Guida in autostrada, ogni quanto fermarsi

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State viaggiando in autostrada da ore. Fa caldo, i bambini non ce la fanno più e anche voi non vedete l’ora di arrivare, stanchi come siete. Ma mancano “soltanto” altri 100 chilometri: perché fermarsi? Pensieri che passano per la testa di tantissimi automobilisti. Ragionamenti dettati dalla voglia di raggiungere la destinazione prima possibile. Ma non sempre si tratta di una buona idea, anzi: non lo è quasi mai.

Perché è importante fermarsi

Concedersi il giusto tempo per il riposo è fondamentale per non correre grandissimi pericoli. Soprattutto gli uomini sono più esposti al rischio di incappare in incidenti stradali. È emerso da un recente studio condotto in Germania.

La gran parte degli automobilisti di sesso maschile hanno confessato di guidare in media fino a 6 ore consecutive, ma anche oltre in alcuni casi. Ecco perché è pericoloso non rispettare i tempi di guida e riposo e come regolarsi con le pause durante un viaggio. Restando al Paese tedesco, è stato calcolato che ogni anno avvengono 2 mila incidenti con lesioni a persone causati da colpi di sonno.

In tutti i casi si tratta di conducenti che erano alla guida da almeno 5 ore senza pause. Il preludio di quello che gli esperti definiscono il “microsonno”, ovvero improvvisi abbassamenti della soglia di attenzione causati proprio dalla privazione del sonno e del riposo. Gli uomini in questo hanno un primato poco lodevole rispetto alle donne, tendenzialmente più abituate a fare pause durante la guida.

Nel dettaglio, il tempo medio di viaggio più lungo per gli uomini è di 5,8 ore mentre le donne si fermano a 4,2 ore. Ma 1 automobilista su 4 si spinge fino a tour estenuanti da 8 ore, e 1 su 10 superano le 9 ore. Letteralmente da pazzi ciò che fa 1 automobilista su 100 che tira dritto anche per 15 ore. Per le donne invece, è raro che vengano oltrepassate le 2 ore di viaggio ininterrotto.

Ogni quanto tempo bisogna fare una pausa mentre si guida su tratti rischiosi come le autostrade?

Diciamo subito che non esistono ricette standard valide per tutti e che la scelta migliore è fermarsi alle primissime avvisaglie di intorpidimento. Per prevenire l’insorgenza di microsonni può essere consigliabile pianificare in anticipo le soste in corrispondenza delle apposite aree, di autogrill o anche in semplici piazzole, se necessario.

In via generale è ragionevole affermare che è opportuno fare una pausa di almeno 15 minuti ogni 3 ore di guida. Se si guida di notte, la scarsità di luce e l’abitudine a dormire può giocarci brutti scherzi. È dunque buona regola interrompere la guida anche per un’ora nel corso del viaggio. Il riposo è sempre l’arma più sicura per evitare rischi.

A questa regola aurea aggiungiamo alcuni accorgimenti che non fanno affatto male. Ad esempio tenere sempre un filo aperto i finestrini così da far circolare aria e migliorare la respirazione. Molti consigliano anche di masticare un chewing gum, mentre non è possibile evidentemente ingurgitare caffé in continuazione.

Ultima modifica: 30 Ottobre 2022