Quando si dice che la grande responsabilità della sicurezza di un’auto poggia sulle gomme non è una banalizzazione: è per questo che nel corso degli ultimi anni, grazie anche alle ricerche e agli sviluppi nati dal mondo delle corse, le aziende che producono pneumatici hanno moltiplicato gli sforzi per offrire prodotti sempre più competitivi, sicuri e durevoli. Nel frattempo sono anche cambiate le abitudini: se è vero che ci sono ancora alcuni automobilisti che preferiscono utilizzare le gomme per tutte le stagioni, il mercato sta indirizzandosi sempre di più verso i set di gomme stagionali: estate e inverno. In questo senso anche le normative si sono adeguate: dal 15 maggio, nonostante il mese sia stato caratterizzato da tempo pessimo un po’ in tutta Italia, si è concluso il periodo di tolleranza per le gomme invernali.

Gomme estive, invernali e per tutte le stagioni

La differenza tra le gomme invernali ed estive è abbastanza evidente e facile da spiegare: battistrada più marcato per la brutta stagione, una maggiore capacità di drenaggio ma anche una superiore tolleranza al gelo e alla neve, cosa assolutamente fondamentale. Senza dover per forza ricorrere alle catene, spesso dannose per convergenza e sicurezza dello sterzo, le gomme invernali sono già una eccellente risposta alla tenuta su strada in condizioni di brutto tempo.

La vera differenza tra le due tipologie di pneumatici è nei cosiddetti tasselli, l’intelaiatura del battistrada è più fitta nelle gomme invernali – per fare presa su neve e ghiaccio – rispetto a quelle estive. Diversa è anche la miscela: più elastica e versatile quella estiva, che offre una presa maggiore sull’asfalto caldo (a scapito di un consumo maggiore) più rigida e con una maggiore composizione di gomma naturale in quelli invernali. Ciò che deve essere sottolineato è che non si tratta solo di una scelta individuale o di gusto.

L’obbligo sul cambio gomme estive deve essere rispettato, se non si montano le gomme quattro stagioni si rischiano multe che vanno da un minimo di 422 euro e vanno fino ai 1682 euro con la possibilità anche del fermo amministrativo e del ritiro del libretto di circolazione. I termini per i cambi gomme sono confermati e non cambieranno. Dal 15 aprile tutti gli automobilisti hanno un mese di tempo per mettere le gomme estive che devono essere installate entro il 15 maggio. Stessa cosa quando ci si muoverà verso la brutta stagione: dal 15 ottobre sarà possibile passare alle gomme invernali che dovranno essere allestite entro il 15 novembre.

Piccole precauzioni per risparmiare sulle gomme senza rischiare

Indubbiamente oggi i pneumatici rappresentano una voce importante nell’economia della nostra vettura. Ma nessuno dovrebbe pensare di dover risparmiare su una cosa così importante per la sicurezza nostra, della macchina e di chi viaggia con noi. Le gomme costano ma molto spesso valgono quello che costano. E poi c’è sempre la possibilità con pochi accorgimenti di salvaguardare il nostro investimento. Ruotare le gomme ogni 10mila chilometri è un’operazione da non sottovalutare: per la verità sono pochi gli automobilisti che decidono di perdere una mezz’oretta di tempo per far fare il classico giro ai loro pneumatici ed evitare un consumo eccessivo delle loro gomme. Eppure basta davvero poco: una telefonata al proprio gommista di fiducia, lo stesso che conserva gomme estive e invernali in magazzino, e le gomme vengono ruotate con una velocissima regolazione della convergenza se è il caso risparmiando un buon 20%. È un’operazione che costa davvero poco: 10-15€. Spesso viene effettuata gratuitamente dai gommisti che ci seguono e dai quali acquistiamo i nostri pneumatici.

Oggi per un pneumatico estivo si spendono da un minimo di 70€ a circa 150€ per i modelli più costosi. Maggiore è il costo minore e il consumo: si possono anche comperare pneumatici low cost o addirittura usati. Ma ovviamente il rischio è quello che si risparmi da una parte per spendere molto dall’altra e prima del previsto. Diciamo che un treno gomme estivo accettabile costa intorno ai 400€, circa 600€ per quello invernale cui bisogna aggiungere una cifra indicativa per conservare il treno non utilizzato in magazzino, diciamo 50€.

Le gomme estive corrono il rischio di essere consumate più rapidamente: c’è chi per misurare il battistrada usa la classica monetina da due euro. È un buon metodo con un po’ di occhio, ma con il calibro non ci si sbaglia mai. Il battistrada deve essere di almeno 1.6 mm di profondità. Se, impostata questa misura, il calibro non arriva alla fine del battistrada la gomma è ancora buona diversamente deve essere sostituita. Se un solo battistrada è buono non basta: tutti i solchi devono essere a norma. A chi convengono le gomme quattro stagioni? Di solito ai pendolari da città, automobilisti che hanno un’utilitaria, che guidano per pochi chilometri al giorno, non fanno molta autostrada. Di fatto non esiste una scadenza e non si può dire a priori ogni quanto o quando debbano essere sostituite le gomme: occorre adottare qualche accorgimento (come quello di ruotare i pneumatici ogni 10mila chilometri), di usare un doppio treno estivo e invernale e misurare il battistrada quando abbiamo la sensazione che la tenuta non sia la migliore. Si può arrivare anche oltre i 40mila chilometri, ma non è escluso che dopo i 25mila chilometri le nostre gomme abbiano dato il meglio. Perché bisogna prestare maggiore attenzione alle gomme estive? Semplice, perché tendenzialmente sono quelle che si usano di più e che sono sottoposte a una maggiore usura per via del caldo esterno, della temperatura dell’asfalto ma anche perché le nostre auto di solito in estate si usano per le vacanze e dunque devono sopportare un maggior numero di chilometri e anche di peso da trasportare.

Ultima modifica: 4 Giugno 2019