un dubbio sulle regole di guida. In effetti, il Codice della Strada è molto corposo e spesso modificato, per cui qualche disorientamento ci può stare. Se però si ha a che fare con dispositivi di sicurezza, è assolutamente necessario non avere tentennamenti. 

È il caso del sistema di illuminazione stradale dell’auto che è formato da svariati proiettori e ognuno assolve una funzione precisa e normata dalla legge. Un quesito che molti si pongono è: quando è obbligatorio accendere i fari anabbaglianti? 

Quando accendere gli anabbaglianti in autostrada

Trattandosi di una sorta di ibrido tra le luci di posizione, quelle diurne e gli abbaglianti, le luci anabbaglianti possono determinare le maggiori perplessità in merito al loro utilizzo. E i dubbi aumentano su alcuni tratti stradali che hanno caratteristiche speciali. Accendiamo i… riflettori su una particolare situazione: ecco una guida all’utilizzo degli anabbaglianti in autostrada. 

Il Codice della Strada indica le circostanze nelle quali bisogna accendere le luci anabbaglianti. In genere, il loro utilizzo è serale e soprattutto notturno, a partire da mezz’ora dopo il tramonto fino a mezz’ora prima dell’alba. Questa condizione vale per la guida nei centri abitati. Ma in autostrada? 

La particolare delicatezza della marcia in autostrada, a causa della velocità dei mezzi in transito, fa sì che a questa tipologia di strada si applichino regole più stringenti. E dunque, in autostrada e nelle strade extraurbane l’utilizzo degli anabbaglianti è sempre obbligatorio, anche di giorno. Gli anabbaglianti vanno accesi a maggior ragione in situazioni di scarsa visibilità, di precipitazioni particolarmente intense, di nebbia fitta, chiaramente adeguando anche la velocità ai limiti previsti in tali circostanze. 

L’uso degli anabbaglianti è richiesto anche quando l’illuminazione stradale non è adeguata, durante il trasporto di feriti o malate, nel transito all’interno di gallerie. Va inoltre tenuto conto della segnaletica verticale che potrebbe fornire indicazioni in tal senso su determinati tratti. 

In via generale, gli anabbaglianti sono da preferire agli abbaglianti, laddove sufficienti, su tutte le strade a doppio senso di circolazione, così da evitare rischi di accecamento degli automobilisti che provengono in senso opposto. Condizione che sulle autostrade non può verificarsi rendendo l’impiego degli anabbaglianti pressoché costante. Il Codice della Strada infatti ne prescrive l’accensione sui tronchi autostradali sia di notte che di giorno.

Tipologie di anabbaglianti

È opportuno ricordare che oggi le autovetture non presentano un’unica tipologia di fari anabbaglianti. Accanto a quelli tradizionali a luce “gialla”, le versioni più moderne sono quelle allo xeno e a led. 

Nel caso degli anabbaglianti allo xeno, il riscaldamento di una resistenza elettrica aumenta la temperatura del gas (xenon) contenuto nella lampadina e determina la caratteristica luce di colore bianco-azzurro. Nei fari a led, invece, sono i diodi a emettere luce senza l’utilizzo di alcun tipo di gas.

Ultima modifica: 17 Gennaio 2022