Nel caso foste totalmente estranei al mondo dei motori, anche se a una prima vista potrebbero esserlo, le gomme non sono tutte uguali. La stagionalità degli pneumatici non è un fattore trascurabile né tanto meno si può considerare come una questione secondaria oppure legata al look della nostra vettura. Per un buon funzionamento dell’auto, infatti, e per fare in modo da poter garantire che le prestazioni siano sempre al meglio su qualsiasi strada e con qualsiasi condizione atmosferica, è necessario che gli pneumatici siano sempre in buono stato e che vengano sostituiti non solo quando sono consumati o danneggiati, ma anche quando non adatti alle condizioni dell’ambiente circostante. Come si scelgono e come si riconoscono gli pneumatici giusti? Quali sono le scadenze da rispettare? Vediamo di seguito tutto quello che c’è da sapere sulle gomme stagionali.
Gomme stagionali, cosa sapere
Il cambio degli pneumatici è un’altra delle scadenze che ogni automobilista deve segnare sulla propria agenda, per non incorrere in multe più o meno salate, ma anche per poter garantire un massimo livello di sicurezza sia personale sia nel rispetto di tutti gli altri utenti della strada. Generalmente, intorno alla metà di novembre, è obbligatorio sostituire le gomme estive e montare quelle invernali, ovvero quelle che garantiscono la tenuta di strada anche su un fondo nevoso o ghiacciato. Un’altra soluzione, potrebbe essere invece quella di optare per pneumatici all season, adatti quindi sia alla stagione estiva che a quella invernale.
Gomme estive
Le gomme estive devono dare supporto al guidatore nel periodo più caldo dell’anno, dando le massime prestazioni e offrendo le migliori performance in presenza delle condizioni atmosferiche tipiche di questa stagione. Riconoscere le gomme estive è piuttosto semplice, infatti è sufficiente controllare la conformazione del battistrada.
A differenza di quelli invernali gli pneumatici adatti alla stagione più calda, sono caratterizzati da scanalature longitudinali e trasversali. Sono anche dotati di tasselli smussati permettono di ridurreil rischiodi aquaplaning. Anche la composizione è differente rispetto quella delle altre gomme. La mescola è, infatti, più dura, dal momento che deve permette allo pneumatico una percorrenza più armonica su superfici ad alta temperatura. Questa conformazione si ammorbidisce con il freddo in modo tale da migliorare l’aderenza del battistrada, tuttavia, le prestazioni che possono offrire le gomme estive con condizioni tipiche della stagione fredda, non sono assolutamente paragonabile quelle garantite dagli pneumatici invernali in condizioni di freddo.
Gli pneumatici estivi devono essere montati in sostituzione di quelli invernali allo scadere del periodo previsto. In base all’articolo numero 6 del Codice della Strada il periodo in cui bisogna necessariamente essere dotati di gomme estive va dal 15 aprile al 15 novembre, tuttavia, è previsto una certa tolleranza che, per motivi vari, consente di effettuare la sostituzione a partire da un mese prima fino a un mese dopo.
Gomme invernali
A dare il cambio alle gomme estive sono, come conseguenza logica, quelle invernali, che entrano, dunque, in vigore a partire dal 15 novembre e restano obbligatorie fino al 15 aprile, con il mese consueto pre e post di tolleranza. Chiamate anche gomme termiche, e in modo erroneo gomme da neve, questi pneumatici sono realizzati per una massima prestazione a una temperatura esterna che sia uguale o inferiore a 7 °C, su superfici bagnate, innevate o ghiacciate garantendo, in tutte queste condizioni caratteristiche della stagione invernale, una migliore aderenza a terra rispetto alle gomme estive, ma anche rispetto alle gomme all season.
Dal momento che devono garantire sicurezza e prestazioni nelle condizioni atmosferiche opposte alle precedenti la loro conformazione è differente. Gli pneumatici invernali sono molto intagliate, presentano un gran numero di spigolature e di angoli che favoriscono la trazione, inoltre, la presenza di scanalature garantisce una aderenza all’asfalto maggiore. Il materiale di cui sono fatte le gomme invernali è una gomma morbida, anche detta gomma termica, ed è una mescola ricca di silica, una sostanza che conserva una consistenza morbida anche alle basse temperature, così da garantire maggiore aderenza al battistrada. Altra diversità rispetto alle altre coperture risiede nel fatto che questi pneumatici entrano più facilmente nella cosiddetta temperatura di esercizio, mantenendo una forte elasticità .
Con il cambio delle gomme, cambiano anche le caratteristiche alla guida. Il passaggio dalle estive a quelle invernali richiede infatti di prestare una maggiore prudenza ed è consigliabile fare qualche prova di frenata quando si inizia la stagione nuova, per calibrare al meglio la reattività e le prestazioni. Se avete dubbi nel distinguere le gomme in base alla loro conformazione, normalmente, su quelle invernali sono raffigurati in rilievo dei fiocchi di neve e una montagna a tre cime.
Gomme quattro stagioni
Come anticipato, una soluzione per ovviare l cambio stagionale delle gomme, è quella di adottare pneumatici quattro stagioni, per intenderci, quelli che riportano la dicitura S+M, acronimoche indica la dicitura Snow+Mud, letteralmente neve e fango. Questa tipologia di gomme combina le caratteristiche delle due categorie appena descritte, tuttavia, dovendo combinare tutte le principali specificità in un solo prodotto, non sono in grado di offrire esattamente le stesse prestazioni di quelle create appositamente per le diverse condizioni esterne. Se optate per questa tipologia di gomme, ricordate però che, il fatto che non siano soggette ad un cambio stagionale, non significa che una volta montate sul proprio veicolo non vadano mai sostitute.
Determinare esattamente ogni quanto tempo vadano cambiati gli pneumatici S+M è complicato, visto che i fattori che ne determinano l’usura sono molti. Per prima cosa è necessario considerare su che tipo di veicolo siano montati, quanto venga utilizzato tale veicolo e a quali condizioni vengano esposti gli pneumatici. In generale, al raggiungimento dei cinque anni di utilizzo a partire dalla data di acquisto, sarebbe opportuno effettuare un controllo periodico con cadenza annuale per verificarne lo stato di usura. Indipendentemente da quanto siano consumati e se abbiano raggiunto o meno il livello di usura previsto dalla normativa vigente, gli pneumatici quattro stagioni vanno cambiati al decimo anno dal loro acquisto. Data la loro versatilità , questi pneumatici hanno una durata che è approssimativamente del 10-15% inferiore a quella di quelli stagionali.
Ultima modifica: 13 Maggio 2020