GPS tracker: cosa sono e come funzionano

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Il GPS tracker è un dispositivo di telecomunicazione che permette di individuare la posizione esatta e lo spostamento di oggetti nello spazio e nel tempo, sfruttando la rete satellitare Global Positioning System. I GPS tracker sono ricevitori passivi attraverso i quali è possibile orientarsi nello spazio tramite i segnali dei satelliti, che comunicano i dati. In altre parole, solo i ricevitori GPS che si trovano all’interno delle auto, degli smartphone e dei computer, hanno il compito di capire la nostra localizzazione tramite la combinazione dei segnali satellitari.

GPS tracker: come funzionano

L’autorizzazione all’uso della tecnologia statunitense del GPS tracker nata negli anni ’70 arriva ai civili solo nel 1991, dal momento che il dispositivo è stato creato in primo luogo per permettere ai militari di orientarsi nello spazio e nel tempo con qualsiasi condizione meteorologica. Tuttavia, com’è noto oggi le applicazioni del GPS non si limitano al settore militare. Sarebbe impensabile camminare o percorrere le strade della città in auto senza utilizzare le famose “mappe digitali”. Si tratta di una tecnologia che ha cambiato il modo di concepire gli spostamenti, facilitandoli. Ma qual’è il meccanismo di funzionamento dei GPS tracker?

GPS tracker hanno la funzione di ricevere passivamente i dati di posizionamento dei satelliti geostazionari, incrociarli e permettere l’orientamento degli utenti tra le strade della città. Contrariamente a quello che si pensa, dunque, i satelliti non conoscono la posizione esatta dell’utente nel momento in cui utilizza il dispositivo, anzi, è solo il singolo localizzatore GPS che ne è a conoscenza.

Il buon funzionamento del sistema di GPS è dato da tre componenti:

  • il segmento spaziale: questo è costituito dai 31 satelliti che orbitano attorno al pianeta Terra che inviano i segnali ai dispositivi GPS. I satelliti utilizzano due canali distinti per gli scopi civili e gli scopi militari, chiamati rispettivamente L1(SPS) ed L2(PPS);
  • il segmento di controllo: ovvero le 8 stazioni di controllo dei satellitie le 4 antenne terrestri che inviano di volta in volta gli aggiornamenti necessari;
  • il segmento utente: cioè l’insieme di tutti i ricevitori GPS utilizzati per scopi sia civili che militari che sono presenti sulla terra.

La vera e propria rilevazione della posizione del ricevitore GPS e il suo grado di affidabilità dipende dal principio della trilaterazione. Sui satelliti sono presenti degli orologi atomici che segnano l’ora della trasmissione dei dati ai ricevitori. Questi ultimi, ovvero i dispositivi GPS, riescono a funzionare poiché calcolano la differenza tra l’orario di propagazione dei segnali del satellite e l’orario del proprio orologio.

Le applicazioni dei GPS tracker

L’ambito di applicazione dei GPS tracker si è esteso molto dagli anni della sua creazione. In primo luogo, questa tecnologia è usata nell’ambito della mobilità e inoltre, potendo salvare la cronologia degli spostamenti, può essere utilizzata in campo assicurativo. In aggiunta, oggi è possibile sfruttare il sistema di localizzazione di questi dispositivi al fine di :

  • ritrovare oggetti rubati o smarriti;
  • tracciare i pacchi;
  • monitorare le flotte di veicoli aziendali.

Ultima modifica: 22 Giugno 2022